I COMUNISTI ENTRANO A TRAPANI

TRAPANI – Stamani Luigi Bascetta, candidato al Senato della Repubblica – al numero due dopo il leader nazionale Marco Ferrando – per il Partito Comunista dei Lavoratori, assieme a Giuseppe Camerino, candidato alla Camera dei Deputati è stato in provincia di Trapani per incontrare la popolazione ed informare della presenza alle elezioni, nell’intero territorio nazionale, del suo Partito – dato il “boicottaggio” dei media –. Sono stati svolti dei comizi a Trapani ed Erice, in mattinata, e a Strasatti, Petrosino e Marsala, nel pomeriggio.

In mattinata, guidati da Natale Salvo (già candidato sindaco a Trapani nel 2007), e su specifica richiesta di questi, i comizi si sono svolti nelle zone popolari delle Città. A Trapani, in particolare, in via delle Oreadi, sotto le Case Popolari di Villa Rosina ed a San Giuliano ad Erice. A Villa Rosina, sotto l’incalzare dei comizianti, diverse persone sono scese dai loro alloggi per denunciare lo stato di abbandono del loro Quartiere da parte dello IACP e del Comune di Trapani.

I cittadini, esasperati, hanno guidato Bascetta e Salvo a visitare le fogne “a cielo aperto” che sgorgano alle spalle delle case popolari che ammorbano l’area e la rendono irrespirabile, a constatare i cumuli di rifiuti mai asportati dal Comune, i garage abbandonati e diventati delle discariche, la mancanze di portoni, citofoni ecc asportati dai “vandali”, il mancato funzionamento degli ascensori che causano una vera e propria reclusione coatta per i disabili che abitano ai piani più alti.

Natale Salvo, in tal senso, s’è impegnato ad intervenire presso le sedi istituzionali competenti o presso la Procura in caso di mancato intervento di Comune e IACP.

Nel corso dell’incontro, inoltre, Clemente Pollina, candidato trapanese al Senato per il Partito Comunista dei Lavoratori, ha illustrato i passi specifici del programma politico del Partito fondato da Marco Ferrando. La “carovana” poi, dopo aver visitato Fontanelle Milo e Rione Palme, s’è soffermata a San Giuliano. Qui si è incontrato un cittadino, ex-detenuto, che ha ammesso, alle scorse comunali, di aver votato (e fatto votare la sua famiglia) per una candidata in cambio della promessa di 100 euro mai ricevute poiché la candidata, benché molto votata, non è risultata eletta.

Nel pomeriggio, sotto la guida di Michele Monastero e Angelo Chirco, i riferenti locali per Marsala, analoghe iniziative si sono svolte, come detto, a Marsala, Petrosino e Marsala.

Qui, in particolare, Luigi Bascetta, che come si saprà era anche candidato a Presidente della Regione ma la cui candidatura è stata bocciata per “insufficienza di firme”, ha comunicato che, nei prossimi giorni, presenterà, al TAR Sicilia, un esposto per richiedere la riammissione della lista. Le firme, infatti, sarebbero state sufficienti nel numero ma i responsabili non avrebbero accettato alcune sottoscrizioni per una forzata interpretazione delle norme. Si prospetterebbe, se così, fosse un altro caso “Messina” con l’annullamento – fra un anno – delle elezioni del prossimo 13 e 14 aprile ed il ritorno alle urne.

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