Marascia: Trapani merita più che un amministratore condominiale

Giuseppe Marascia alla Conferenza Programmatica

Giuseppe Marascia alla Conferenza Programmatica

«Certo il nostro è un programma ambizioso, alcuni lo considereranno fantasioso, ma, a nostro avviso, la nostra Città di Trapani non ne merita uno più modesto».

Con queste parole, fra l’acclamazione di una sala straripante di popolo, ha concluso i lavori della prima “Conferenza Programmatica” del movimento, l’avvocato Marascia, prossimo sindaco per Trapani, secondo i desideri di “Città a Misura d’Uomo” che lo candida per l’incarico.

Pubblico Conferenza ProgrammaticaLa sala conferenze dell’Accademia di Belle Arti “Kandiskij”, nonostante i 120 posti a sedere, non è stata sufficiente ad accogliere tutti coloro che, nonostante la giornata lavorativa, sono venuti ad ascoltare lui e gli altri oratori intervenuti ai lavori.

L’intervento del sindaco Avvocato Marascia

L’avvocato Marascia, rispondendo uno stringato commento apparso su un giornale online locale e firmato da un ex editore, ha esclamato, nel proprio intervento, come «agli occhi del disfattista il sognatore è un povero illuso, ma se non ci fossero i sognatori l’Uomo starebbe ancora nelle caverne».

Quel commento, per Marascia, nonostante volesse essere pieno di sarcasmo, «non è risultato particolarmente pesante e mi ha riconosciuto fra tutti i candidati a Sindaco il primato della fantasia. Ed in questo ha ragione perché gli unici a proporre qualcosa di assolutamente nuovo, tanto da sembrare fantasioso, siamo noi di “Città a Misura d’Uomo” ».

Il candidato sindaco della Lista Civica ha poi sostenuto la necessità di «un profondo e radicale cambiamento culturale».

Gli interventi degli assessori della Giunta Marascia

Presidenza Conferenza Programmatica

Da sinistra: l’arch. Rao, il giornalista Girgenti, la dott. Campo, il sindaco avv. Marascia.

Molti gli interventi che si sono succeduti nella sala conferenze di piazza generale Scio: da quello dell’ex direttrice del primo circolo didattico dott. Anna Maria Campo, a quello dell’arch. Roberto Rao, entrambi assessori in pectore di Marascia, a quello dei candidati consiglieri Pietro Rotolo, già ispettore capo della Questura di Trapani, Erika Ferrara, studentessa universitaria, e Giuseppe Sansone, barista di appena 21 anni.

La dottoressa Campo, esperta insegnante e dirigente, ha dimostrato come sia perfettamente realizzabile la parte del programma di “Città a Misura d’Uomo” che si riferisce ad un intensa collaborazione Scuola-Comune, nel settore delle attività extrascolastiche ed in particolare sportive. Gli strumenti di valutazione del dirigente scolastico, previsti dalla Legge 107, infatti, individuano, fra i criteri adottati, anche quegli inerenti alle attività svolte assieme alla comunità locale.

L’architetto Rao, da parte propria, si è soffermato, fra l’altro, sull’importanza delle alberazioni in città al fine di mitigare il calore – in città si arriva anche a 5 gradi in più rispetto la campagna -, sulla scelta delle corrette piante da installare (non certo pini, ficus o erythrina), e delle corrette potature (condannando assolutamente le “capitozzature” frequentissime nel nostro Comune). L’assessore al territorio designato, poi, ha trattato il sistema dunale unico possibile per evitare la dispersione della sabbia della spiaggia trapanese e idoneo a rinaturalizzare l’area della Tipa al fine di renderla più attrattiva anche per i turisti.

Centrale l’intervento dell’artista trapanese, ma con documentata ed apprezzata esperienza lavorativa in Australia, Alessandro Gandolfo che ha illustrato come cambiare l’ambiente di un quartiere abbandonato e degradato come Cappuccinelli, portando la bellezza di 12 murales che trasformino il quartiere in quello dell’arte tale da diventare un punto anche d’offerta turistica così com’è allocato difronte la spiaggia.

Erika Ferrara

Erika Ferrara

Gli interventi dei consiglieri di “Città a Misura d’Uomo”

Non meno interessanti gli interventi dei candidati consiglieri.

Giuseppe Sansone ha sostenuto la necessità per i bimbi di vedere ampliare gli orari d’apertura primaverili dei giardini comunali oggi limitati sino alle 17; di garantire un WI-FI pubblico al servizio dei giovani, almeno limitato ai social, anche nelle piazze dei quartieri; dell’assegnazione di spazi per i gruppi musicali giovanili ad esempio dentro il “Centro Sociale” Nino Via.

Erika Ferrara s’è soffermata, fra l’altro, sulla necessità di offrire delle “aree di sgambatura” ai cani padronali.

Pietro Rotolo ha concluso il proprio intervento reclamando la trasformazione dei “Centri Sociali per Anziani” in Veri “Centri Civici” per tutti, intesi tanto come luoghi d’offerta di servizi  – URP, CUP, Ludoteca, Cineforum, ecc. – quando di aggregazione sociale e quindi di recupero dalle deviazioni delinquenziali e non.

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