QUELLA MULTA LA DEVE PAGARE!

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Giacomo Tranchida

ERICE – Il Comune di Erice si batterà con tutte le proprie forze per “strappare” 74 euro all’avvocato Nicolò Scuderi di Pizzolungo. Non lesinerà nessuno sforzo economico e di personale. Lo ha deciso la Giunta comunale guidata dal sindaco pro tempore rag. Giacomo Tranchida, con delibera n. 170 del 13 luglio 2009. Il contendere è una multa sanzionata al signor Scuderi ma che è stata annullata dal Giudice di Pace di Erice. Tranchida, però, ha deciso di ricorrere in appello.

Non abbiamo le competenze per valutare l’operato del Giudice di Pace dott. Giovanni Vinci, resta, tuttavia che lo stesso, ha ritenuto di annullare la multa, nonostante le “note difensive” dell’ispettore Capo della Polizia Municipale di Erice, PierMaria Oliva, il quale sosteneva che l’auto dello Scuderi era in sosta, il 2 agosto 2008, a Erice Vetta, “nello spazio riservato agli invalidi, violando l’art. 158 comma 2 del Codice della Strada”.

Per il Giudice dott. Vinci quel che conta è che in loco, per come scrive nella propria sentenza del 14 maggio 2009, “non esiste la segnaletica orizzontale” prescritta dal 5° comma dell’art. 149 del Codice della Strada.

La “sfida” è in punta di diritto, perché se è vero che la segnaletica orizzontale giallo è obbligatoria dal comma 5 dell’art. 149 è anche vero che la stessa (solo qualora le strisce gialle siano orizzontali all’asse della strada) è “consigliata” secondo il comma 2 dello stesso articolo.

E’ probabile che la decisione del Giudice Vinci sia maturata, considerato che l’avvocato Scuderi posteggiò, è stato accertato, a metri 2,47 dal segnale verticale, valutando che l’assenza della segnaletica orizzontale non permette di individuare se l’auto in sosta avrebbe effettivamente “impegnato” l’area necessaria al parcheggio dell’auto di un invalido.

Segnaletica orizzontale, comunque, che il Comune ha sempre evitato di apporre, scrive il Comandante Bonventre in una relazione sui fatti indirizzata, lo scorso 10 giugno, al Segretario comunale “per problemi connessi alla corretta conservazione della pavimentazione stradale del centro storico, composte da basole in pietra e nel rispetto del vincolo paesaggistico-ambientale”.

L’esito (ed il tempi, considerato che l’appello è stato presentato al Tribunale Civile di Trapani) del ricorso del Comune di Erice non è certo. E’ certo che, invece, per recuperare le 74 euro dall’avvocato Scuderi, il Comune ha già speso 516 euro (in acconto parcella) assegnati al proprio avvocato di fioducia, l‘avvocato Angela Proto del foro di Trapani. Il Comune, inoltre, ha notevolmente impegnato il proprio personale per la “pratica”, distogliendolo da altri più utili servizi. Ne valeva la pena?

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