ASFALTIAMO LA PISTA CICLABILE

Pistra Ciclabile Provincia

Questa è la proposta che, in sostanza, fa Mimmo Fazio all’amministrazione provinciale.

Poichè la pista è inutilizzata e poichè nelle ore di punta la via Libica “soffre” un pochino il traffico la soluzione individuata dal primo cittadino è quella di asfaltarla.

Sembra proprio che non ci sia nulla da fare.

Dobbiamo arrenderci al fatto che la pista ciclabile, voluta da Giulia Adamo e costata più o meno 1.000.000 di euro (e rimasta incompiuta), non debba mai essere terminata. Anzi, dopo aver speso tanto rischiamo di dover spendere un altro bel gruzzoletto di euro per asfaltarla.

Il progetto della Adamo, pur costato un po troppo, poteva anche avere una certa valenza turistica ed economica. La pista ciclabile, oltre a collegare Trapani con Marsala, nell’idea originale, doveva essere un “mezzo” attraverso cui il turista poteva conoscere gli splendidi scenari delle saline che dal capoluogo arrivano sino all’antica Lilibeo.

Per diversi motivi così non è stato e lo abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni quando si passa dalla via Libica. Nonostante questo però molte biciclette si incontrano lungo questo primo tratto di pista, magari saranno “avventurieri” delle due ruote o magari solo degli sciocchi che pensano che quella strada porti chissà dove e non immagino, che ad un certo punto, si interrompe bruscamente.

Per incrementare il turismo delle Saline, poteva essere un’idea quella di prendere in carico la parte di pista realizzata dalla provincia e sviluppare, almeno in parte all’interno della riserva, dei percorsi turistici che permettessero una valorizzazione di questo affascinante paesaggio artificiale dalla tradizione secolare. Se poi a questo si fosse affiancato un tour navigabile con degli schifazzi la cosa sarebbe stata perfetta…

Questo avrebbe dato “decoro” alla città e opportunità per sviluppare un certo turismo. C’è da chiedersi infatti come si dovrebbe promuovere il turismo dalle nostre parte se non si valorizzano le ricchezze che abbiamo. E cosa sono le saline se non una delle nostre ricchezze?

Oggi invece si va nella direzione opposta.

Siccome nella via Libica ci sono ingorghi nelle ore di punta è opportuno allargare la strada asfaltando la pista ciclabile, questo il senso di quanto apparso sul sito ufficiale del comune di Trapani.
<< Il Sindaco pone in evidenza che la via Libica “a causa delle dimensioni ridotte della carreggiata, aggravate ancor di più dalla inopinata realizzazione di una pista ciclabile che, da quanto è dato sapere, risulta inutilizzata, si presenta, soprattutto negli orari di punta caotica, per il notevole flusso veicolare, che determina ingorghi e rallentamenti. Tale situazione – aggiunge – determina problemi non solo di sicurezza, ma anche di immagine, in quanto la precarietà della via in questione non è certamente un buon biglietto da visita per chi arriva in città”. Il Sindaco, per ovviare alla situazione, ha dunque chiesto al Presidente della Provincia “un intervento diretto della Provincia Regionale, teso ad allargare la sede viaria, inglobandovi la superficie dell’inutile ed inutilizzata pista ciclabile, che non potrà mai essere fruibile, per come è stata realizzata” oppure “il trasferimento della sede viaria e della superficie della pista ciclabile al patrimonio comunale, affinché questo Comune possa realizzare quegli interventi necessari all’adeguamento della via per garantire sicurezza e decoro”.>>

Anche la via Fardella nelle ore di punta è un ingorgo quasi inestricabile e li le opzioni sono due: o togliamo gli alberi e allarghiamo la carreggiata o vietiamo i parcheggi a spina di pesce (facendoli magari paralleli al marciapiede). Se tanto mi da tanto i poveri alberelli devono tremare….

 

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