7 CAVALLI PER 1 POLTRONA

Trapani  – I lavori al Porto, da sbloccare al più presto. Il nuovo Piano regolatore, da calibrare anche sulle esigenze di periferie e frazioni. Ma anche le lacune da colmare sul fronte delle politiche sociali e l’incremento della ricettività turistica nel settore alberghiero. Nel rush finale della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di Trapani, sono questi i principali punti programmatici dei 7 candidati al seggio più alto di Palazzo d’Alì.


“Pesi massimi” della competizione, l’attuale sindaco di centro destra Girolamo Fazio, avvocato e docente universitario e l’architetto Mario Buscaino, già primo cittadino negli anni ’90, e oggi in corsa per la Margherita con l’appoggio dei Ds, dello Sdi e di altre 3 liste civiche.


In corsa anche i candidati progressisti Giuseppe Ortisi e Natale Salvo, rispettivamente con la lista A Sinistra e il Partito Umanista, l’architetto Carlo Foderà, con lista civica “Autonomia è sviluppo”, l’attuale consigliere comunale Vito Mannina per “i Moderati- -Italiani nel Mondo” e Giuseppe Vultaggio, per la Democrazia cristiana.


In una città di non più di 70mila abitanti, «un sindaco in corsa per la rielezione contro 6 avversari, è un evidente sintomo di malcontento verso i risultati conseguiti dalla sua Amministrazione», attacca Buscaino.


La speranza di arrivare al ballottaggio, è, secondo Fazio, «l’unico vero obiettivo della campagna elettorale dei miei avversari, che invece si sta rivelando povera di confronti su idee innovative e soluzioni per i problemi della città».


Coppa America e abbellimenti nel centro storico «hanno creato una “bolla” mediatica per Trapani – riprende Buscaino -. Proprio nel centro storico, l’Amministrazione attuale non è riuscita a tamponare problemi come il calo dei residenti e la chiusura di attività commerciali».


«Nel 2006
– dice l’esponente della Margherita – sono stati 21 i negozi che hanno dovuto chiudere poco dopo avere dato il via all’attività».


Riguardo ai lavori fermi al Porto, aggiunge Buscaino: «È mancato un dialogo del Comune con il ministero dell’Ambiente per risolvere la questione. Il Porto è la voce principale dell’economia di Trapani, la città non può permettersi di rimanere esclusa dalla prospettiva del grande mercato comune euromediterraneo che aprirà i battenti nel 2010».


Questa situazione di stallo «dopo essere stata a lungo strumentalizzata politicamente, pare adesso vicina alla soluzione con il governo nazionale», ribatte Fazio. Secondo il sindaco è ora di «correggere o integrare i percorsi che non è stato possibile iniziare o concludere prima, come quelli relativi alle politiche sociali. Riguardo all’urbanistica, alcune previsioni del Prg (adottato lo scorso novembre) che hanno sollevato critiche, come gli allargamenti di zone A anche al territorio delle frazioni, stanno per essere riviste in sede di istruttoria delle osservazioni. In questi anni abbiamo comunque avviato importanti opere nelle frazioni trapanesi, come la rete fognaria a Fulgatore e la riqualificazione di Marausa Lido».


Dice Mannina: «La nuova Amministrazione dovrà insistere soprattutto nelle zone periferiche a sud di Trapani, in direzione di Marsala, che attendono da lungo tempo opere di urbanizzazione primaria, a partire dalle fognature».


Per Vultaggio «nelle frazioni si registra spesso il caso di molti loro cittadini che ignorano sia di far parte del comune di Trapani sia il fatto che queste porzioni di città forniscono il 35% del gettito Ici alla casse dell’amministrazione comunale. A fronte di una spesa comunale per queste zone che non supera il 2% delle entrate».


Riqualificare le periferie degradate è una delle linee guida anche del programma di Foderà.
«Un processo – spiega – che anche a Trapani dovrebbe ispirarsi alle opere di altre città mediterranee come Barcellona, nelle quali il decentramento dei servizi ha significato anche il decongestionamento delle zone centrali».


La speranza, inoltre, è che la prossima Amministrazione agisca sul fronte dei posti letto per i turisti: «Trapani avrebbe bisogno di un incremento ben più corposo rispetto a quelli dei nuovi bed&breakfast recentemente attivati».


«Risanamento della rete idrica, sviluppo del Porto, ma anche un coinvolgimento nella gestione dell’aeroporto per i comuni che rientrano nell’area dello scalo trapanese –
promette il candidato progressista Ortisi -. Altro strumento da introdurre è il bilancio partecipato».


«Rispetto alle promesse del 2001, le effettive realizzazioni della Giunta Fazio ammontano a meno della metà – afferma Salvo, del Partito umanista -. Il problema del traffico cittadino non ha fatto registrare miglioramenti proprio per l’assenza di programmazione. Lo confermano i dati sugli incidenti lungo le vie cittadine: nel 2006, 7 morti e almeno 700 feriti».


Tutti i candidati trapanesi dichiarano di non essere ancora al corrente nel dettaglio dell’iniziativa Protocollo C3.


«Sottoscrivere questo contratto con gli elettori consentirebbe comunque di contribuire a un reale miglioramento della politica italiana partendo dai cittadini e obbligando gli amministratori a dimostrare oggettivamente sul campo la loro capacità – dice Salvo -. Le clausole di simile accordo dovrebbero però stabilire scadenze precise, possibilmente di durata annuale».

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