Trapani, diffamazione: querelati magistrati e giornalisti

PM Francesco Del Bene

PM Francesco Del Bene

Un magistrato trapanese che, assieme a sua moglie, si scaglia contro due colleghi (i PM del Processo Rostagno Francesco Del Bene e Gaetano Paci) e contro tre giornalisti (Rino Giacalone, Gianfranco Criscenti, Salvatore Gaetano Liotta).

La notizia, appresa oggi dalla stampa, lascia sbigottiti.

A leggere le scarne notizie, il magistrato accuserebbe i colleghi di diffamazione e i giornalisti di aver permesso, con i propri articoli, di diffondere la presunta calunnia.

Il magistrato che ha denunciato i colleghi è Massimo Palmeri, la moglie è Anna Maria Navarra.

La denuncia sarà esaminata il prossimo 27 novembre presso l’Aula del Tribunale di Caltanissetta.

Per capire i contorni della vicenda occorre fare qualche passo indietro e giungere agli atti del Processo Rostagno.

Di questi atti si legge, inizialmente, su “Il Fatto Quotidiano” del 27 settembre 2011.

Il Fatto su RostagnoIl giornalista del “Fatto”, Luciano Mirone, nell’articolo sta riferendo del processo Rostagno e ricorda come «In un rapporto giudiziario dei carabinieri di Trapani, datato 22 giugno 1987, si fa l’elenco degli insegnanti che fino all’86, quando scoppia lo scandalo della ‘Iside 2‘, hanno tenuto i corsi dentro il centro ‘Scontrino’. Fra questi ci sono le mogli di qualche magistrato trapanese. Uno si chiama Carmelo Lombardo. La consorte tiene dei corsi per ‘assistenza agli handicappati’».

L’archiviazione

«L’altro magistrato – prosegue l’articolo del “Fatto” – si chiama Massimo Palmeri. Ha indagato sul delitto Rostagno dal ’92 al ’95, anno in cui ha presentato richiesta per l’archiviazione delle indagini, successivamente respinta dal Gip. Anche la moglie di Palmeri dal’85 all’86 ha tenuto “corsi per segretaria d’azienda” all’interno del centro “Scontrino”, ma ancora nessuno a Trapani sapeva che dentro quel circolo operasse una loggia massonica molto pericolosa».

Cosa dice la Sentenza del Processo Rostagno

Le circostanze sono riprese nelle motivazioni della sentenza del Processo Rostagno svoltosi davanti la Corte d’Assise di Trapani, scritte dal giudice Angelo Pellino e depositate lo scorso 27 luglio 2015 e che ha visto condannati all’ergastolo, per l’omicidio del sociologo, i mafiosi Vincenzo Virga e Vito Mazzara.

Giudice Angelo Pellino

Giudice Angelo Pellino

Le Insegnanti

Nella sentenza del giudice Pellino si legge: « … in atti è lumeggiata la vicenda del giudice LOMBARDO … le fonti testimoniali che avevano confermato l’esistenza di rapporti amichevoli con il GRIMAUDO e il suo entourage massonico; la circostanza che la moglie del giudice LOMBARDO ricevette l’incarico (retribuito) di docente in uno dei corsi di formazione professionale gestiti ufficialmente dall’E.N.F.G.A. e dall’E.N.A.P.R.A., che avevano sede presso il centro Scontrino».

Si « … inquadra tale vicenda nella cornice di quella ragnatela di contatti e relazioni con ambienti e personaggi che potevano tornare utili al GRIMAUDO e ai suoi seguaci …».

« .. In questa ottica di potenziale proselitismo e comunque di strategico interesse ad allacciare relazioni che in prospettiva potessero tornare utili al GRIMAUDO e alla sua cricca sembra potersi inquadrare l’unico riferimento, per altro indiretto, che compare, tra le risultanze del processo Scontrino versate nel presente dibattimento, ad un altro magistrato (tuttora) in servizio presso il Tribunale di Trapani e cioè il dott. Massimo PALMERI».

Sentenza Rostagno«Come nel caso del giudice LOMBARDO, anche la moglie del dott. PALMERI ricevette un incarico retribuito (di pochi mesi, dal 4 giugno al 4 novembre 1986) in uno dei corsi di formazione professionale predetti (e precisamente quello per segretaria d’azienda) … tutti i docenti dei vari corsi di formazione degli enti (che vennero poi commissariati) operanti presso il Centro Scontrino, che erano reclutati da INGRANDE Francesco, risultavano iscritti alle varie logge massoniche obbedienti al Gran Maestro Giovanni GRIMAUDO: ad eccezione della moglie del dott. LOMBARDO e della (futura) consorte del dott. PALMERI».

Il Cancelliere

«Infine, dell’ambiente giudiziario faceva parte anche Michele FERRERI, cancelliere al Tribunale di Trapani, indicato da Paolo SCONTRINO come persona molto vicina al Gran Maestro Giovanni GRIMAUDO, di cui era figlioccio di cresima».

massoni_segreti«Per inciso, si tratta di quello stesso Michele FERRERI, dirigente dell’Ufficio Corpi di Reato per impulso del quale fu improvvidamente avviato al macero … tutto il materiale rivenuto nei pressi del punto in cui fu trovata bruciata la carcassa della Fiat LINO usata dai killer di ROSTAGNO, … che ha impedito di sottoporre tutto quel materiale agli accertamenti sul D.N.A».

«E di un grave precedente verificatosi proprio all’Ufficio Corpi di Reato ha riferito il luogotenente CANNAS, … quando ha definito il Palazzo di Giustizia di Trapani come un “colabrodo”, alludendo a episodi di manomissione di reperti e fughe di notizie riservate».

«In particolare, ha rammentato che, nel pieno dell’inchiesta sulla loggia Scontrino, vennero violati i sigilli del relativo incartamento processuale. Tutti i plichi che erano custoditi all’interno dell’Ufficio Corpi di Reato, e segnatamente quelli che contenevano gli elenchi degli iscritti alle varie logge, vennero aperti».

Aspettiamo il prossimo 27 novembre per sapere come si concluderà quest’altra vicenda che non fa altro che discreditare ancora la Magistratura.

Potrebbero interessarti anche...