VOTO DI SCAMBIO PER LO STAGNONE

Rennzo Carini

Renzo Carini

MARSALA (TRAPANI)- “La Riserva Naturale Orientata "Isole dello Stagnone" è gestita dalla Provincia Regionale di Trapani. Ufficialmente all’interno della riserva è vietata ogni forma di navigazione, ma in realtà la Provincia ogni anno concede delle deroghe alla navigazione, facendo dello Stagnone una sorta di parco giochi per motoscafi. Il risultato è una navigazione pressocché incontrollata, natanti di ogni tipo che scorazzano liberamente, e un fiorire di "porticcioli" abusivi su tutta la costa”. E’ la pesante denuncia del quotidiano online Marsala.it datata 30 giugno 2009.

Finalmente, quest’anno è intervenuta la Guardia Costiera che, con una propria ordinanza, vieta il transito di imbarcazioni nella Riserva.

Apriti cielo. I politici insorgono a difesa dei propri elettori-voti: “Tutto ciò mi sembra davvero penalizzante” afferma il sindaco di Marsala Carini (PDL) che sottolinea come “intorno agli oltre mille dipartisti ormeggiati nello Stagnone gravita un indotto di considerevole consistenza economica”. Gli fa eco, bipartisan, il consigliere provinciale marsalese Ignazio Passalacqua (eletto nella lista Uniti per Trapani, di matrice di ”Sinistra”) “Pensare ad un divieto assoluto di navigazione è assurdo”.

Il 3 luglio, sempre sulle “colonne” di Marsala.it, il consigliere Ignazio Passalacqua ha un ripensamento parziale ed attacca Carini sostenendo che il sindaco di Marsala ha solo “necessità di fare clientele” (e lui?). E trova la soluzione che salva capra (“Si crei una commissione scientifica permantente che gestisca l’area. Si chieda il contributo alle Università e alle associazioni ambientaliste”) e cavoli ( la faccia e gli amici elettori-voti).

Chiaramente, ricorda Marsala.it, “quella della navigazione incontrollata all’interno dello Stagnone è solamente una delle emergenze che vive la riserva. Più volte la nostra redazione ha denunciato episodi di inquinamento, scarichi abusivi, pesca di frodo e bracconaggio, per non parlare della grande speculazione edilizia che avviene sulle coste della riserva, nella borgata di Birgi”. Bene èora che la politica affronti tutti questi argomenti e trovi le soluzioni a difesa della Riserva e, in sostanza, non solo dell’ambiente ma di un’importante attrazione turistica del nostro territorio, un territorio che si dice, debba vivere,col suo sole, col suo mare, di turismo.

Il marsalese ha nella propria testa una miscela di cemento disarmato, acqua e ignoranza”, commenta la vicenda, su FaceBook, il giovane marsalese Gianluca Giacalone,sostenendo che “Credo che nei prossimi 10 anni ci sarà uno svuotamento della bellezza paesaggistica dello Stagnone in cambio delle villette, delle barche e di una decina di pub, pizzerie e gelaterie che faranno da contorno alle passeggiate automobilistiche della domenica” con danno irrimediabile per il turismo, forse proprio perché – al di là delle parole di circostanza – “il marsalese non vuole il turista”.

Una riflessione un po’ forte ma che condividiamo e che deve fare riflettere, anche ai trapanesi. Perché lo Stagnone è una ricchezza di tutti, e perché il principio vale anche per i tesori trapanesi (Riserva delle saline, ecc).

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