I TOTEM RESTERANNO ILLEGALI?

Il dott. Eugenio Guarano, dirigente del 3° settore del Comune di Trapani, ha emesso – lo scorso 6 novembre, con provvedimento n. 269 – l'ordinanza di «rimozione degli impianti pubblicitari posti su spazi ed aree pubbliche di proprietà della Publinvest di Alberto Alagna».

Si tratta di una vicenda che va “avanti” da oltre cinque anni, senza che si “rimuovano” gli impianti che il Comune afferma essere illegali. Eppure, stranamente, era stato proprio il dirigente del 3° settore del Comune di Trapani, il 4 ottobre 2002, con provvedimento n. 83, ad autorizzare il sig. Alberto Alagna, titolare dell'agenzia pubblicitaria Publinvest di Paceco, ad  istallare 128 “totem” pubblicitari a forma di prisma.
 
Totem pubblicitari

L'11 febbraio 2004, però, la AS.P.ES. – Associazione Pubblicità Esterna – di Palermo aveva notificato al Comune una diffida con la quale chiedeva «l'annullamento in autotutela dei provvedimenti autorizzativi, in quanto ingerenza nel mercato della pubblicità esterna da parte del Comune».
L'associazione, in particolare, lamentava che il provvedimento autorizzativo era «stato emesso in palese contrasto con la normativa del Decreto Legislativo 507/93 il quale vieta, all'art. 36, il rilascio di provvedimenti autorizzativi in assenza di regolamento comunale e piano generale degli impianti».  
Piano di cui il Comune si è dotato solo il 14 luglio 2005.
Peraltro la stessa l'Amministrazione comunale, già nel 2003, aveva accertato che «67 totem [su 128, NdR] erano collocati in violazione del Codice della Strada ed in difformità al progetto a suo tempo presentato dalla Publinvest, e che, comunque, tutti i totem risultavano stabilmente ancorati al suolo in violazione alla nota 25 settembre 2002 del 7° settore che non aveva rilasciato la concessione edilizia in quanto non necessaria “trattandosi di installazioni mobili non ancorate a terra”», e conseguentemente, aveva elevato un verbale di contravvenzione – il 4 dicembre 2003 – ai sensi dell'art. 23 del Codice della strada.
Nonostante tutto, solo dopo sei mesi dalla diffida della AS.P.ES., il 3 agosto 2004, il Comune provvedeva all'annullamento del precedente provvedimento concessorio, intimando alla ditta di provvedere entro sessanta giorni. Abbondantemente trascorsi i sessanta giorni, il 27 dicembre 2004, solo da una relazione del Comando della Polizia Municipale, il Comune “veniva a conoscenza” che la Publinvest «non aveva provveduto alla rimozione»!
Anche il Presidente della Regione, nel frattempo, – siamo ad inizio del 2007 – ha respinto il ricorso straordinario presentato da Alagna.
Ora, trascorsi ancora altri mesi dall'esito del ricorso, il Comune “intima”, per l'ennesima volta, la rimozione. Sembra quasi un “compito” impossibile, al Comune di Trapani, far rispettare la legalità. Sono passati cinque anni dall'illegittima autorizzazione, la Publinvest ha fatturato, probabilmente, alcuni milioni di euro da questi “totem” illegittimi, svolgendo – se i fatti sono come li descrive il Comune – una sleale concorrenza con quelle Agenzie di pubblicità che rispettano la Legge, ma i “totem” son ancora lì e chissà ancora per quanto tempo.

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