Aumento gettone Consiglieri: Ecco chi ha pescato i tonni

Trapani, 10 novembre 2014 – Il “gettone di presenza” dei Consiglieri comunali NON AUMENTA, abbiamo spiegato in altro nostro articolo [QUI, “Aumento gettone Consiglieri: non fatevi usare dai demagoghi”], anzi DIMINUISCE.

Ma, alla fine dello stesso articolo, ci siamo domandati chi e perché sta dietro il SILENZIO del “aumento” del gettone di presenza di sindaco di Erice, assessori e consiglieri ad Erice [QUI TROVI GLI ATTI, a documentazione] ed il clamore del “aumento” dei gettone dei soli consiglieri di Trapani [sindaco di Trapani ed assessori hanno tagliato, loro sì, l’indennità del 30%].

VITO DAMIANO AVEVA TAGLIATO IL PROPRIO GETTONE

Altrove abbiamo spiegato che il “gettone” dei Consiglieri, a Trapani, per Regolamento, era agganciato a quello del sindaco e che il dott. Vito Damiano, primo cittadino di Trapani, che aveva fatto un ragionamento prettamente etico e che,lo scorso 10 aprile 2014, si era deciso di tagliare la propria indennità del 30%.

QUI SCARICHI la delibera di riduzione dell’indennità del sindaco di Trapani.

Vito Damiano, però, oltre che essere una persona di etica ragguardevole, il “taglio” del 30% dell’indennità se lo può permettere: nel 2012 ha dichiarato redditi lordi per 168.370 euro. E’ un signore, in tutti i sensi!

QUI SCARICHI la dichiarazione dei redditi 2012 del sindaco.

La qual cosa, come è facile immaginare, aveva creato del malumore nei consiglieri comunali di Trapani, che, tutt’altro che attaccati al sentire comune, sono attaccati alla poltrona [vedi mancata SFIDUCIA al sindaco] ed al soldo.

C’è da dire, in proposito, che diversi consiglieri del “gettone di presenza” vivono. Essendo più o meno dei disoccupati. O essendolo stato sino a pochi mesi fa, prima dell’ “assunzione” al Comune grazie al voto degli amici-elettori.

A mo di esempio: il consigliere Felice D’Angelo, nel 2012, anno dell’elezione alla carica, incluso 6 mesi di “gettone di presenza”, aveva dichiarato un reddito lordo di 6.245 euro, il consigliere Francesco Guarnotta di 6.360 euro, il consigliere Nino Grignano (PD) di 10.554 euro.

Il FILE completo con i redditi 2012 lo puoi SCARICARE QUI.

COME NASCE L’AUMENTO DEL GETTONE A TRAPANI

Allora nasce quello che comunemente è chiamato “escamotage”, il “trucco” legale ma poco etico, col quale superare il taglio all’indennità di Damiano che si trascina, a forza, anche quello dei consiglieri.

E’ dato per certo, da taluni, che sia l’ex sindaco Girolamo Fazio l’estensore della “Mozione – escamotage”. Suo è lo stile tecnico della mozione, di Franco Ravazza suo fedele componente del Gruppo in Consiglio è la “prima firma” dell’atto, e di Fazio è una delle firme che, a seguire, sostengono la “mozione-escamotage”.

QUI SCARICHI la mozione datata 22 maggio 2014, puoi notare le firme innanzi citate e anche altre, come quella del capogruppo socialista Andrea Vassallo, ad esempio (che poi voterà contro l’aumento).

La “mozione-escamotage”, firmata da Franco Ravazza e Giuseppe Ruggirello (Lista Fazio), dallo stesso capogruppo ed ex-sindaco Girolamo Fazio, ed altri, giunge in Aula il 9 giugno 2014.

Ninni Passalacqua (PD)

Ninni Passalacqua (PD)

Ninni Passalacqua (PD), con un acuto intervento nota e dichiara una contraddizione: «l’allora sindaco Fazio, ora firmatario dell’atto di indirizzo, aveva dato direttive per ridurre il costo del gettone di presenza». Cosa sta dietro questa evidente contraddizione di Fazio? Quale manovra politica?

Ninni Passalacqua (PD) – è lo stesso di prima, non i fratello gemello – nella stessa seduta, però, sostiene come sia, a suo parere, «legittimo svincolare i tetto massimo percepibile dai Consiglieri dalla determinazione del sindaco sulla propria indennità».

