I DUBBI DI BARBARA

TRAPANI – Un consigliere di maggioranza e dello stesso Partito del Sindaco può e deve fare delle interrogazioni? Può e deve cercare di far chiarezza sulle situazioni poco trasparenti? Può o deve poter criticare l'operato della sua maggioranza e del suo sindaco?

A giudicare il pesante intervento di Ignazio Grimaldi (piuttosto lui fa parte della maggioranza di centro-destra o dell'opposizione di centro-sinistra o sta un piede di qua ed un piede di la? Sarebbe ora che lo chiarisse), editore di Trapaniok il giornale “bulgaro” di Trapani, no.

Ed ecco che giungono -sfruttando le colonne del proprio giornale lo scorso 23 settembre – gli anatemi su Peppe Barbara, consigliere comunale di certo senza peli sulla lingua.

Per Grimaldi «non si può non constatare che l'interrogazione è fuori luogo. Per i tempi. La manifestazione velica è in corso. Per il contenuto. Troppo allusivo … una occasione per indebolire questa città (!)». Secondo l'editore filo-governativo per Barbara non resta che una soluzione, ovvero le proprie dimissioni, anche se «'istituto delle dimissioni non è per nulla frequentato quando si sbaglia».

Le parole di Grimaldi arrivano un giorno dopo le dichiarazioni del Capo del comune, Girolamo Fazio, che sempre trovando deferente spazio sul TrapaniOk, giungeva – 22 settembre – a violentemente attaccare il Barbara con la solita veemenza fuori luogo «L'interrogazione del Consigliere Giuseppe Barbara sulla manifestazione "Trapani Cento Cup" è farneticante, assurda e scorretta».

«Il Consigliere Barbara peraltro non interroga per conoscere – aggiunge il primo cittadino – perché ritiene di conoscere già tutto, dando per scontate informazioni che forse avrà appreso nel corso di qualche chiacchiera da bar, come purtroppo spesso si usa fare dalle nostre parti, ma non nelle sedi istituzionali che lui dovrebbe frequentare ed onorare con il suo impegno. Più che un'interrogazione quella di Barbara è un elenco di illazioni ed insinuazioni per le quali ha tra l'altro evidentemente sbagliato destinatario».

Ma insomma cosa aveva chiesto/detto di cosi grave il povero Barbara? Sempre il 20 settembre si domandava i motivi «per cui il Comune abbia ritenuto affidarsi anche ad un'associazione velistica [Trapani Yachting Club, ndr] locale che è stata costituita di recente e che non ha neppure una propria darsena e che per di più non vanta esperienza idonea per eventi della specie». Ed ancora «se i vari banchetti previsti nel corso delle regate siano a spese del Comune o, comunque, della Pubblica Amministrazione e, nell'affermativa, quali e soprattutto quanti saranno i soggetti invitati a parteciparvi».

Toni civili, insomma, che non meritavano quest'attacco, ma solo una risposta. Che non è arrivata.

Barbara, è certo, ha ragione. Non si comprende il criterio di trasparenza usato, per affidare l'organizzazione dell'Evento (spese per servizi, assunzioni di personale cd. Volontario) non più alla gestione diretta dell'Ente (vedi Acts 8 e 9 della L.Vuitton Cup) con relativi appalti, bensì a privati.

Il Trapani Yacht Club di Piero Culcasi noto esponente di Forza Italia, nel caso del Trapani Gran Prix la gara dei trimarani; il Circolo Giovanile di Forza Italia col suo presidente Cristian Salone, pure candidato allo provinciali, per la manifestazione del Beach Volley .

E nonostante le smentite di Fazio («L'evento è organizzato dal Circolo Velico Gargnano che è quello di + 39») lo Yacht Club di Culcasi è dentro l'organizzazione della nuova manifestazione, come si legge sul sito del Club Trapani.   

Chi parla fuori luogo, allora?

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