QUANDO CHIUDE UN SITO…

Brutto segno quando accade quello che è accaduto al sito processionemisteritp.it: vuol dire che qualcosa non va nel concetto di informazione che gira dalle nostre parti.

La chiusura di questo sito, dovuta alle pressioni esterne è un segnale pericoloso del come girano le cose a Trapani e all'interno de suoi piccoli centri di ptere. 

 

Quello che non ti aspetti è assistere nel giro di poco tempo alla chiusura di due siti internet dedicati ai nostri Misteri. I Misteri con la emme maiuscola, quelli che escono il Venerdì Santo da qualche secolo ormai e non quelli che circondano l'operato e le idee di una organizzazione come L'Unione Maestranze che, piuttosto che migliorarne l'immagine e l'organizzazione, pensa ad affossare webmaster e siti amatoriali (seppur completi ed esaustivi).

Era dal 1999 che il sito www.processionemisteritp.it , ideato e gestito da un trapanese residente nell' Italia settentrionale, approfondiva la conoscenza della storia e della cultura della Processione dei Misteri. Vero punto di riferimento per conoscere tutte le sfaccettature di questa nostra processione secolare con tutte le curiosità, le foto d'epoca e la cronaca del tempo.

Ma non era solo questo, attraverso questo sito si poteva sapere anche tutto ciò che accadeva (o non accadeva) all'interno e attorno all'Unione Maestranze e questo rappresentava una copertura contro le lacune d'informazione, di pubblicità e di conoscenza dei fatti che spesso ne hanno caratterizzato la gestione.

Poiché l'informazione, a qualunque livello fa male, è scomoda e, soprattutto, sveglia le coscienze, nel tempo si sono susseguiti attacchi, odio, lettere di avvocati e soprattutto minacce nei confronti della libertà di parola e di opinione, Il tutto da parte di un ambiente che non ha mai accettato che quelle pagine raccontassero la storia ma soprattutto la verità sul mondo dei Misteri.

Il popolo trapanese che ama i Misteri non deve conoscere la storia, non deve sapere cosa accade dietro la processione, come se questa appartenesse ad un pugno di uomini e non all'intera città e alla sua fede cristiana.” Questo lo sfogo amaro del curatore del sito che ha sceldo di oscurare il sito per mandare un messaggio all'intero ambiente ricordando la sacralità e lo spirito religioso che dovrebbe accompagnare l'evento e per protestare contro i mercanti d'odio e silenzio.

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