SIAMO UOMINI O CAPORALI?

Un vero e proprio business dello sfruttamento della manodopera clandestina quello scoperto dai carabinieri del comando provinciale di Trapani sul territorio della provincia, soprattutto nelle campagne di Marsala e Petrosino e a Pantelleria. Complessivamente sono 18 i denunciati, accusati di intermediazione illecita (capolarato), molti dei quali della provincia di Trapani e tre di Marsala, scoperti in seguito alle indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Marsala Giulia D'Alessandro.

Attraverso un'articolata indagine videoripresa, i militari hanno verificato che i 'mediatorì, alle prime luci dell'alba avvicinavano le vittime presso un locale punto di raccolta, mettendole poi al serivizio dei proprietari terrieri. Il tutto violando ogni forma di tutela previdenziale e assistenza lavorativa. Indefinite le ore giornaliere del lavoro disumano, così come non mantenute le promesse di pagamento. Lo sfruttamento avveniva ai danni di clandestini che, come riferiscono i militari, vivevano in condizioni di abbandono e disperazione.

Circa 40 di loro sono già stati identificati. Quelli trovati a Marsala sono tunisini, di nazionalità rumena quelli identificati a pantelleria. Nel corso delle operazione, i militari hanno sequestrato numerosi veicoli utilizzati dagli sfruttatori per il trasporto dei clandestini.

Alcuni stranieri sono stati tratti in arresto e nei loro confronti sono stati avviati provvedimenti di espiulsione. Numerose aziende sono state inoltre sanzionate per il mancato rispetto delle norme sul collocamento della manodopera, alcune delle quali sorprese a impiegare minorenni sprovvisti di certificato medico di idoneità al lavoro. Gli inquirenti stanno attenzionando l'ipotesi di infiltrazioni della criminalità organizzata.

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