TUTTI CONTRO FARE AMBIENTE

Nicola Causi

Natale Salvo

TRAPANI – “Non può esistere un ambientalismo di Destra ed uno di Sinistra. Non può esistere un ambientalismo moderato ed uno fondamentalista. Esiste un solo ambientalismo, quello che punta alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini dagli attacchi di chi, invece, mira all’interesse personale e delle industrie che gli stanno vicino a discapito dell’interesse generale della collettività”.

E’ quanto ha dichiarato Natale Salvo, co-organizzatore della manifestazione indetta dagli Amici di Beppe Grillo e sostenuta da Italia dei Valori che si è svolta al Bastione dell’Impossibile, a Trapani, contro la realizzazione di centrali nucleari (ad Agrigento?) ed inceneritori (a Trapani?).

La Destra – ha concluso Salvo –, tramite l’attività di sedicenti organizzazioni ecologiste, quale Fare Ambiente, vuole, in maniera subdola, realizzare una sorta di “Cavallo di Troia” che confonda i cittadini e, in stile orwelliano, faccia dimenticare loro verità ed evidenze e crei un humus favorevole alla realizzazione di tali costosi e pericolosi impianti, non solo facendo credere, ad arte, che le opere siano ineludibili, ma anche convenienti e, addirittura, siano realizzate per tutelare l’ambiente. Noi abbiamo voluto ristabilire la verità oggettiva”.

L’iniziativa ha ha avuto un particolare successo sia sul Social Network Facebook e sia al Bastione, dove una decina di volontari hanno pacificamente e allegramente distribuito dei volantini (sotto un sole cocente) ed “issato” uno striscione. Tale striscione, con su scritto “NO all’inceneritore a Trapani, NO al nucleare. Amici di Beppe Grillo”, è stato al centro di una polemica da parte delle “Forze dell’Ordine” che ne pretendevano, senza scuse valide, la rimozione. Da parte di un rappresentante della Polizia di Stato sono state esplose delle minacce. Poi tutto è rientrato, colla medizione dei colleghi (pare). Lo striscione è rimasto.

Dispiace solo lo scarso rilievo dato dalla stampa, specie dal GdS, alle motivazioni dell’iniziativa. Ma a questo, purtroppo, bisogna abituarsi e cercare nuove strade comunicative.

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