TROPPE BANCHE? UNA LEGGENDA METROPOLITANA.

soldiTRAPANI – Un recente studio, pubblicato da giornale “Italia Oggi” lo scorso 10 dicembre, sfata un luogo comune. Quello della sproporzionata presenza di sportelli bancari a Trapani. Nulla di più falso, invece. Si è tratta, insomma, solo di una vecchia “leggenda metropolitana”.

«A Trapani esistono più banche che a Bologna e più sportelli bancari che a Genova» (Extra, aprile-maggio 2007). «Trapani città d'Italia dove è più alto il numero delle società finanziarie e degli sportelli bancari in rapporto alla popolazione» (Repubblica, 21 febbraio 2001).

«La Commissione parlamentare antimafia nel 1991 segnalò ad esempio l’anomalia della provincia di Trapani … Nel suo rapporto si legge “in questa provincia vi sono stati un movimento di denaro superiore ad altre zone della Sicilia e un insediamento di sportelli superiore in percentuale all’intero paese”.(cfr.Santino-La Fiura, 1994 pp.244)». (Costantin Tomasin, su Tools antipro).

«… sportelli bancari – 0,44 ogni mille abitanti, una percentuale da paradiso fiscale, dove affluiscono il 40% dei depositi di tutta l’isola» (Narcomafie, maggio 2007,a firma di Rino Giacalone e Nicola Biondo).

Tutte affermazioni superate. Dai numeri, almeno quelli di oggi.

Secondo i dati della Banca d’Italia e del Ministero degli Interni (2006) elaborati da “Italia Oggi”, infatti, Trapani si pone in un’anonima e bassa posizione di classifica.

Infatti Trapani presentando 40 sportelli bancari (ogni 100.000 abitanti) e depositi bancari pari a 5.690 euro (per abitante), si pone, nelle due classifiche – rispettivamente – al 76° ed all’87° posto (su 103 province).

Se, invece, si considera l'intera provincia di Trapani gli sportelli salgono a 175 (168 bancari, 19 di credito cooperativo e 8 di banche popolari, bollettino statistico Banca d'Italia – III trimestre 2007).

Per dare maggiore senso al valore assoluto, ci sembra opportuno citare i valori più significativi della graduatoria.

Per importo dei depositi bancari in testa troviamo la provincia di Milano (32.101 euro pro capite, sei volte Trapani), seguita da Trieste (22.167 euro) e Roma (21.489 euro). In fondo la classifica Vibo Valentia (3.977 euro pro capite), Enna (4.299) e Reggio Calabria (4.517, appena mille euro sotto Trapani).

Trapani, quindi, da questo punto di vista si mostra una provincia povera. Se la mafia “fattura” veramente le cifre che si leggono, alle volte, sulla stampa di certo non versa tali proventi nelle banche locali (è sarebbe cosa pure ovvia).

 

Per curiosità siamo andati a vedere che la sopra citata Genova ne ha 57 (ogni 100.000 abitanti), tuttavia, a guidare, in Italia, tale particolare classifica troviamo Trento (104 sportelli ogni 100.000 abitanti), seguita da Rimini (95 sportelli) e Belluno (91). Al contrario, in fondo si pongono Crotone e Caserta (22 sportelli, circa la metà di Trapani), Reggio Calabria e Vibo Valentia (24).

Insomma a leggere i dati reali si dovrebbero riscrivere un bel pò di affermazioni di qualcuno interessato a gridare per vendere giornali. 

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