ERICE SPERA NELL’AIUTO CELESTE?

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Giacomo Tranchida

ERICE – Quale utilità avranno mai, per lo sviluppo “promo-pubblicitario turistico” del territorio ericino l’acquisto di 50.000 lumini (o ceri) votivi? Noi, che sicuramente siamo limitati, non lo comprendiamo. Certamente, invece, lo saprà il primo cittadino di Erice, rag. Giacomo Tranchida, che nei ceri ha creduto ed “investito” diverse migliaia di euro (3.493 per l’esattezza), prelevate dalla tasche dei contribuenti ericini naturalmente.

 

E’ lecito credere che il sindaco Tranchida, non sapendo come in altra maniera operare, speri in un’intercessione “dall’alto” per ottenere questo sviluppo?

La “barzelletta” è che, per sopraggiunta, per “ingraziarsi” l’aiuto “dall’alto”, il nostro sindaco non si è fermato ai lumini votivi. Per essere sicuro dell’intervento Tranchida è arrivato ad “investire” altri 696 euro per l’acquisto di ben 50.000 santine di “Maria Madre della montagna” (a colori, però).

E’ chiaro, poi, che il “messaggio” d’aiuto deve “giungere”. E Tranchida, sempre per sicurezza, ha provato entrambe le strade. Quella “classica” della pubblicità sulla “stampa”. In questo caso, naturalmente, su quella “specializzata”. Il sindaco di Erice, pertanto, ha sostenuto (in nome e per conto nostro, sempre) un contributo di 1.800 euro a favore dell’associazione “La Montagna del Signore” finalizzato all’acquisto per spazio pubblicitario sui numeri 7 e l’8 de “il monte” (che altro non sarebbe, ci dicono, che il “messale” distribuito nelle chiese della “Vetta”).

L’altra via, scelta dall’Amministrazione di Erice, per “instradare” il proprio “messaggio” finalizzato allo sviluppo “promo-pubblicitario turistico” del territorio ericino, è stata quella di dare dei contributi per cene, pranzi e rinfreschi al bar a favore di sacerdoti ospiti, personalità ecc (2.712 euro).

Tutto questo, e tanto altro ancora (sigh!), è possibile rilevarlo dalle “pezze d’appoggio” (sigh!) che don Pietro Messana, rappresentante della parrocchia “Maria SS Assunta di Erice”, ha presentato – il 2 dicembre scorso – a documentazione della destinazione del contributo da 20.000 euro erogato dal Comune “amministrato” dal sindaco Tranchida.

Dalla determina n. 129 del 4.12.08 emessa dal 10° settore (Cultura) del Comune, e firmato dalla dott.sa Anna Blunda) è proprio, nero su bianco, ribadito che il contributo è stato destinato “a favore per le spese sostenute in occasione della realizzazione dei progetti relativi alle manifestazioni religiose e socio-culturali tenute ad Erice nel 2008” e che tali manifestazioni erano “iniziative di grande interesse locale legate alle tradizioni e culture popolari e che hanno costituito veicolo promo-pubblicitario turistico di grande rilevanza, vista la partecipazione di residenti e visitatori che con la loro presenza hanno contribuito ad incrementare il flusso turistico incentivandone al contempo l’economia locale”.

E’ vero si trattava di iniziative-evento quali la Processione dei Misteri di Erice, la Festa di Maria SS. di Custonaci, della fiaccolata del 17 agosto con l’arrivo dell’immagine della Madonna, dei giochi d’artificio, e di alcuni manifestazioni “collaterali” alle stesse.

Ma se è lecito accettare, da primo cittadino, “pezze d’appoggio” specifiche quali la fattura della Fabbrica La Rosa Firework di Bagheria (3.000 euro) per i giochi d’artificio, quella da 2.200 euro del concerto della Banda Musicale di Rometta (del 21 marzo), o quella da 450 euro per l’acquisto di 180 biglietti per il concerto del 26 agosto organizzato dall’Associazione “Amici della musica” (D’amici string quartet), quella del concerto bandistico del complesso di Paceco del Maestro Claudio Maltese, non riusciamo a comprendere come possano essere accettate delle “pezze d’appoggio” quali quelle all’inizio indicate (lumini, santine, messale, cene varie).

Spulcialdo le “pezze d’appoggio” ne abbiamo trovate un’ultima inerente una fattura dell’agenzia viaggi Girovagando s.r.l. di Trapani pari ad euro 690. Si tratta dell’acquisto di un “pacchetto per un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo”, dal 4 all’8 ottobre, per due persone.

Che don Messana abbia accompagnato, nel pellegrinaggio, il sindaco Tranchida sempre, quest’ultimo, alla ricerca di un aiuto “dall’alto” per lo sviluppo “promo-pubblicitario turistico” del territorio ericino?

Naturalmente precisiamo, dato che il nostro sindaco non è dotato di “humor”, ed è lesto a minacciare querele (intasando le aule di Giustizia di procedimenti bagatellari e distogliendo magistrati e forze dell’ordine da compiti più “seri”) che stiamo scherzando!

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