PORTO, LA VERITA’ FUORI DAL CORO

Aldo Virzì«Ordine del giorno: situazione attuale e prospettive del Porto di Trapani» era il titolo del consiglio comunale “aperto” (ai parlamentari trapanesi, egli ex-sindaci, ai sindacalisti, ai consiglieri provinciali) che si è svolto lo scorso 17 settembre.

«… lunghissima, e per alcuni versi noiosa, riunione» – la definisce Aldo Virzì sul n. 48 di “Extra” il mensile di Nicola Rinaudo, in edicola in questi giorni, riportando un condivisibile articolo.

In merito all’argomento “Autorità portuale” il clima è “caldo” e lo dimostra la dichiarazione di Virzì «Mi permetto di aggiungere alcune mie considerazioni per le quali so già che mi pioverà da parte di qualche cosiddetto Organo di informazione l’accusa di tradimento: non so di che cosa e di quali interessi».

Argomento “caldo” tuttavia se «l’ingenuo cronista – scrive ancora Virzì – nel varcare l’aula consiliare si aspettava di vedere lo spazio per il pubblico strapieno non tanto di cittadini quanto di operatori del porto “la principale fonte economica – come sostenuto durante il dibattito – del Comune”» la realtà è stata diversa «se non fosse stato per i soliti quattro curiosi che abitualmente sostano dietro le transenne sarebbe stato il deserto». Un accenno, quindi, ai «tanti trapanesi che hanno disertato il consiglio comunale e ancora prima quella chiamata alle armi del cosiddetto comitato “Pane e Poseidonia” [dell’ex-assessore di AN Vito Santoro]. La marcia è stata un flop, forse perché la saggezza dei trapanesi è prevalsa … Forse perché l’effetto America’s Cup è terminato».

«Comunque si parla del porto di Trapani, del suo sviluppo, così recita l’ordine del giorno. Ed invece argomento unico: l’autorità portuale ed il suo rischio di scioglimento. Il porto, il suo sviluppo, verso quali obbiettivi, progetti, la banchina Ronciglio, la tragedia del “Giorgione”, le accuse di Serena Romano, la sorella di Paola, la vittima del tragico incidente [vedi relativo BLOG] , la scoperta dei problemi legati alle luci d’ingresso del porto … le polemiche per gli aumenti del costo del biglietto sugli aliscafi … nessuna parola sui servizi al porto, anche i più elementari. Niente, o solo brevi accenni», denuncia ancora Aldo Virzì. Ma gli altri media i «coriferi che operano al solo servizio del potere locale» li chiama il cronista di Extra, cosa hanno visto se hanno scritto solo altro?

Il dibattito, si legge ancora su Extra, individua nel «ministro Bianchi, ma anche Verdi, ecologisti, qualcuno vi include pure la magistratura» nei nemici del Porto e dello Sviluppo di Trapani: «una grande congiura con protagonisti il Governo Prodi, ma anche i palermitani. … E’ forse in atto una guerra tra Capitaneria ed Autorità portuale? Quali i motivi?».

«Quanti interrogativi! Non certo legati allo sviluppo del porto, ma alla soppressione o meno dell’Autorità portuale. E’ questo l’interesse dei cittadini trapanesi? Ma anche di Mazara, Marsala, Castellammre e mettiamoci anche gli abitanti di Favignana? Per tutti costoro l’interrogativo lo ha posto il Sindaco di Mazara Magaddino contestando l’ipotesi di una Autorità di Sistema (quindi comprendente quei porti) agitata solo come giustificazione per il mantenimento di questa Autorità Portuale. Un durissimo intervento che non ha risparmiato niente e nessuno particolarmente quando ha detto di essere da mesi in attesa che Baroncini [Presidente dell’Autorità portuale, NdR] ed il sen. D’Alì diano risposte alle tante domande poste sul ruolo del porto di Mazara, ma anche dei cosiddetti porti minori, all’interno dell’Autorità di Sistema».

Gran pezzo. Complimenti a Virzì. Una lezione per i «coriferi», ma per loro il “pane” (e la poseidonia) contano più della dignità.

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