PD: ECCO IL PATTO ETICO

Sergio Mattarella

Sergio Mattarella

«Niente Condannati, niente doppi incarichi, niente massoni, dentro il Partito Democratico». Un Patto Etico guiderà le iscrizioni al Partito Democratico, l’elezione degli Organi interni e le candidature alle cariche istituzionali. Il “Patto” è stato definito da un’apposita Commissione presieduta dal siciliano Sergio Mattarella e composta, tra gli altri, da Giovanni Bachelet, Rosa Jervolino, Furio Colombo (già direttore dell’Unità), Lilli Gruber, Gad Lerner, Ettore Scola ed è consultabile sul sito internet del Partito Democratico.

Il Partito Democratico, è previsto, tra l’altro che s’impegna «a non candidare, ad ogni tipo di elezione – anche di carattere interno al partito- coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, sia stato (anche solo, NdR) emesso decreto che dispone il giudizio» per «un reato di mafia, di criminalità organizzata o contro la libertà personale e la personalità individuale; per un delitto per cui sia previsto l’arresto obbligatorio in flagranza; per sfruttamento della prostituzione; per omicidio colposo derivante dall’inosservanza della normativa in materia di sicurezza sul lavoro», o che sia stata «emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva ovvero a seguito di patteggiamento, per delitti di corruzione nelle diverse forme previste e di concussione», ma fatta salva la «intervenuta riabilitazione» (!).

Ancora, nel Patto Etico, è scritto di «evitare di assumere o ricoprire contemporaneamente più cariche istituzionali elettive, che precludano di svolgere compiutamente la responsabilità affidata».

Peccato che, a tal proposito, ci siano tanti “Democratici” che sconoscano – e soprattutto condividono nel proprio intimo – il “Codice Etico”. Lo conferma Marsala.it in un intervista al sindaco di Erice Giacomo Tranchida, dove lo stesso ad apposita domanda risponde «Non sono sicuramente candidato alle elezioni regionali. Mi dovrei dimettere, e sono appena all’inizio del mio mandato! Ho un programma da realizzare, che è lungo e impegnativo. Per le politiche il discorso è diverso. Non ci sono incompatibilità…ma chiaramente è un discorso prematuro, che va fatto nelle sedi opportune… ».

Giacomino l’incompatibilità è nel “Patto Etico” !

Sempre dal “Patto Etico” è vietato «cumulare una funzione monocratica interna al partito con la titolarità di una carica istituzionale monocratica di equivalente o analogo livello territoriale», insomma un consigliere comunale non può essere segretario comunale e così via.

A proposito del Codice Etico, infine, desideriamo levarci un “sassolino” dalle scarpe. Qualche mese addietro, era il l’autunno 2006 e si parlava di Primarie per il candidato sindaco di Trapani noi uscimmo con una proposta (AltraTrapani, vedi archivio): «il possibile candidato sindaco del centro-sinistra dovesse dichiarare di “non appartenere alla massoneria”».

Successe il “putiferio”, fummo attaccati dall’intera “stampa” locale, la mia proposta era una «carta delle epurazioni dal mitico sapore stalinista» (Alberto Cardillo, Socialista e massone), io ero una persona di evidente «grettezza culturale» (Giuseppe Coppola, massone), o un «esaltato» (Pietro Vultaggio, Margherita). Piero Savona (Margherita, candidato sindaco in pectore) s’affrettava a precisare di «non essere massone e che comunque non aveva nulla contro la massoneria».

Aldo Virzì

Aldo Virzì

Per Aldo Virzì (su Extra di Dicembre 2006) la mia era solo una «uscita – a dire il vero piuttosto audace – di un giovane giornalista-editore-tuttofare» e la mia penna era stata di sicuro “armata” da qualcuno anche se, purtroppo, «E’ rimasto insoluto l’interrogativo su chi ha armato la mano del giornalista-editore-tuttofare e tuttoessere».

Ebbene, nella “Carta Etica” del Partito Democratico, nero su bianco, all’art. 3 lettera 1/c, è scritto quanto segue: «Gli uomini e le donne del Partito democratico s’impegnano a non appartenere ad associazioni che comportino un vincolo di segretezza o comunque a carattere riservato, ovvero che comportino forme di mutuo sostegno, tali da porre in pericolo il rispetto dei principi di uguaglianza di fronte alla legge e di imparzialità delle pubbliche istituzioni», stiamo parlando della Massoneria, no? Insomma un Massone non può essere Democratico, che dirà ora il sig. Vultaggio?

E proprio vero, come diceva Mao (citato da Rocco Buttiglione sul Corriere del 31 gennaio): «Se cammini un passo avanti il popolo lo guidi, se cammini in mezzo al popolo pensi di guidarlo, invece ne sei guidato. Se poi sei due passi avanti, non ti segue nessuno». Noi siamo DUE passi avanti a tutti.

L’importante che, un passo di ritardo, Veltroni ci sia arrivato. Ora avrà il difficile compito di far comprendere ed applicare il Patto Etico al territorio. A vigilare su tutto gli Organi di Garanzia del Partito ed un Comitato “Etico” Nazionale composto da 5 membri.

Potrebbero interessarti anche...