IL PESCE E’ … FITUSO

Pesantissime accuse della Società “Le Tonnare trapanesi” srl – che aveva avuto assegnata dal Comune – lo scorso 18 agosto 2003 – un “contratto” triennale per la gestione del Mercato ittico all'ingrosso di via Cristoforo Colombo a Trapani, in cambio di un canone annuo di 16.500 euro: Il Comune ha omesso sufficienti controlli al Mercato del Pesce. Ora la Società vuole 114.000 di danni!

La Società – che ha fatto pertanto causa al Comune, dando incarico legale all'avv. Nino Marino di rappresentarla in giudizio – sostiene che l'Amministrazione è colpevole di “inadempimento” in quanto non avrebbe adempiuto ai propri “poteri d'imperio volti a reprimere ed annullare le attività abusive”.

La prima seduta del giudizio – la società chiede “il risarcimento dei danni in euro 114.000,00, oltre rivalutazione ed interessi legali ad oggi” – si svolgerà il prossimo 20 gennaio 2006 davanti al Tribunale civile di Trapani.

In particolare sostiene la “Tonnare trapanesi srl” che “lo svolgimento parallelo ed abusivo della gran parte delle operazioni di compravendita al di fuori del Mercato ufficiale che le era stato concesso” ha ridotto “sino alla risibilità” i suoi incassi.

Per la società “… dopo oltre due anni di segnalazioni, inviti, proteste, diffide, riunioni … la gran parte delle contrattazioni mercatali con l'oggetto della vendita, all'ingrosso … del pesce si verificava – e si verifica! – all'infuori dei locali, all'infuori degli obblighi, dei diritti e delle competenze del servizio pubblico, cioè al di fuori del “mercato” sito in via C. Colombo … Praticamente in un mercato parallelo, abusivo se pur conosciuto – e tollerato? – senza alcuna regola sanitaria, economica, tariffaria, fiscale…”.

Nella propria particolareggiata denuncia l'avv. Nino Marino, per conto della ditta gestrice del Mercato “ufficiale” dichiara apertamente che “…Si verificò, e fu portato a conoscenza del Concedente, che operatori abusivi vendono sulle banchine del porto peschereccio o direttamente nelle sedi della pescheria o anche del mercato ittico al dettaglio di Piazza Mercato del pesce, peraltro, senza rilasciare le rispettive fatture e senza effettuare le visite sanitarie sul prodotto commercializzato – v. lettera 30 ottobre 2003 – e tutto ciò creava – e crea tuttora – un mercato abusivo parallelo a quello ufficiale che, di conseguenza, di anno in anno, ha perduto quote a favore dell'evasione. Abusivismo riguardò financo la vendita di camion interi di pesce congelato che dopo l'acquisto viene scongelato con l'acqua putrida del porto… Ne conseguiva – e ne consegue – che nelle pescherie al dettaglio, e dunque al consumatore, arriva solamente una parte – e minima – di pesce sottoposto ai controlli sanitari del servizio sanitario che, tra l'altro, si identifica con le qualità pregiate – v. lettera 28 gennaio 2004”.

Il tutto senza che l'Amministrazione comunale di Trapani facesse qualcosa di concreto per arrestare le palesi e conosciute irregolarità “Basti osservare che le stesse – già molto insufficienti, ca va sans dire, due unità di Polizia Urbana che avrebbero dovuto sorvegliare e reprimere l'attività parallela ed abusiva furono successivamente allontanate e destinate ad altro servizio, e comunque ad altri luoghi della città.” – chiude l'avv. Marino.

Il Comune di Trapani, per decisione del sindaco Fazio (delibera di Giunta n. 314 del 17 novembre), ha deciso di resistere in giudizio conferendo incarico di rappresentarlo nella causa all'avv. Laura Montanti.

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