PD: SENZA PROGETTO, IN CADUTA LIBERA

Camillo Oddo

Camillo Oddo

TRAPANI – Certo è che al PD sono “strani”. Specie al PD di Trapani. Sanno leggere “vittorie” in “sonore scoppole” elettorali. Prendiamo ad esempio l’ultima tornata elettorale, quella delle Provinciali. Leggiamo su TrapaniOk del 17 giugno il primo commento “a caldo”, del candidato presidente del PD, on. Camillo Oddo è “Non hanno vinto con merito, perché in questi anni non hanno amministrato bene la Provincia”.

Perché, ci domandiamo, loro “in questi anni”, dove hanno amministrato (Valderice, altra sconfitta “storica”) come hanno amministrato “bene”? E dove sono stati opposizione che opposizione hanno fatto? Hanno mostrato un progetto alternativo o comunque “si sono fatti sentire” (la Provincia, ad esempio) o si sono limitati ad un “lavoro oscuro” nel parlamentino del Palazzo del Governo e mai sono stati “tra la gente”?

Su TrapaniOk del 18 giugno, però, Camillo Oddo sembra andare controcorrente con se stesso: “Il congresso in autunno diventa un obbligo morale prima ancora che politico. Senza un esame approfondito di queste tematiche il ruolo del PD rischia di ridursi a quello di rappresentante quasi esclusivo dell’opposizione”.

Sempre su TrapaniOk, però del 21 giugno, la valutazione di Baldo Gucciardi, segretario provinciale dello stesso partito, è quasi sulla stessa lunghezza d’onda: “… Una prima osservazione riguarda la "vittoria" nella sconfitta. …Gucciardi evidenzia come a Trapani il partito ha conquistato in consiglio provinciale otto seggi, un seggio in più rispetto ai sette complessivi che si riferivano alla Margherita ed ai Democratici di Sinistra nella precedente consiliatura”!

Noi abbiamo un’altra lettura:

VOTI PRESIDENTE

Candidato

Voti

percentuale

Provinciali 2003

Baldo GUCCIARDI

80.881

33,86%

Provinciali 2003 (ballottaggio)

Baldo GUCCIARDI

90.182

47,32%

Provinciali 2006

Massimo GRILLO

101.969

44,23%

Provinciali 2008

Camillo ODDO

61.248

30,78%

E’ di tutta evidenza che mai il candidato presidente del “centro-sinistra” ha mai toccato un risultato così “modesto”. Nel 2003 – come oggi – le Destre erano al Governo a Roma (Berlusconi), come a Palermo (Cuffaro) ma Gucciardi, pur in presenza di tre candidature era riuscito ad avere 19.600 voti (ed il 3%) più d’oggi! Al contrario le Destre hanno, più o meno, mantenuto gli stessi voti.

VOTI PRESIDENTE

Candidato

Voti

percentuale

Provinciali 2003 (ballottaggio)

Giulia ADAMO

100.381

52,68%

Provinciali 2006

Antonio D’ALI’

127.511

55,57%

Provinciali 2008

Mimmo TURANO

130.917

65,79%

Insomma il vistoso calo di partecipazione al voto in Provincia (56,85% il 15-16 giugno rispetto al 69,10% del 2003 o al 62,76% del 2006), è tutto a carico del centro-sinistra. Il popolo della “sinistra”, in due parole, non si riconosce più nei dirigenti, nei candidati, nelle politiche di questa “sinistra” e diserta le urne.

Molto gravi i risultati, in proposito, i dati specifici dei Comuni di Trapani ed Erice.

VOTANTI

Trapani

Erice

Provinciali 2008

47,67%

47,62%

Provinciali 2006

59,76%

61,94%

Provinciali 2003

65,97%

68,33%

Insomma c’è evidente “disaffezione”: circa 20 punti percentuali di votanti in meno in cinque anni!

