Trapani: Sinistra Italiana riparte da Fundarò e Bocchino

Relazione Fundaro Sinistra Italiana

S’è svolto ieri, ad Alcamo, presso la sala convegni dell’Hotel Centrale, il primo congresso provinciale di “Sinistra Italiana” che, tuttavia, al termine dei lavori assembleari, ha deciso di momentaneamente non eleggere gli organi direttivi ma solo l’Assemblea provinciale, composta in atto da 24 elementi con parità di genere, ed i delegati al Congresso regionale per dare tempo ad altri di avvicinarsi al neo nato partito.

A curare la relazione introduttiva è stato Massimo Fundarò, già noto esponente dei Verdi prima e di Sinistra, Ecologia e Libertà (SEL) dopo.

La relazione del leader provinciale Massimo Fundarò

Congresso Sinistra ItalianaFundarò ha ammesso che il Partito «non è presente in tutta la Provincia ma a macchie di leopardo» ma si pone l’obiettivo di lavorare per «ricostruire l’unità della sinistra», area politica che, attualmente, vive «un grande fermento».

Tale unità potrà avvenire, si è detto convinto Massimo Fundarò, su valori condivisi quali il pacifismo, l’ecologismo, l’accoglienza, la legalità. A tale ultimo proposito l’esponente politico alcamese ha reclamato la necessità di una «antimafia sera e non da operetta cioè fatta da semplici convegni».

“Città a Misura d’Uomo” ospite al Congresso di SI

Marascia da Sinistra ItalianaGiuseppe Marascia e Natale Salvo, invitati quali “ospiti” della manifestazione, nel portare i saluti del movimento civico “Città a Misura d’Uomo” che partecipa alla competizione elettorale a Trapani, hanno evidenziato la necessità, per le Liste Civiche, di guardare agli orizzonti regionale, nazionale ed europeo poiché sono in tali ambiti che vengono decise le politiche che poi ricadono sui Comuni.

Marascia, in particolare, ha voluto aggiungere ai temi indicati da relatore il tema economico che è proprio quello che è indice di differenziazione netta fra la sinistra e la destra: il controllo statale dell’economia da una parte, il libero mercato dall’altro. Salvo, invece, si è soffermato sulla necessità di partire dal risultato referendario dello scorso 4 dicembre per costruire un progetto che conduca alla piena e concreta attuazione della Costituzione repubblicana.

Il dibattito congressuale di Sinistra Italiana

Di mettere al centro del dibattito politico «un’idea ed un progetto comune» contro la «nebulizzazione allucinante» della sinistra – intervenendo nel successivo dibattito – ha parlato il prof. Gero Accardo delegato di Partanna.

Di bisogno di nuova «credibiltà» per la sinistra, persa all’indomani dello scioglimento del vecchio PCI, ha dato atto Franco Giglio delegato di Salemi.

Di un bisogno di «umiltà» della nuova classe dirigente del partito ha invece detto il senatore trapanese Fabrizio Bocchino indicandola come malta indispensabile per costruire quella «unità» da altri oratori indicata come indispensabile per la crescita di “Sinistra Italiana” oltre i propri recinti politici (che oggi la indicano al 2,3% di seguito elettorale in ambito nazionale).

Fabrizio Bocchino, senatore

Fabrizio Bocchino, senatore

Il senatore Bocchino s’è detto partecipe di un «ottimismo condizionato» della riuscita del nuovo progetto politico, condizionato dal dover prendere atto che «Grillo ha occupato gli spazi d’opposizione indicando come temi del dibattito politico quelli anti casta e demagogici», dalla necessità di recuperare l’elevato fenomeno dello «astensionismo» e coinvolgere quello delle «Liste Civiche».

Bocchino, tuttavia, ha ribadito la strategia del partito, quella uscita dal Congresso nazionale, ovvero quella di non condividere percorsi col Partito Democratico e neanche col gruppo di Bersani e D’Alema, il MDP, se prima questi non uscirà dalle proprie ambiguità quali il sostegno al Governo Gentiloni a Roma o al candidato sindaco Savona (PD) a Trapani, ed accetterà di discutere sul “Job Act” o della “Legge 107 sulla Buona Scuola”.

In proposito, concludendo il proprio intervento, Fabrizio Bocchino ha evidenziato come positiva, per “Sinistra Italiana”, la notizia di una certa vittoria dell’ex premier Matteo Renzi al prossimo Congresso del Partito Democratico in quanto «polarizzerà la posizione di quel partito confermandolo nello spazio centrista cui Renzi l’ha relegato».

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