VITTIME SENZA COLPEVOLI?

L‘articolo finisce sempre così «gli agenti intervenuti sono impegnati ora a ricostruire l’esatta dinamica e ad accertare le eventuali responsabilità».
Per quanto tempo ancora il cronista dovrà continuare, a Trapani, a riempire pagine per raccontare le storie, drammatiche, di uomini morti, di famiglie distrutte, di familiari affranti?
Solo nel 2006, sei morti. E le solite frasi di circostanza scritte dal cronista.

«Il corpo senza vita di un uomo riverso – bocconi – sull’asfalto … la macchina lo ha centrato in pieno, trascinandolo per una ventina di metri». «Hanno cercato di strapparlo alla morte ma il suo cuore ha smesso di battere».
«Natale sporco di sangue … due mezzi si sono ridotti ad un ammasso di ferraglia».
«Doveva essere una giornata all’insegna dell’allegria …a nulla sono serviti i disperati tentativi dei medici».
«E’ deceduto dopo una lenta agonia. La moglie ha autorizzato l’espianto degli organi. Oggi la coppia avrebbe festeggiato il quinto anno di matrimonio. L’asfalto-killer ha mietuto un’altra vittima».

Eppure il “Programma d’azione europeo per la sicurezza stradale (2003-2010)” prevede, tra l’altro, per contribuire sensibilmente a ridurre la frequenza e la gravità degli incidenti, il miglioramento delle infrastrutture stradali, con l’identificazione e l’eliminazione dei punti pericolosi. L’obiettivo finale è quello di «ridurre di almeno il 50% il tasso dei decessi entro il 2010».

Un obiettivo lontano se si pensa che il dato 2003, a Trapani, è rappresentato da 4 morti e 964 feriti, in 750 incidenti stradali; mentre il dato, non definitivo, dello scorso anno rileva 6 morti e 765 feriti, in 573 incidenti. Se è vero che – in tre anni – gli incidenti sono calati del 23,6% e i feriti del 20,6% è innegabile che le morti sono, purtroppo, aumentate.

Eppure il Piano del traffico approvato, nell’aprile 2004, dal Consiglio comunale del capoluogo, aveva tra gli altri obiettivi dichiarati (dall’art. 36 del Codice della Strada), quello di «ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale».

Ma l’Amministrazione Fazio non ha mai ritenuto opportuno provvedere all’integrale attuazione di tale Piano. Pare che manchino quei ventimila euro per comprare la nuova segnaletica! La Provincia, poi, in riferimento alle strade extraurbane, obbligata dal comma 3 della stessa norma, non ci risulta abbia mai, addirittura, steso il doento.

Eppure esistono dei finanziamenti statali, erogati tramite bandi regionali, di diversi svariati milioni di euro per «interventi, in materia di sicurezza stradale, promossi dagli Enti proprietari delle strade territorialmente competenti, sulla base dei programmi annuali».

Se fosse stato realizzato il progetto predisposto dall’Ufficio Tecnico comunale – ed approvato dalla Giunta Fazio il 3 maggio 2004 – che prevedeva, tra l’altro, l’installazione di un impianto semaforico sulla Litoranea, all’altezza di via Nino Bixio: Carlo Benivegna, morto scontratosi con un’autovettura proprio in tale incrocio, sarebbe ancora vivo?

Domanda retorica, ma che ci poniamo solo noi, annualmente, senza che, nessuno dentro le Istituzioni faccia nulla. Ci pare grave che i cittadini sembrano premiare colui che si è interessato molto all’immagine della città (Coppa America), ma che ha trascurato, sinora, la vita dei suoi concittadini.

Potrebbero interessarti anche...