E forse hanno ragione a non votare questi “impresentabili” candidati. Utile, in proposito, leggere le “insinuazioni” del candidato dei “verdi” marsalesi Patrick Basile, riportate, il 20 giugno, dal sito Marsala.it: “Perché ha perso il centrosinistra? Perché Oddo non ha fatto campagna elettorale, perché le liste dei partiti più grandi erano bloccate, perché altre liste erano costruite su situazioni personali penose che si sono verificate … a sensazione è che tutto era già stato deciso quando Oddo è stato nominato vicepresidente dell’Ars … viene quasi da pensare ad un sotterfugio….”.

Baldo Gucciardi

Baldo Gucciardi

Certo non sono al “governo” più, da nessuna parte, questo magari, nel PD, se ne sono accorti. Dichiara Baldo Gucciardi su TrapaniOk del 20 giugno: “Possiamo mantenere le posizioni ma non siamo nelle condizioni di vincere. E’ una questione che deve essere risolta a Roma come a Trapani. Dobbiamo dettare una nuova linea politica”. E’, sempre Gucciardi, a proporre la strada per entrare nella “stanza dei bottoni”: leggiamo su TrapaniOk ancora del 21 giugno: “Il Partito Democratico deve darsi una nuova e diversa politica delle alleanze, adeguata ai vari contesti regionali”. Suona chiaramente come una sconfitta per la politica veltroniana de “andiamo da soli”, e se le alleanze sono “nuove” vuol dire che non sono coi “vecchi” alleati (pur’essi minoritari) della sinistra. Non resta, atteso che il riferimento ai “contesti regionali”, che l’MPA e la Democrazia per le Autonomie! Insomma il PD guarda a Raffaele Lombardo, Paolo Ruggirello, Enzino Culicchia, Peppe Bianco come “nuovi alleati”. Dove si arriva per una poltrona …

Gucciardi, però, vuole arrivare alla “santa alleanza” con “una svolta visibile di generazione e di genere”, spazio ai “vecchi-giovani” ed alle “donne”. Chissà quali se in lista alle provinciali il PD non si è trovato posto per candidature credibili (tra le due liste, su 70 candidati aveva solo 11 donne, ovvero il 15%, che hanno raccolto solo 5.449 voti ovvero l’11,5% dei consensi). Magari cerca delle donne-immagine, delle hostess! … salvo che pensi all’ex-sindaco di Valderice Lucia Blunda come nuovo segretario provinciale del PD …

Per espletare chiaramente il “concetto”, questi i dati:

Collegio

Candidati

Uomini

Candidati

Donne

Nomi

Alcamo

12

0

0

Castelvetrano

18

3

Caterina AGATE (849 voti)

Leonarda PATERNOSTRO (225 voti)

Claudia TORTORICI (3 voti)

Marsala

16

5

Anna Maria ANGILERI (1.451 voti)

Giuseppa MANNONE (656 voti)

Carmela LI VIGNI (92 voti)

Alessia ADRAGNA (34 voti)

Maria DI DIA (1 voto)

Trapani

20

3

Lucia BLUNDA (1.508 voti)

Patrizia BARBERA (461 voti)

Maria Concetta SERSE (169 voti)

Forse la … soluzione è dietro l’angolo. Niente “nuove alleanze” e “nuove formule”. Semplicemente dire e fare "qualcosa di sinistra" (*) portare “democrazia” nel Partito e “partecipazione reale alle scelte”, sia strategiche de dirigenti e sia amministrative dei consiglieri, della base. Semplicemente servirebbe “investire” i redditi dei rappresentanti istituzionali nelle sezioni “di quartiere” per confrontarsi, quotidianamente, coi problemi del popolo. Forse servirebbe frequentare i luoghi di lavoro, i centri sociali, i luoghi frequentati dai giovani per capire cos’è che non va, cosa vuole la gente …

Ma nel PD e in tutte le formazioni semplicemente “elettoralistiche” della sinistra sono capaci di questo?

* * *

(NOTA *) Venerdì sera abbiamo "scoperto" due rappresentanti del partito di Tranchida (Gemi Gigante e Giovanna Polizzi) nel Centro Sociale di San Giuliano a dare lezioni scolastiche a uomini e donne che probabilmente si presentano da esterni agli esami di terza media. Non è che sia questa una delle strade per essere vicini al popolo?

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