INDAGINI SULL’AUTORITA’ PORTUALE

La Procura della Repubblica di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio di Ignazio Agate, ex-Comandante della Capitaneria di Porto di Trapani, per aver "cambiato" i numeri quantitativi del traffico portuale di Trapani. Il risultato di tale atto è stato quello di consentire, fraudentemente, di istituire a Trapani l'Autorità portuale. Il GIP deciderà su tale richiesta il prossimo 15 febbraio.

Agate, poi, dimessosi dalla Capitaneria, sarebbe diventato prima Vice-Commissario, poi consulente ed ora Segretario della stessa Autorità Portuale nata grazie ai dati errati da lui, volutamente – secondo l'accusa -, forniti al Governo.

A darne notizia è La Sicilia di oggi in un articolo di Rino Giacalone … 

 

Riferisce La Sicilia « Secondo la magistratura i «numeri» sull'attività portuale, sul movimento delle merci, forniti a suo tempo al Governo, non erano quelli veri, il Dpr (decreto Presidente della Repubblica) di istituzione dell'Autorità Portuale, il numero 10997 del 2 aprile 2003 , avrebbe trovato fondamento su numeri non corretti.

Circostanza che sarebbe stata nota ad Agate che in fase di trasmissione, nel cosidetto periodico «report», avrebbe cambiato le cifre, mettendo quelle giuste ad ottenere l'istituzione dell'Autorità Portuale.

Avrebbe indotto in errore il ministro Lunardi che dispose la stesura del decreto e il presidente Ciampi che lo controfirmò, da qui l'individuazione come parti offese nel procedimento da parte della magistratura, della presidenza della Repubblica e del ministero delle Infrastrutture. Quirinale e Governo nazionale dunque sono chiamati dalla procura di Trapani a valutare se costituirsi parti civili nel procedimento.

Nel corso dell'istruttoria l'ex comandante Agate è stato sentito dagli inquirenti ed ha fornito le sue obiezioni rispetto al capo di imputazione.

Durante le indagini condotte dagli agenti della sezione di pg della Polizia presso la procura, numerosi documenti sono stati acquisiti presso diversi uffici, tra Trapani e Roma, e dall'incrocio di questi documenti sarebbe emersa la fattispecie dei numeri falsati. Addirittura vi sarebbe un raddoppio del numero di tonnellate di merci transitate nel porto così da raggiungere la quota minima prevista per l'istituzione dell'Autorità Portuale».

Come noto – Legge 84 del 28 gennao 1994, art. 6, commi 9 e 10 – la decisione di istituire una Autorità Portuale non è discrezionale del Governo, ma basata esclusivamente sui numeri di traffico portuale. Se si raggiunge – per tre anni consecutivi – un dato Traffico (3.000.000 di tonnellate) PUO' essere istituita l'Autorità, se non si raggiunge – per tre anni consecutivi – tale traffico DEVE essere sciolta.

Altra parte dell'indagine verte – infatti – sui dati della gestione "corrente" – calati vistosamente rispetto a quelli  indicati nel periodo antecedente le statistiche fatte da Agate (anche a causa della Coppa America che ha contratto il traffico per l'indisponibilità di banchine utilizzate per la manifestazione) e che comporterebbero, in ogni caso, la chiusura dell'Autorità – che forse non doveva neanche nascere.

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