DIRETTORI IN “FUGA” DA TRAPANI

Pino Zingale

Pino Zingale

TRAPANI – La notizia della nomina a direttore generale del Comune di Trapani da parte del sindaco pro tempore Girolamo Fazio, avvenuta lo scorso 5 dicembre con decreto sindacale n. 111, riportata ampiamente dal sito del Comune (vedi comunicato stampa del 5 dicembre 2007) aveva fatto il giro di tutta la stampa locale. Era stata una decisione importante (anche per il vastissimo curriculum del prof. Avv. Dott. Pino Zingale, consigliere della Corte dei Conti e pure giornalista, vedi alcune sue dichiarazione ad Ateneo-online), condivisa dall’intera Giunta (delibera n. 321 del 4 dicembre 2007). C’era evidente soddisfazione dell’Amministrazione nell’annuncio.

Nessuno, però, ha riportato la notizia (ufficializzata con delibera di Giunta n. 357 del 31 dicembre 2007) con la quale è stata “ufficializzato” il “divorzio” – prima ancora di firmare il “contratto” tra il dott. Zingale ed il Comune. “Ufficialmente” il “divorzio” è dovuto a, improvvise diremmo, «necessità di ulteriori approfondimenti giuridico-contabili in ordine a talune clausole contrattuali».

Affermazione, quest’ultima, che “stride” con il decreto di nomina che afferma che il sindaco ha nominato il dott. Zingale «alle condizioni economiche e giuridiche previste dall’avviso pubblico dell’11 ottobre 2007». Insomma, cosa c’è da “approfondire” se le condizioni sono quelle previste (ed accettate dal concorrente) nell’avviso pubblico di due mesi prima? E perché, ancora, nessun comunicato stampa da parte dell’Amministrazione in merito alla «revoca dell’atto deliberativo di avvenuta conclusione delle procedure per la copertura del posto di Direttore Generale»?

La “fuga” di “cervelli” appena nominati dall’Amministrazione non è un fatto nuovo. Il 18 maggio 2005 – insediatosi poco più di un mese prima, il 1 aprile, si era dimesso il direttore generale dott. Ercole Rabboni, («per motivi di salute. Non altro», aveva precisato l’Amministrazione nel comunicato stampa). Una malattia improvvisa e che non permetteva assolutamente un recupero, pare. L’ex-Direttore aveva, da subito, mostrato entusiasmo («Ci sono diverse attività da gestire, in particolare quelle connesse al Grande Evento che ci apprestiamo ad organizzare»), ma poi se n’era andato.

Certo, in quel caso, le «voci di corridoio» erano state ben altre, riprese dalla Margherita («le vere ragioni delle dimissioni risiedano nei fatti amministrativi connessi con le sue competenze o in incomprensioni con il primo Cittadino») e respinte (comunicato stampa del 1 giugno 2005) dal sindaco di Trapani con l’invito a «piuttosto occuparsi dei problemi seri del territorio».

Ora i direttori generali in "fuga" sono diventati due. Coincidenza? Certo viene da riflettere sull’Organizzazione dell’Ente e sulle "voci di corridorio".

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