EOLICO: OCCHIO ALLA BORSA

E’ in corso, nell’ambiente politico trapanese, un dibattito sull’opportunità di dare o meno l’autorizzazione all’impianto di Centrali eoliche sul nostro territorio. Abbiamo chiesto il parere della dott.sa Sergi. “L’attivazione del protocollo di Kyoto impone di adempiere agli impegni di riduzione delle emissioni dei gas responsabili dell'effetto serra. Il CIPE, con deliberazione 137 del 19 novembre 1998, ha fornito le linee guida per le politiche e le misure nazionali da adottare per realizzare concretamente gli obbiettivi. Esse sono state indicati nella riduzione dei gas serra di 100 Mton di CO2 entro il 2012 e nel raggiungere un 20% di produzione energetica da fonti rinnovabili”.

Quali sono queste fonti rinnovabili d’energia?

Tra le fonti rinnovabili ricordiamo la idroelettricità, il vento, l'energia solare termica e fotovoltaica, le biomasse, compresi i rifiuti solidi urbani, i biogas e i biocombustibili.

Nel nostro belpaese però ci si limita allo sfruttamento eolico, in quanto fonte di produzione rivelatasi più economica rispetto ad altre”.

Quali problemi si sono evidenziati in questo settore?

Nel corso di questi anni abbiamo assistito quindi all'uso indiscriminato dell'eolico, a causa di una mancanza di disciplina e di conoscenza delle regole di settore soprattutto a livelli regionali e locali.

Infatti in riferimento alla legge 2 gennaio 1991, dovrebbe essere competenza della Regione predisporre un Piano Energetico Regionale il quale però in Sicilia risulta bloccato da circa 10 anni!”.

Ci sono prospettive di sviluppo del mercato dell’energia rinnovabile?

Con il decreto legislativo n. 79/99, Legge Bersani, tra l’altro, è fatto obbligo agli operatori del settore di immettere, sulla rete nazionale, almeno il 2% di energia ”pulita”, proveniente da fonti rinnovabili”.

I produttori che non possano, o non vogliano, produrre in proprio elettricità con impianti alimentati da fonti rinnovabili, o che non riescano a raggiungere la quota del 2%, potranno acquistare, non solo energia al prezzo del chilowattora, ma anche certificati verdi dai produttori di elettricità proveniente, cioè, da fonti rinnovabile, con un sovra prezzo di che può arrivare sino ad 8,4 cent d’Euro al Kw.”

Esistono limiti alla tecnologia dell’eolico?

Gli svantaggi, se così si possono definire, derivano da errori di manutenzione, o da una progettazione superficiale che non tenga conto dell’impatto ambientale provocato dall’imponenza delle torri e dal movimento delle eliche che comportano fenomeni di collisione con molte specie di uccelli. Inoltre le vibrazioni ed il rumore prodotti dagli aerogeneratori costituiscono un fattore di disturbo per molte specie di mammiferi ( pipistrelli…..etc.), uccelli ed invertebrati che ricoprono un ruolo fondamentale nel mantenimento degli equilibri naturali.

Infine non è da sottovalutare l’impatto paesaggistico, in quanto le dimensioni degli aerogeneratori incidono sul valore paesaggistico e storico, interferendo spesso con le attività rurali e turistiche tipiche delle zone di insediamento dell’impianto (coltivazioni, allevamenti, agriturismi e turismo naturalistico)”.

Come scegliere i siti dove istallare gli impianti?

L’idoneità del sito per la produzione di energia dipende dalla presenza e dalla intensità del vento. Ovviamente l’area individuata non deve trovarsi entro, o in prossimità, di aree tutelate per legge (Riserve naturali, ZPS, SIC ecc)”.

Quali sono i timori degli ambientalisti in proposito?

Ai produttori di energie rinnovabili è assegnato, per ogni pacchetto di 100 MWh. prodotti, un titolo, il Certificato Verde, che testimonia l’origine dell’energia da un impianto ecologico. Tale titolo è quotato in Borsa”.

Ma tale abbinamento è consentito solo per i primi otto anni di produzione dell’impianto. Dopo l’Azienda ha meno interesse a mantenere l’impianto attivo. Si rischia che la produzione, e le relative torri, come a Mozia, vengano abbandonate in un cimitero di inutili e brutte lamiere”.

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(*) Maria Luana Sergi nasce a Milano ma vive da parecchi anni a Trapani. E’ laureata in Scienze biologiche con orientamento ecologico presso l’Università di Pavia. In seguito si è occupata di tematiche ambientali concernenti vari settori produttivi dall'agricoltura ecosostenibile all'acquicoltura e apicoltura, sia in Lombardia che in Sicilia e nella Repubblica di Malta.

RISORSE IN RETE:

per approfondire il tema

http://www.aspoitalia.net/documenti/coiante/certificativerdi.html

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