L’EX COMANDANTE REPLICA ALL’ASSESSORE

Silvana Catalano

Silvana Catalano

ERICE – Alle volte i politici i “casi”, le “polemiche” se li vanno cercare, salvo poi accusare i giornalisti di «strumentalizzare fatti e notizie a proprio uso e consumo» (dichiarazione di ieri dell’assessore di Erice dott. Silvana Catalano). Questo “caso” inizia il 26 giugno 2007 quando l’ex-dipendente del Comune di Erice Domenico Bonventre (62 anni) «ha chiesto la ricostituzione del rapporto di lavoro (cessato il 1 luglio 2006)», in base all’art. 26 del CCNL 14/9/2000, sino al compimento del 65 anno d’età.

La determina dirigenziale n. 361 dello scorso 6 dicembre riporta che «l’accoglimento dell’istanza costituisce mera facoltà per l’Amministrazione, peraltro subordinata alla disponibilità del corrispondente posto in dotazione organica».

Disponibilità ottenuta «Con la delibera di Giunta Municipale n. 168 del 26 novembre 2007 di approvazione del programma triennale del fabbisogno del personale è stata programmata la riammissione in servizio di propri ex dipendenti».

Sarebbe interessante sapere se l’assessore Silvana Catalano era presente in quella riunione di Giunta ovvero, poco opportunamente, era presente e votato – in conflitto d’interessi – favorevolmente la «riammissione» dello zio da parte di madre Domenico Bonventre.

La «riammissione» in servizio, forse, non giungerebbe agli “onori” della cronaca se – con successiva determina sindacale n. 61 del 31 dicembre 2007 – l’oramai ex-pensionato – non venisse nominato «responsabile del servizio di Polizia Municipale», insomma non venisse designato alla funzione di Comandante dei Vigili Urbani di Erice.

Al 31 dicembre, infatti, il Comune di Erice – dopo le dimissioni dell’ex-Comandante Clorinda Di Franco – aveva un altro «responsabile del servizio di Polizia Municipale» nella persona del dott. Giacomo Ippolito. Allo stesso, pertanto, non è stato rinnovato la funzione a favore dello zio dell’assessore.

La stessa determina sindacale cita i motivi (generali, cioè non necessariamente inerenti il caso) per cui può essere “revocata” la funzione: «anche indipendentemente dall’attivazione di specifiche sanzioni, quali inosservanza delle direttive del Sindaco, della Giunta o degli Assessori competenti; gravi e reiterate irregolarità nell’emanazione di atti; rilevanti inefficienze, omissioni o ritardi nello svolgimento dell’attività; ripetuti esiti negativi nel raggiungimento degli obiettivi fissati».

Nel breve lasso di tempo trascorso dalla propria nomina (novembre 2007) non crediamo possibile che il dott. Giacomo Ippolito si possa essere “macchiato” di tali inadempienze. Quindi è da ritenere una sorta di “sopruso” il mancato rinnovo della sua funzione.

L’assessore Catalano in un comunicato diffuso dall’Amministrazione proprio ieri ha cercato di sminuire l’attitudine del dott. Ippolito affermando che «è sempre stato responsabile di un Servizio della P.M. ed in particolare del servizio di infortunistica, oltre che di sostituto del responsabile del settore ».

In risposta a tale dichiarazione, sentendo «l’opportunità di rettificare il contenuto delle dichiarazioni (di parte) dell’Amministrazione Comunale di Erice» il Dott. Giacomo Ippolito ha replicato ad AltraTrapani affermando che, invece, «Innanzi tutto, per molti anni ho ricoperto non solo l’incarico di Responsabile dell’Ufficio Infortunistica Stradale, ma anche quello di Responsabile della Squadra di Viabilità e dell’Ufficio Segnaletica Stradale. Curo inoltre, da quasi un decennio, l’organizzazione generale dei servizi della Polizia Municipale. Infine, ho rappresentato innumerevoli volte il Comando in occasione di convocazioni ufficiali in Prefettura e Questura.

Essendo stato per tre anni e mezzo Ufficiale della Marina Militare Italiana ed avendo ricoperto, per quasi tutta la durata dell’amministrazione Sanges, l’incarico di sostituto del Responsabile della Polizia Municipale, ritengo di aver maturato una sufficiente attitudine al comando».

L’oramai ex-responsabile del servizio di Polizia Municipale poi polemizza con la nuova Amministrazione affermando che la sua capacità professionale «non può essere certo messa in discussione dal sig. Tranchida, sol perché non si traduce in atteggiamenti di stupido servilismo nei suoi riguardi. Sono orgoglioso di aver difeso i miei collaboratori contro gli atteggiamenti vessatori della amministrazione comunale di Erice, pur sapendo che avrei pagato a caro prezzo. Mi rimane la convinzione di essermi guadagnato, almeno, la stima e il rispetto della maggior parte di loro».

Conclude nella sua missiva il dott. Ippolito affermando di vantarsi «di essere uno dei pochi al Comune di Erice assunto per aver vinto un concorso per soli titoli e, quindi, privo di debiti politici, che mi preoccuperò di non acquistare mai, a costo di rimanere eterno subalterno per il resto della mia carriera».

Dichiarazioni pesanti, che non mancheranno di dare atto a un seguito della “telenovella” della nomina del nuovo responsabile del servizio di Polizia Municipale di Erice Domenico Bonventre. Al di là della sicura professionalità anche di quest’ultimo, una nomina inopportuna.

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