Chi non vuole al Comune la gara d’appalto per i Carro Attrezzi?

rimozione

Io non capisco perché a Trapani non si possa fare un regolare appalto per assegnare il servizio di rimozione dei veicoli tramite carro attrezzi.

Altrove si fa. Lo suggerisce la Legge, lo stesso Codice della Strada che prevede la possibilità di assegnare l’incarico tramite lo strumento della “concessione” biennale.

Lo suggerisce la logica, si da una certezza di operatività all’Azienda che svolge il servizio che quindi riceve delle garanzie per gli eventuali opportuni investimenti strumentali.

Lo suggerisce il borsellino del Comune, che ne può ricevere – tramite un cosiddetto “aggio” – un più o meno sostanzioso contributo da destinare a nuovi servizi per i più deboli.

Lo suggeriscono la trasparenza, l’imparzialità, che, nella Pubblica Amministrazione, devono essere la stella polare.

Allora ripeto la domanda: perché a Trapani non si fa un regolare appalto e ci si affida ad una sorta di “convenzione”, o, meglio definirla, una sorta di “imposizione” del Comune nei confronti degli operatori locali del settore?

La gara d’appalto la via migliore per tutti

Mi metto pure nei panni degli operatori. Ricevono, da anni, sempre la stessa somma per il servizio reso; appena 36 euro a “prelievo”, IVA inclusa. Non è una miseria, ma credo che in tutta Italia sia il corrispettivo più basso.

Mi metto pure nei panni dell’ATM. L’Azienda dei trasporti pubblici ha recentemente acquisito il servizio di gestione dei parcheggi a pagamento; ne guadagna un’utile annuo vicino al mezzo milione di euro che, certamente investirà per il miglioramento dei servizi, per nuove assunzioni di autisti, nuove macchine, nuovi idonei arredi delle fermate ecc. E se acquisisse anche il servizio di gestione dei veicoli a mezzo carro attrezzi non ne avrebbe un’ulteriore utile da, in qualche maniera, girare alla Città?

Questa mia idea politica la porto avanti da tempo, ne ho già scritto in dettaglio nel luglio 2015 [LEGGI QUI]. Inascoltato.

Ma la gara d’appalto resta nel cassetto del Comune

Felice d'Angelo

Felice d’Angelo

Allora continuo a non capire. Eppure, a legittima interrogazione del consigliere comunale Felice D’Angelo, il sindaco Vito Damiano, siamo nel 2015, fine 2015, aveva risposto che da lì a presto questo bando d’appalto si sarebbe fatto. Questa vicenda avrebbe trovato la soluzione più corretta e logica.

Non è successo nulla, invece. E siamo nel 2017. Sono passati, senza alcuna attività in proposito del Comune, molti mesi.

Ora le cose sono due.

assessore_licata

assessore Licata

Al Comune non hanno un dirigente capace di scrivere un bando di gara d’appalto “europeo” che serve dato la rilevanza dell’importo che ruota intorno al servizio. In questo caso la soluzione è semplice. Il Comune, la Politica, licenzia i dirigenti incapaci e ne assume di capaci.

L’altra ipotesi, sicuramente più remota, e sicuramente che lascerebbe adito a pensieri indicibili, conduce al fatto che al Comune non vogliano fare la gara d’appalto e vogliano lasciare le cose come stanno. Anche qui, però, la soluzione è semplice. I cittadini, a giugno, con le elezioni, licenzino questi politici ed affidano la gestione dell’Ente a gente nuova, trasparente, imparziale, logica.

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