ERICE, OTTOMILA EURO ANNUI AL WEBMASTER

Giacomo Tranchida

Giacomo Tranchida

ERICE – A rileggere, oggi, alla luce delle ultime notizie e indiscrezioni, il programma del sindaco pro tempore di Erice, non si può non notare la contraddizione con l’effettiva azione. Specie laddove (linea strategica n. 5 – miglioramento dei servizi ai cittadini e della struttura organizzativa) si accennava alla voce «limitare le consulenze esterne – gestione in house di alcuni servizi comunali», anche tramite una «formazione professionale e riqualificazione del personale» sempre nella traccia di un «utilizzo razionale delle risorse umane in base a criteri meritocratici per ridare dignità ai dipendenti».

Solo ieri – e penso con noi tutti i cittadini e i potenziali interessati – abbiamo appreso grazie ad un free-press locale che due giorni prima, il 19 dicembre, era scaduto il termine (molto breve per dire la verità: appena dieci giorni), per presentare le domande di selezione del “webmaster” del sito del Comune.

Un “avviso” di cui non si trova traccia in nessuno dei pure quotidiani “comunicati stampa” diffusi dall’Amministrazione, ma semplicemente in un atto affisso all’Albo Pretorio lo scorso 10 dicembre ed apparso – forse – sul sito web istituzionale (perché, su tale sito, l’articolo porta “data di aggiornamento” lo stesso giorno della scadenza dell’avviso?).

Chi dei nostri lettori e, soprattutto dei professionisti potenzialmente interessati all’incarico, è un assiduo “frequentatore” degli Albi Pretori?

Nessuno?

Colpa vostra, quindi, se non avrete presentato domanda di selezione!

E la tanto vantata “trasparenza” dell’Amministrazione ericina?

Sparita forse dietro la “fretta” di un incarico natalizio?

Certo è che di “fretta” oppure grande solerzia bisogna parlare, se nella stessa data troviamo la lettera del sindaco pro tempore di Erice (n. 4903 del 10 dicembre) con la quale «ravvisata l’esigenza di una collaborazione tecnico-scientifica per l’aggiornamento e gestione del sito e dei servizi web del Comune (webmaster) disponeva l’avvio delle procedure amministrative per l’individuazione del soggetto esterno»; la determina n. 366 del dott. Leonardo Di Benedetto [delle ore 17:05] con la quale si «approva lo scheda d’avviso» da pubblicare all’Albo Pretorio e sul sito web per dieci giorni consecutivi (sabati e domeniche incluse, quindi), e l’effettiva pubblicazione all’Albo Pretorio.

«Il Comune può dare incarichi esterni, ma deve farlo seguendo norme e leggi, che prevedono anche la chiamata diretta con rapporto fiduciario da parte del Sindaco, senza dovere ricorrere ad una trasparenza che appare di facciata, visto che non rispetta né norme, né leggi, né alcuna regola». Così conclude, il free-press TrapaniOk, un articolo dall’eloquente titolo “Per debito d’informazione”, pubblicato lo scorso 21 dicembre [ecco il link]. Cosa si potrebbe aggiungere a questa condanna senz’appello?

E’ vero, infatti, che un sindaco può fruire dei poteri attribuiti dell’art. 50 del D. Lgs. 267/2000 per assegnare «incarichi collaborazione esterna», ma questi devono avvenire secondo alcuni criteri di «competenza professionale» (art. 109 della stessa norma), per particolari qualifiche «alto contenuto di professionalità» ma «solo in assenza di professionalità analoghe presenti all’interno dell’Ente» (art. 110).

Anche il recente D.Lgs. 248/2006 all’art. 32 pone la condizione «Ai fini del contenimento della spesa e del coordinamento della finanza pubblica» che «Le amministrazioni pubbliche disciplinano e rendono pubbliche, secondo i propri ordinamenti, procedure comparative per il conferimento degli incarichi di collaborazione». Oggi, nella sostanza, tale norma ha trovato applicazione?

Chi sarà il web-master vincitore della selezione non lo sappiamo.

Né sappiano, ma lo vorremmo sapere, quante sono state le istanze presentate nei termini, da chi, con quali curricula ed i criteri di scelta (da parte del Sindaco) di un curricula rispetto ad un altro.

Sappiamo però, che il dott. Filippo Messina, una laurea in Economia e Commercio conseguita presso l’Università di Palermo (1998), che ha lavorato con compiti primari alla campagna elettorale del neo sindaco pro tempore di Erice, è stato nominato – con determina sindacale n. 13 dello scorso 3 agosto – collaboratore tecnico di alta qualificazione «a titolo gratuito per mesi tre», sino allo scorso ottobre

Che, successivamente, non risultano atti formali di proroga dell’incarico (sempre gratuito) benché lo stesso sin’oggi abbia continuato a lavorare alla gestione ed aggiornamento del sito del Comune.

Risulta da logo apparso – e tutt’ora presente – sullo stesso sito ufficiale del Comune che, il 19 novembre, l’azienda S.I.IM. S.a.s. (sulla base di quale incarico formale?) ha installato il nuovo sito del Comune (ed il CMS open-source Joomla che lo fa funzionare). Che il dott. Messina sia “legato” alla S.I.IM. S.a.s. è cosa evidente dato che il link collegato al banner della stessa azienda “punta” al dominio www.pcsumisura.it che, da una semplice ricerca [vedi esito] risulta intestato al dott. Filippo Messina stesso.

Non riteniamo perfettamente legale che un’Azienda operi per una Istituzione senza un incarico formale e che possegga, senza un “titolo” formale, password d’accesso all’amministrazione di un sito istituzionale.

Non concordiamo con chi considera la gestione di un servizio comunale pubblico come un incarico di sottogoverno da offrire a chi ti ha, legittimamente, “supportato” nella campagna elettorale. Riteniamo che si tratti d’un servizio da gestire tramite una pubblica e pubblicizzata gara d’appalto.

La somma messa a disposizione per, tra l’altro, la gestione del sito (8.000 euro annui al lordo) non ci sembra contenuta a fronte della gratuità (open-source) del software (Joomla) su cui gira il sito e della particolare semplicità di aggiornamento delle news sullo stesso.

Sarebbe stato sufficiente che un impiegato comunale alfabeta e con una breve formazione per permettere a chiunque di “aggiornare” il sito.

Tuttavia, come dicevamo all’inizio, il Comune – in questo caso – non ha ritenuto d’essere parsimonioso, né di gestire – in house, come disse il sindaco pro-tempore nel suo programma elettorale – il servizio.

Ciò si poteva fare benissimo con personale interno per il semplice “caricamento” delle notizie prodotte dell’Ufficio Comunicazione o dal Portavoce (altre figure professionali che a breve entreranno nell’Organico dello staff del sindaco) ma il sindaco pro tempore della città di Erice ha preferito far ricorso alle tanto bistrattate “consulenze esterne” e, in sostanza, ad un incarico a persona “di fiducia”.

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