Damiano cede a Ruggirello. Si è dimesso assessore Aiuto.

Il sindaco Vito Damiano ha chiesto le dimissioni a tre suoi assessori per fare spazio sulle “poltrone”, per come concordato con presidente Peppe Bianco “grande mediatore” dell’accordo con l’on. Paolo Ruggirello (Partito Democratico) e permettere l’insediamento di tre “fedelissimi” del “nuovo” corso politico.

Le “vittime” designate sono gli assessori Giorgio Garsia Aiuto (Bilancio e Tributi), Caterina Bulgarella (Turismo) e Andrea Giannitrapani (Lavori Pubblici). Si tratta di tre Assessorati pesanti, dove girano soldi e potere clientelare, e che sono ritenuti, dal “nuovo” corso politico, indispensabili per lanciare e sostenere la propria prossima campagna elettorale (nel 2017 si vota).

Nel pomeriggio di ieri, correttamente con la fiduciarità dell’incarico ricevuto, l’assessore Aiuto ha già formalizzato le proprie dimissioni. Quelle degli assessori Bulgarella e Giannitrapani si attendono per stamani.

Nel week end dei morti, poi, Vito Damiano attenderebbe le direttive che, via Bianco, gli arriveranno dall’on. Paolo Ruggirello per emettere i decreti di nomina dei nuovi assessori, fra i quali un giornale locale ha anticipato i nomi di Francesco Briale e Michele Cavarretta. Sul terzo, che sarà un uomo, ancora Ruggirello “lavora”.

Quella di Paolo Ruggirello non è una “partecipazione” alla Giunta Damiano ma una vera e propria occupazione del Municipio. Il Deputato ex “portaborse” di Bartolo Pellegrino, eletto più recentemente deputato con la lista dell’estrema Destra, la Lista Nello Musumeci, ed ora diventato “renziano”, sarà il vero padrone del Comune. Per Vito Damiano è previsto un mero ruolo di “rappresentanza”: farà i discorsi nelle grandi occasioni, taglierà i nastri in qualche inaugurazione, firmerà qualche atto; ma il vero sindaco sarà Paolo Ruggirello.

Un poco come gli aveva chiesto Girolamo Fazio nel 2012. All’epoca Damiano, forse convinto d’essere in grado da solo d’amministrare il Comune aveva rotto i ponti politici con l’ex-sindaco. Oggi, alla luce dell’esperienza, e della propria evidente difficoltà a confrontarsi con le esigenze dei cittadini e gli ostacoli posti dai Dirigenti, ha deciso di fare il percorso inverso ed accettare d’essere degradato al ruolo di “sindaco pro forma”.

A certificare il ruolo meramente formale del sindaco Damiano, voluto dall’on. Ruggirello ed accettato dal primo cittadino, per come riporta un giornale locale, nell’Accordo è previsto anche che Ruggirello scelta la nuova segretaria del sindaco. In tale maniera avrebbe il pieno controllo della corrispondenza, delle telefonate, delle persone che passano dal Gabinetto del “Sindaco” e potrebbe dare le direttive opportune ai suoi.

Naturalmente, il progetto si completerebbe con la nomina a “vice” sindaco di un fedelissimo dell’on. Ruggirello.

Tutte cose che, in fondo, al cittadino comune non interessano.

Noi cittadini speriamo che il “sindaco” Paolo Ruggirello amministri bene, non rubi, sviluppi la qualità della vita della nostra città e crei vere e durature opportunità di lavoro per i nostri giovani costretti altrimenti ad emigrare.

Dispiace solo, un po, per il sindaco Vito Damiano, ridotto al ruolo di marionetta, di passacarte. Una brutta fine, per un importante, onesto e serio servitore dello Stato. Forse, ascoltando il suggerimento che l’ex editore Peppe Bologna ha fatto sul proprio blog, avrebbe fatto bene, all’indomani della vittoria (oggi si rivela “di Pirro”) su Fazio, a dimettersi. Se ne sarebbe andato a testa alta.

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