Il sindaco Giacalone: Petrosino è cambiata, la Sicilia può cambiare

Todaro e Giacalone alla Conferenza sul Consenso

Todaro, Salvo e Giacalone alla Conferenza sul Consenso

«Si può cambiare». Il messaggio che Gaspare Giacalone, sindaco di Petrosino, lancia al termine del proprio intervento alla conferenza “Il Consenso Truccato”, svoltasi ieri alla biblioteca comunale “Fardelliana” di Trapani sotto l’organizzazione dell’associazione “A Misura d’Uomo”, è al tempo rassicurante e di stimolo.

Per Giacalone «la realtà della provincia di Trapani è che il consenso è truccato, ma il trucco è facile da togliere: quando la società civile si abbandona alla rassegnazione facciamo passi indietro; dobbiamo, invece, essere incoscienti, impegnarci senza calcolo, con coraggio e metterci contro i potenti, passare “momenti brutti” per lanciare il messaggio di cambiamento».

Lui, Gaspare Giacalone, ce l’ha fatta. Nel 2012 è stato eletto, sia pure con soli 45 voti di scarto, a 42 anni, sindaco di Petrosino contro ogni pronostico. La sua Lista Civica “Cambia Petrosino” era composta da «outsider», da cittadini che «non campano di politica», che non avrebbero sofferto di «lesa maestà» se non avessero vinto. E, forse, proprio questa è stata la sua forza.

Giacalone, nel suo intervento, molto “sentito” dal pubblico presente alla biblioteca, ha illustrato la sua esperienza contro il “consenso truccato”, in due parole un percorso fatto di cambiamento, ma anche da etica e credibilità.

Se «imbarchi tutto quanto, e vinci, poi i problemi si pagano, ti presentano … il conto», ha sostenuto il sindaco di Petrosino. E, quindi, coerentemente, il primo passo del cambiamento, è stato: «chi ha avuto esperienze amministrative, dirette o indirette, non può fare parte della mia proposta elettorale».

La credibilità, poi, si acquista «con un programma che sia realistico», che non sia neanche di «tre paginette», che sia «partecipato». Un programma elettorale, che – ha spiegato ieri sera Giacalone -, dopo tre anni e mezzo, è stato «già quasi tutto realizzato, salvo la redazione del PRG, il Piano Regolatore!».

Ma per fare una campagna elettorale servono soldi, sindaco? «Io non ho pagato cene a nessuno, non per tirchieria, ma per nostrare che c’era qualcosa di nuovo»! «E – spiega ancora Gaspare Giacalone durante la conferenza – questa maniera di essere diversi è stata compresa e … premiata».

Elezioni Petrosino 2012

Elezioni Petrosino 2012

Premiata da 1.598 cittadini, il 31,29% dei voti validi o il 21,67% dei residenti. Più che sufficienti, col sistema elettorale maggioritario per dare a Gaspare Giacalone la fascia di sindaco ed alla sua lista la maggioranza assoluta (10 consiglieri su 15) nell’Assemblea Comunale.

E poi? Ad elezione avvenuta, il cambiamento è continuato: «Io soldi liquidi non ne dò a nessuno; ho istituito l’assegno civico, rivolto alla famiglia di chi si trova in situazione di bisogno economico e che deve rendersi disponibile a collaborare col Comune (manutenzione verde pubblico, pulizia, assistenza agli anziani, ecc) per ricevere un contributo assistenziale».

A favore di tutti i cittadini, «non educati prima ad un rapporto sano coll’Ente Comunale – ha spiegato ancora il sindaco Giacalone – abbiamo spiegato che «non si deve essere amici di nessuno», per presentare una proposta, un reclamo, segnalare un disservizio: al Comune è stato rilanciato l’URP, l’Ufficio relazioni col pubblico, «è stato messo all’ingresso ed è stato dotato di un arredo nuovo e confortevole. Ogni segnalazione, anche quella dei consiglieri e degli assessori», deve passare dall’URP ha assicurato Giacalone.

L’impegno dell’Amministrazione è passato poi alla lotta ad un altro sistema di “mala amministrazione” che crea “consenso truccato”: la lotta all’evasione fiscale. Dal 15% che ha trovato, in tre anni, Giacalone ha portato la percentuale d’incasso della tassa dei rifiuti all’80%.

Come? Sia prevedendo una rateazzazione, o anche un “baratto” per pagare il dovuto, aumentando gli standard di qualità del servizio, tagliando ogni spesa possibile – tanto le spese di trasferta degli amministratori («pago tutto di tasca mia, pure per andare a Bruxelles»), che l’auto blu («Coi soldi ricavati ci ho fatto un parco giochi per i bambini»), che le spese di rappresentanza («Il caso Marino è inconcepibile», ha sostenuto Giacalone), che, infine, rinunciando all’indennità di fine mandato -, abbassando le tasse.

Leone, Giacalone, Salvo, Todaro

Leone, Giacalone, Salvo, Todaro, Salvo sr.

I cittadini di Petrosino, ha quindi spiegato Giacalone, «Hanno capito che ognuno deve fare la sua parte».

Oggi il Comune sta predisponendo il PRG, il Piano Regolare, sfruttando gli strumenti di Partecipazione, con numerose Assemblee coi cittadini, ma sta coinvolgendo i cittadini sia informandoli con una “Newsletter” e sia tenendo in considerazione i suggerimenti di tutti: «Per noi è stata una cosa naturale: abbiamo realizzato un Regolamento che mette una somma di Bilancio a disposizione dei cittadini; loro fanno le proposte; poi vengono votate online con un sistema sicuro che evita il doppio voto, e quindi le opere più votate vengono realizzate». Anche i Consigli comunali, che «si fanno quando c’è qualcosa da discutere» – spiega il sindaco –  sono in streaming e li seguono circa 200-300 cittadini.

Giacalone una sorta di 5 Stelle, ma senza il bisogno di avere il “cappello” di Grillo sulla sua testa!

Prima del meritato applauso da parte dei Soci dell’associazione “A Misura d’Uomo”, organizzatrice della conferenza, Giacalone ha svelato l’ultima chicca: «Noi, il Bilancio di Previsione 2015 l’abbiamo approvato in Giunta ad aprile 2015» (a Trapani, il Comune è stato commissariato perchè ancora oggi, al 29 novembre, non è in grado di redarre il Bilancio di Previsione).

In definitiva, un messaggio che veramente “Cambiare si può”. A Petrosino ci stanno riuscendo. E forse anche a Trapani, ed anche in Sicilia, si può.

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