2 ottobre, giornata della non violenza: un incontro a Trapani

Mahatma-Gandhi

Il 2 ottobre, ogni anno, in tutto il mondo, si celebra la “Giornata internazionale della nonviolenza”, istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite (ONU) nel 2007. La data scelta corrisponde a quella di nascita di Gandhi.

Anche a Trapani, in maniera microscopica, in assenza di adeguate manifestazioni promosse dal Comune, abbiamo deciso di incontrarci e scambiarci esperienze sui vari tipi di violenza vissuti e proposte per eliminare queste situazioni.

L’incontro – promosso dal Centro Democratico Umanista – avverrà, con inizio puntuale alle ore 18:00, presso il bar “L’angolo del caffè” di via Archi, 192 (in prossimità della piazza Cimitero).

Il Forum sulle diverse violenze urbane, la pace e la convivenza civile

Nel novembre 2018 ho avuto la fortuna di essere presente, a Madrid, durante l’intero svolgimento del 2° “Forum Mondiale sulle Violenze Urbane e per la Pace”, promosso ed organizzato dalla Giunta Municipale. Sono state giornate intense di seminari e laboratori che mi hanno fatto conoscere diverse situazioni, punti di vista, idee ed azioni.

Di seguito, per chi volesse approfondire, gli articoli nei quali dettaglio cosa è successo al Forum di Madrid:

Forum Madrid sulle violenze urbane: il dialogo come soluzione“;

Forum Madrid: l’indifferenza e i pregiudizi soci della violenza“;

Forum Madrid: é la giornata della società civile!“;

Forum Madrid: Premiata la città di Granollers vittima dei fascisti nel 1938“;

Forum Madrid, Gebara : promuovere il rispetto della differenza“;

Concluso Forum Madrid: società giusta e inclusiva vince su violenza“;

C’erano tutti. I sindaci e gli assessori di tantissime città di tutto il mondo: da Madrid a Barcellona, da Bucarest a Capo Verde, da Montpellier fino a un disperso paese della Calabria. Lo dico subito non c’era Trapani. Telesud non aveva assicurato la diretta TV. C’erano tante associazioni, microscopiche e grandi. C’erano rappresentanti delle forze dell’ordine di diversi Paesi dove la violenza urbana è, purtroppo all’ordine del giorno (Brasile, Colombia, ecc).

In quell’occasione, tra l’altro, furono esaltate le soluzioni tecnologiche alle violenze delinquenziali (furti, rapine, scippi, ecc) di cui soffrono le città, ma anche le attività comunicative che sono croce e delizia delle discriminazioni (religiose, etniche, ecc) con cui devono convivere, nelle città, le minoranze.

Uscirono fuori interessanti concetti quali quello della definizione della violenza urbana come “malattia sociale” d’origine “machista” che non può essere affrontata se non prima di provvedere ad “educare i governanti”. Si convenne dell’esistenza di uno stretto rapporto tra pace (nonviolenza) e partecipazione, dell’importanza della presenza di servizi quali gli asili nido e i centri sociali, dell’importanza di creare occasioni di conoscere il prossimo e di evitare le “competizioni”.

Nulla di nuovo, per chi è abituato a questi Vertici.

Per superare la violenza l’ONU propone una Agenda 2030

L’ONU, l’organizzazione delle Nazioni Unite, ad esempio, consapevole che solo affrontando tutto l’ampio ventaglio dei problemi esistenti è possibile costruire un mondo pacifico. Nel 2015, ha, quindi, adottato l’ambizioso progetto di “Agenda 2030” che si pone 17 obiettivi da raggiungere entro quella data.

Tra questi:

  • garantire un processo decisionale responsabile, aperto a tutti, partecipativo;
  • ridurre sensibilmente la corruzione e gli abusi di potere in tutte le loro forme;
  • ottenere l’accesso all’acqua potabile per tutti;
  • porre fine alla fame;
  • garantire a tutti l’accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti (riqualificando i quartieri poveri);
  • ridurre la quota di giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di studio o formazione.

Si tratta di azioni, queste ultime, che dipendono dalla volontà dei Pubblici Amministratori, internazionali, nazionali ma anche semplicemente locali.

La “Giornata internazionale della nonviolenza” fa evidente coppia con la “Giornata internazionale della pace” che invece si è celebrata, altrove, non a Trapani, come sempre dal 1981, il 21 settembre, sempre a seguito di una risoluzione dell’Assemblea dell’ONU,

La “Giornata della pace” non riguarda solo la riduzione della violenza nelle zone di conflitto. Intende anche ridurre la violenza nelle nostre case, comunità e scuole. A sua volta, la non violenza è certamente interconnessa e si rafforza con altri fattori: la tolleranza, il pieno rispetto di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali per tutti, la democrazia, lo sviluppo, la comprensione reciproca e il rispetto della diversità.

Temi grossi, troppo grandi, ma di cui discutere non fa certo male.


«La Terra fornisce abbastanza risorse per soddisfare i bisogni di ognuno, ma non l’avidità di ognuno». Gandhi

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *