Di cosa abbiamo veramente bisogno? Di gioia di vivere?

bambini e ambiente

Quale è il senso dell’esistenza? Quale la finalità collettiva? Il senso della vita è forse la crescita del PIL, del “prodotto interno lordo” cioè della “ricchezza”? L’uomo, quindi, e le risorse della natura, sono sottomesse all’aumento della produzione, al denaro, alle leggi del commercio?

Questa è la riflessione che consegno stamani ai miei lettori.

Non posso darvi, io, la risposta. La risposta la dovete cercare dentro ognuno di voi, magari liberandovi prima dai pregiudizi e dell’educazione che vi è stata impartita da genitori, colleghi ed amici.

mia figlia Lucia

mia figlia Lucia

Io posso, semplicemente, partecipare il pensiero che, giorno dopo giorno, alla luce dei miei 53 anni d’esperienza, cresce in me.

Cosa ci dà la “gioia di vivere”? Forse stare abbracciati coi nostri cari? Forse osservare nostra figlia che gioca? Forse ascoltare un uccello che canta? Forse sentire un brano di un grande compositore? Forse scoprire o imparare qualcosa di nuovo?

Ed allora perché stiamo tutto il giorno chiusi dentro la fabbrica, il negozio, l’ufficio a produrre “ricchezza”? Perché limitiamo così drasticamente i tempi per fruire della “gioia di vivere”?

Il tempo passa, trascorre, e non osserveremo più, poi, nostra figlia giocare.

Cosa fare per possedere la gioia di vivere?

Forse è giunto il momento di rallentare. Forse è giunto il momento di produrre meno “ricchezza” e godere di più “gioia di vivere”.

E se questo vuol dire poter crescere di meno, possedere di meno, consumare di meno, il prezzo per godere di più “gioia di vivere” non mi sembra poi così alto.

Forse tutte quelle cose che compriamo con la nostra “ricchezza” non sono, poi, così utili ed indispensabili.

Forse sto pensando di fare il più bel regalo di compleanno a me stesso, e spero ai miei cari. E forse anche al mio pianeta.

Ho pensato troppo. Chiudo e vi regalo questo brano. Forse non è una “ricchezza” ma a me piace.

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