Lazzaretto: Da 25 anni in uso gratuito alla Lega Navale

Uffici della Lega Navale

Come vola il tempo. Di tempo, di anni, ne sono passati 25 da quando il Comune di Trapani ha concesso in godimento gratuito il Lazzaretto, l’intero Lazzaretto, alla associazione Lega Navale.

Era il 5 gennaio del 1990 quando il dott. Nicola Di Vita, presidente della Sezione di Trapani della Lega Navale, così scriveva al sindaco di Trapani, prof. Enzo Augugliaro: «chiede la concessione in affitto, o a qualunque titolo, dei locali del Lazzaretto siti nell’isolotto di Sant’Antonio in Trapani attualmente in parte abbandonati ed inutilizzati, al fine di adibirli – debitamente restaurati – a sede per la Lega Navale Italiana,a sala convegni e ad ospitare le strutture necessarie alla nautica da diporto».

L’8 marzo del 1990, non avendo avuto risposta, il presidente Di Vita insisteva con una nuova nota: «Una parte dei locali sarebbe destinata a soddisfare l’esigenza più impellente e cioè quella di dotare la Lega Navale di una sede dignitosa».

Lazzaretto«Annessi alla sede sociale si prevedono un’ampia sala congressi ed altri locali idonei ad ospitare … per l’esempio l’organizzazione di corsi di avviamento alla vela, di corsi di canottaggio e canoa, di corsi di modellismo nautico, di corsi di navigazione, di corsi propedeutici al conseguimento di patenti nautiche a vela e a motore, l’organizzazione di conferenze, tavole rotonde».

Ecco la lettera della Lega Navale del 1990 sul Lazaretto a firma del dott. Di Vita

“Finalmente”, il sindaco prof. Enzo Augugliaro, e la sua Giunta Municipale, all’epoca composta da Giuseppe Benzi, Andrea Calamia, Antonino Barbera, Filippo Grimaldi, Giuseppe Valenti, Nicolò La Commare, Bartolomeo Pellegrino e Michele Avellone, con delibera n. 1630 del 9 giugno 1990, concedeva il comodato gratuito dell’intero Lazzaretto alla Lega Navale di Trapani.

Cortile-Parcheggio Soci del Lazzaretto

Cortile-Parcheggio Soci del Lazzaretto

La convenzione che viene appresso stipulata è piuttosto scarsa di utili indicazioni.

Si limita a prevede che la Lega «si obbliga ad usare i locali per il raggiungimento dei fini … dello sviluppo ed incremento delle attività turistiche nella Città di Trapani, nonché per consentire la fruizione dei locali del Lazzaretto, da parte dei cittadini».

Ecci la copia della Delibera Giunta 1990 Lazzaretto e della Convenzione Lazzaretto fra Comune e Lega Navale.

Non sta a noi valutare se le finalità, sottoscritte ben 25 anni fa, siano state, nei fatti, perseguite e raggiunte in maniera efficiente ed efficace, ma, sicuramente, le condizioni di precarietà del bene (dentro esistono opere per 213 mila euro abbandonate) suggeriscono maggiori, più incisivi e più celeri interventi di recupero e valorizzazione.

E’ altresì certo che, oggi, la fruizione del bene venga prevalentemente riservata ad una ristretta ed esclusiva cerchia di cittadini, i Soci della Sezione di Trapani della Lega Navale.

E’, tuttavia, di semplice constatazione ipotizzare che, in 25 anni, le esigenze della Città, della Pubblica Amministrazione, della stessa Lega Navale, siano cambiate; è di semplice evidenza che le Norme inerenti alla gestione di una tale Struttura possano essere cambiate.

Gazebo-Cortile al Lazzaretto

Gazebo-Cortile al Lazzaretto

Sul sito internet del Comune di Trapani, sezione Regolamenti, ad esempio, rileviamo l’esistenza di un “Regolamento Comunale per l’utilizzazione dei beni immobili di proprietà comunale”, approvato con delibera del Consiglio n. 89 del 10 giugno 2010.

Risulterebbe certo, rispetto alle esigenze prospettate nel Regolamento, l’assenza di un canone di locazione e di modalità di assegnazione che rispettino i canoni della pubblicità e pari opportunità.

L’assenza di canoni di locazione, in particolare, in questa epoca di ristrettezze del bilancio comunale, di necessità di tagli ai servizi pubblici, di aumento della tassazione dei cittadini, appare senz’altro meritevole di un esame da parte di codesta Amministrazione al fine di uniformare le condizioni in essere ai principi di correttezza, equità e opportuna redistribuzione.

E’, quindi, giunto il momento di nuova assegnazione della gestione del bene, anche parziale, ed anche per “lotti”, con «l’espletamento di procedura di evidenza pubblica», e la previsione di un canone o corrispettivo, e qui ci sono “Nuova gestione: Le proposte di a “Misura d’Uomo”, il nostro movimento civico.

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