Comune di Erice/Salvo: A giorni è attesa la sentenza della Causa Civile

Trapani, 10 marzo 2015 – Si è conclusa, ieri, con lo scambio delle memorie conclusive e delle repliche, la fase istruttoria del procedimento civile che vede opposti il Comune di Erice, rappresentato dal sindaco pro tempore Giacomo Tranchida, e il blogger Natale Salvo. Ora le parti restano in attesa delle decisioni del Giudice del Tribunale Civile di Trapani che dovrebbero giungere fra fine del corrente mese e l’inizio del prossimo.

Il Comune di Erice, come noto, nel proprio atto di citazione – che risale al 2011 – aveva chiesto la condanna di Natale Salvo a 200.000 euro di risarcimento, a favore dello stesso Ente, per una presunta diffamazione che avrebbe, di conseguenza, arrecato un danno all’immagine del Comune.

Gli avvocati Nino Sugamele e Fabio Altese, che rappresentano il collegio difensivo di Natale Salvo, naturalmente, hanno chiesto al Giudice di respingere le pretese del Comune di Erice.

La Giustizia è eguale per tutti

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Per la difesa, infatti, «non sussistono gli elementi costitutivi del fatto illecito. Le notizie di rilevanza pubblica esposte dal Salvo nei suoi post si fondano su fatti e circostanze vere. Tali articoli, oltretutto, non contengono espressioni contumeliose ed, indi, lesive dell’immagine del Comune. Non è ravvisabile nemmeno una negligenza nella ricerca della verità, né tantomeno è stata fornita prova della collegamento eziologico fra il contenuto degli articoli censurati ed il paventato danno».

Nelle proprie conclusioni, il Collegio difensivo non ha dimenticato di ricordare come, secondo la Sentenza della Suprema Corte di Cassazione n. 7684 del 21 marzo 2008, «chi assume la responsabilità di partecipare alla Commissione Giudicante di un concorso pubblico si espone alla verifica pubblica delle sue decisioni ed alle relative critiche circa gli effettivi meriti del soggetto prescelto come vincitore».

In uno dei tre articoli oggetto di rilievo da parte del Comune, infatti, si contestava, al sindaco Giacomo Tranchida, che la scelta del webmaster del sito istituzionale del Comune fosse ricaduta su un soggetto che lo aveva sostenuto nella campagna elettorale del 2007 piuttosto che su altri candidati all’incarico che, alla valutazione del Salvo, apparivano possedere, oggettivamente, maggiori requisiti di esperienza, di titoli professionali o di studio.

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