… E I MASSONI SPARANO SUL VESCOVO

Ci troviamo a dover esprimere la nostra – noi che poco frequentiamo la Chiesa – solidarietà al Vescovo Miccichè messo sotto accusa dalla Massoneria trapanese, solo per aver ribadito la posizione ufficiale della Chiesa, ovvero che chi è massone e “fuori” dalla Chiesa.

In pochi minuti il Vescovo è stato attaccato da Vito Manca su TrapanioK che ha colto l'occasione dell'arresto di un cingalese che lavorava in parrocchia per quasi ad ergere a complice il Prelato.

Scrive Manca sotto il titolo eloquente “Il Silenzio è d'Oro” su TrapaniOk del 6 dicembre «Il giovane extracomunitario non frequentava massoni e mafiosi ma preti e ferventi cattolici».

Ancora più pesante il Giornale di Sicilia, del 6 dicembre, a firma Giacomo Di Girolamo. Egli riporta le dichiarazioni del Gran Maestro della Massoneria italiana Giuseppe Anamia che afferma «Il Vescovo, tutto preso da anatemi e scomuniche, vede la pagliuzza negli occhi altrui e non la trave che lo acceca … nelle sue sacrestie avvengono fatti inquietanti quali il traffico di esseri umani … ». Aggiunge Alberto Cardillo, nello stesso articolo, «Il Vescovo sembra aver sposato la linea politica di quegli stessi partiti che difendono i Pacs … Noi massoni, senza clamore, facciamo beneficienza. Lui (il vescono, NdR) fa pagare, come avviene ad Erice, per potere visitare le Chiese».

Affermazioni assolutamente fuori luogo. Forse ha ragione Lilli Genco, addetto stampa della Curia che afferma ancora su TrapaniOk : «Non permettere alla lingua di oltrepassare il pensiero».

Alberto Cardillo, quindi, esponente del Polo Laico (è socialista di destra), aggiunge d'essere «cattolico fino in fondo». Ma mi domando come si fa ad essere cattolico fino in fondo se si “spara” sul Vescovo con tale veemenza, se si contravviene ad una risoluzione della Chiesa (e non del Vescovo) che afferma la non conciliabilità dell'iscrizione all'associazione segreta (ops, riservata) con la comunione?

Certo che la cosa che preoccupa è la forza che ha tale Associazione. Se la stampa ha sposato la loro tesi, se diversi massoni sono usciti allo scoperto per "difendersi" … dato che loro «promuovono la cultura del dialogo ed i valori di civiltà», dice il Gran Maestro (sic!).

Intanto sono vent'anni dalla scoperta, a Trapani, della loggia coperta Iside 2.Lo ricorda su La Sicilia del 6 dicembre il buon Rino Giacalone.

Per chi volesse approfondie questo argomento rimandiamo al testo della Commissione Antimafia .  

Luciano Violante ricorda come «Gli affiliati a questo sodalizio massonico interferivano sul funzionamento di uffici pubblici, si occupavano di appalti e di procacciamento di voti in occasione delle competizioni elettorali, tentavano di favorire posizioni giudiziarie e di corrompere appartenenti alle forze dell'ordine amici … il rapporto mafia-politica si concretizza attraverso gli appalti e la massoneria. Quest'ultima è definita "un punto di incontro per tutti"».

Ed ancora «l'importanza che la massoneria rivestiva per Cosa Nostra "in quanto tutti i punti chiave, sia commercialmente, sia nelle istituzioni, si sa che sono occupati per la maggior parte da massoni". Mutolo conferma che alcuni uomini d'onore possono essere stati autorizzati ad entrare in massoneria "per avere strade aperte ad un certo livello" e per ottenere informazioni preziose, ma esclude che la massoneria possa essere informata delle vicende interne di Cosa Nostra. Gli risulta che iscritti alla massoneria sono stati utilizzati per "aggiustare" processi attraverso contatti con giudici massoni».

Tutto questo penso basti per dare ragione al Vescovo e … a Natale Salvo … bandiamo i Massoni! 

 

 

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