TRASPARENZA, AD ERICE DOPPIO BINARIO

Giacomo Tranchida

Giacomo Tranchida

ERICE – Ormai è “guerra” tra il sindaco pro tempore di Erice (come lui stesso si auto definisce) ed il consigliere comunale Roberto Brucato, eletto nell’MPA, si dice in “quota” Peppe Bianco, poi, appena eletto, abbandonato il centro-destra, dichiaratosi indipendente – alla “promessa” di Tranchida di farlo nominare presidente (o vice) del Consiglio – e successivamente transitato “tecnicamente” (che vuol dire?) nel Gruppo consiliare del Partito Democratico, per poi …

Le ragioni della nuova “frizione” sono da ricercarsi nelle modalità di “selezione” dei lavoratori nei servizi ericini di assistenza igienico personale.

 

Oggi TrapaniOk riporta questa dichiarazione di Roberto Brucato: «Egregio Ragioniere Tranchida, ho l’impressione che ogni Sua azione, posta in essere nella qualità di sindaco pro-tempore di Erice, sia rivolta non a garantire uno standard qualitativo accettabile dei servizi che l’Ente offre ai cittadini ma finalizzato, almeno nelle intenzioni, alla crescita del Suo consenso in termini elettoralistici». Una dichiarazione di “guerra”, come definirla diversamente?

 

La vicenda è ben dettagliata sul TG di Telesud dell’8 febbraio (vedi link).

Alla “provocazione” si risponde con pari forza, o no? Ecco il testo “integrale” della risposta del sindaco pro tempore di Erice, rag. Giacomo Tranchida. La lettera è indirizzata direttamente al Brucato ed inviata, per conoscenza, alla stampa.

«Ho letto la Sua, relativa all’oggetto – inizia Tranchida – e, francamente, non mi ha sorpreso, anzi ha confermato di alcune mie riflessioni circa il particolare interesse da Lei manifestato sulla vicenda – in maniera riservata, prima, e poi in occasioni diverse in sede politica e pubblica di queste ore – circa il destino di quanti nella Sua lettera definisce “SUOI” concittadini più sfortunati (..per la verità, credo sarebbe più onesto da parte Sua chiamarli anche in questa occasione con il loro nome: amici/elettori – a cui spesso fa riferimento – dicendo che ..aspettano !?!).

Che nel recente passato ad Erice, come probabilmente oggi in altri Comuni e non solo, la selezione di personale impegnato nei diversi servizi sociali resi ai cittadini sovente avveniva/avviene con procedure sulla carta “trasparenti” ma nei fatti figlie delle più becere logiche politico-clientelari è cosa nota, in sporadici casi denunciata in sede politica e in altri finanche accertata dalla Magistratura.

Ad Erice il Sindaco che oggi Ella “rinnega” – a pochi mesi dalla Sua manifesta dichiarazione di sostegno – invece La delusa!!! ..forse perché non ho accettato di cogliere la ghiotta occasione per presentare la lista degli amici ..e degli “amici” del Sindaco alla ditta appaltatrice del servizio turno ???

Il Sindaco pro-tempore La delusa perché ha voluto e vuole che le “occasioni” di selezione del personale da assumere da parte di ditte appaltatrici (che non hanno propri dipendenti sul territorio, come nel caso dell’Associazione S. Alessio di Messina) sia fatta – ovviamente col consenso della ditta stessa – in maniera tale da garantire pari e trasparenti opportunità alle migliaia di disoccupati ericini ???

Lo delusa perché pensa abbia violato le leggi ??? Mi denunci !!! ..così come ho fatto io rivolgendomi alla Magistratura nell’evidenziare che la “marcia indietro” del Presidente dell’Ass.ne S. Alessio, credo sia figlia di una strategia che ha potentati politici e potenti strutture sindacali dietro !!! Pensi un pò a quale rivoluzione si andrebbe incontro e cosa accadrebbe a “certo ceto politico e pseudo sindacale” se l’ESEMPIO di Erice diventa PRASSI NORMATA in tutti gli Enti e le Pubbliche Amministrazioni siciliane: una RIVOLUZIONE !!!

Lo delusa sul piano “politico” perché i ..Suoi amici aspettano !?! Mi dispiace, ma rispondendo al Suo quesito chiaramente Le dico che La deluderò ancora: la prassi “incidentalmente” adottata verrà estesa in tutti i capitolati d’appalto per le prestazioni di qualsivoglia natura e genere resi al Comune di Erice. Pertanto, se le “aspettative” dei SUOI “concittadini” sono contrastanti con la coerente azione politica di pulizia da me intrapresa, anche Lei si affretti a firmare la paventata mozione di sfiducia al Sindaco pro-tempore poiché col sottoscritto non ci sarà trippa e per nessun gatto .. di destra, di centro, di sinistra, nazionalista, autonomista o qualunquista !!!

Onestamente mi piacerebbe conoscere in merito il pensiero dei Suoi Colleghi e, pertanto, mi riprometto di presentarmi in Consiglio comunale Martedì p.v. (me ne scuso, ma arriverò alle h. 12, per pregressi impegni) e sollecitare l’adozione di un apposito atto d’indirizzo (Lei potrà di contro votare nei miei confronti, per intanto, la censura), così come farò con missiva a parte sull’argomento invitando le Associazioni datorili e sindacali che mi pare in questa provincia abbiano addirittura avuto anche il coraggio d’alzar la testa contro il racket criminale, proponendo di fare lo stesso contro il “racket politico”, al pari dannoso e da bandire. Ovviamente mi riprometto di sollecitare i mass media ad appositi e plurali approfondimenti di merito.

In attesa di meglio conoscerLa, porgo distinti saluti».

Tranchida ha ragione, secondo noi. La lotta per la legalità passa per la lotta al clientelismo. La lotta al clientelismo passa con metodi pubblici e trasparenti di assegnazione, tra l’altro, dei “posti di lavoro”. L’iniziativa del sindaco, in tal caso, come principio, è condivisibile. Tuttavia non si può “predicare bene e razzolare male” quindi l’iniziativa del sindaco pro tempore impone regole di attuazione ferree e che valgano per qualunque “posizione”. Quindi, in sostanza, se le Aziende devono rinunciare al proprio “diritto”, dalla legge previsto, di fare “assunzioni dirette” di personale di “fiducia” anche il Comune deve rinunciare al proprio “diritto”, dalla legge previsto, di dare “consulenze” a propri amici di “fiducia”. O no? O il sindaco è, sempre, per definizione, onesto e super partes?

Per chiuderla con un sorriso. Altra Trapani mette in palio una bottiglia di spumante brut “Cuveé Rosé” al lettore che individuerà il maggior numero di errori grammaticali nella lettera, scritta di proprio pugno, dal sindaco pro tempore. Alla nostra email (altratrapani@gmail.com) è possibile inviare le proprie “soluzioni”.

 

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