CASSIERE: PENTALOGO DI PASSALACQUA

Ninni PassalacquaLa vicenda dell’eventuale realizzazione del centro commerciale in Contrada Cassiere viene “ravvivata” oggi dall’intervento del prof. Ninni Passalacqua, con un puntiglioso documento. Il consigliere comunale spiega nel proprio documento che il suo contributo è volto a sollecitare un «dibattito in città riguardo alla possibilità di far sorgere, in Contrada Cassiere, l’ormai famoso centro commerciale». In particolare, il consigliere “Democratico” propone, come “condizione” per il proprio voto favorevole al Progetto un “pentalogo”, ovvero un mezzo “decalogo”.

Tale proposta, tiene a precisare il professore, non è assolutamente estemporanea ma fa seguito «ad uno studio, avviato, tempo fa, insieme ai compagni della sezione dei DS “Trapani Centro”», e da un confronto con «amici abitanti a Sassari, Cosenza e Forlì, città in cui sorgono da tempo centri commerciali», finalizzato ad individuare «l’impatto economico-sociale avuto nella vita e nell’economia delle città».

Da quanto evidenziatosi dalle informazioni così acquisite si è rilevato che «in un primo momento, nel quale si è avuto un grande afflusso presso il Centro Commerciale, vi è stata una ripercussione specie nelle vendite dei supermercati di media dimensione. Successivamente, però, la situazione si è stabilizzata ed adesso convivono – Centri Commerciali e Supermercati, NdR – e nessuno oserebbe mettere in dubbio la validità di dette strutture. Per quanto riguarda, invece, le ripercussioni con il centro storico si è rilevato che molti negozi del centro storico hanno aperto sedi dentro i centri commerciali».

Ed ecco la proposta di “pentalogo” scaturita sulla base dello “studio” e dell’Analisi innanzi riportata.

  1. Sottoscrivere, con la Società proponente il Progetto di realizzazione del Centro commerciale, e con protocolli di legalità rigidi, un impegno affinché siano «utilizzate manodopera del luogo e per i lavori d’artigianato vengano svolti da aziende trapanesi», ciò ad evitare la prassi diffusa in questi casi di impiegare maestranze proprie del Costruttore – e quindi “forestiere” – e strutture “prefabbricate”.;

  2. Prevedere, come «risarcimento per i commercianti del Centro storico», la possibilità per tali attività di accedere all’affitto dei negozi dentro i Centri commerciali con «precedenza» ed a «prezzi da concordare con le Organizzazioni di categoria»;

  3. «Obbligare l’Organizzazione di Vendita – Ipercoop, NdR – ad esporre e commercializzare nei vari punti vendita nazionali i prodotti tipici del nostro territorio, per almeno due anni»;

  4. In merito alle assunzioni di personale queste vanno effettuate con «trasparenza» e dando precedenza al «personale in mobilità», e, soprattutto, «evitando contratti di lavoro “atipici”»;

  5. «Porre l’obbligo – in capo alla Società che gestirebbe la Struttura – di finanziare annualmente attività sportive, culturali, ricreative e sociali della Città di Trapani, attraverso la voce “pubblicità” che già si trova all’interno del Bilancio della Società».

Centro Cassiere
Infine, per Passalacqua, poiché esiste un evidente «problema di carattere paesaggistico-ambientale, si deve trovare la soluzione per far convivere, come si fa in centinaia di città europee, una struttura che comunque cementifica con le bellezze naturali del luogo, ovvero col baglio».

Noi ci permettiamo di criticare – pur condividendo lo spirito – le proposte del prof. Passalacqua perché le riteniamo limitative dell’economia liberista e di mercato oggi vigente. Le proposte del consigliere “Democratico” sanno più di vecchio “comunismo”: la riappropriazione del Capitale da parte della Comunità del territorio.

Aggiungiamo, comunque, che, atteso che in quell’area, sulla base del PRG adottato, era sostanzialmente prevista la realizzazione di un “Parco Urbano”, si potrebbero ben utilizzare le enormi somme spettanti al Comune per “oneri di urbanizzazione” per far realizzare, a carico della Società, un “Parco Urbano” in altra area all’uopo prevista dal PRG o individuata – con ulteriore variante urbanista – dallo stesso Consiglio.

Quanto sopra, ovviamente, è poesia. La realtà – si teme – sia un’altra. Chi voterà a favore – si dice – avrà il proprio rendiconto personale (assunzione per amici e parenti). E quale sarà l’utile per il Partito "Fazista" che pare voglia votare contro?

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