Il “comunista” prof. Passalacqua da, quindi, un importante “assist” ai fautori dell’aumento: fornisce l’appiglio “legale”.

Enzo Abbruscato (PD), capogruppo del Partito Demcoratico, nelle dichiarazioni di voto, conferma il «il voto favorevole» del suo Partito.

Solo Totò La Pica (NCD) tuona, in Aula, contro l’atto: «in un momento di difficoltà generale come quello attuale – sostiene a verbale –non è opportuno aumentare i compensi ai Consiglieri».

QUI LEGGI il sunto del verbale della seduta consiliare.

Cupidigia

Cupidigia

Al voto finale dell’atto, 17 consiglieri risultano a favore – incluso Enzo Abbruscato (PD) – e 2 soli contro: Nicola Lamia e Totò La Pica (NCD). C’è da aggiungere che Ninni Passalacqua e Nino Grignano (PD), dove aver firmato la presenza, e “buscato” il “gettone di presenza” da 66 euro – abbandonano l’Aula e non votano l’Atto -.

L’Atto di indirizzo con cui il Consiglio chiede all’Amministrazione di predisporre l’atto di modifica al Regolamento sullo “status” dei Consiglieri passa, la trappola è calata.

Il Successivo 21 luglio, giunge all’Aula l’atto dovuto e ancora una volta i Consiglieri votano a favore – anzi non ci sono neanche interventi nel “dibattito” -. 17 a favore, il coerente Totò La Pica contro, Nicola Lamia vira su “astenuto”.

Per dirla tutta, votano a favore – fra i 17 – anche i tre consiglieri “socialisti”, Andrea Vassallo, Tiziana Carpitella e Pietro Cafarelli. I tre “democratici” del PD, Abbruscato, Grignano e Passalacqua, invece, sempre dopo aver firmato la presenza e “buscato” il gettone da 66 euro, si dileguano e non votano.

QUI LEGGI il sunto del verbale della seduta consiliare.

 STORIA DEL GETTONE: QUALCUNO HA CALATO LA RETE

Brillante mentisce su TrapaniOggi

Brillante mentisce su TrapaniOggi

Il voto finale all’aumento del “gettone” di pochi giorni addietro, pertanto, è solo l’ultimo atto di una storia iniziata il 22 maggio, con la proposta avanzata e firmata da tutti i componenti della Lista Fazio, ed alla quale, con dichiarazioni, voto e strategiche “fughe” hanno contribuito anche i consiglieri del PSI e del PD che ora hanno preso le distanze dai colleghi e dall’atto da loro sostenuto.

Anzi è il penultimo atto. L’ultimo atto è il comunicato stampa del segretario del PD, avv. Francesco Brillante, che prende le “distanze” dall’atto, che sostiene che i propri consiglieri abbiano votato “contro” [Vedi titolo del poco attento giornale online “TrapaniOggi” del 1 novembre]!

In realtà i consiglieri si sono semplicemente “astenuti”, ma – come abbiamo visto prima – hanno chiaramente sostenuto il percorso propedeutico dell’atto.

Subito dopo, Grignano ed Abbruscato (PD) annunciano che loro “rinunceranno, nel 2015, all’aumento del gettone”.

Passalacqua populista su FB

Passalacqua populista su FB

Passalacqua (PD), mezzo PD e mezzo Grillino, invece, sul proprio profilo FB annuncia che intascherà il gettone ma devolverà la differenza, netto tasse, e quindi parliamo di pochi euro a seduta, neanche i soldi per una pizza, ad un’associazione amica, da lui individuata, che si occupa di promozione del territorio.

Esito? Tanta propaganda favorevole al PD. Propaganda da usare nella prossima campagna elettorale.

Da qui la domanda: che il PD, in concorso coi consiglieri della Lista Fazio, abbia calato una “rete”, dove sono cascati come “tonni” tutti gli altri consiglieri (accecati dalla cupidigia del soldo), eccetto La Pica, per poter denigrare i colleghi e guadagnare consenso elettorale?

Nella rete da “tonni”, oltre che i consiglieri affetti da cupidigia, finiranno purtroppo tanti onesti cittadini che aderiranno alla manifestazione #gettateilgettone il prossimo 25 novembre e quindi saranno usati ad uso e consumo di chi la rete l’ha gettata per scopi elettorali e non certo per etica o amore della cittadinanza.

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