Assolto! Il blogger Salvo non diffamò l’Adragna dei Carro Attrezzi

rimozione carro attrezzi

Stamani, a termine dell’udienza camerale, il giudice Caterina Brignone ha ordinato l’archiviazione del nuovo procedimento che era stato posto a carico del militante della sinistra trapanese e noto blogger Natale Salvo.

L’azione giudiziaria era scaturita da una querela presentata da Baldassare Adragna, titolare di una ditta trapanese nota, soprattutto, per lo svolgimento del servizio di rimozione veicoli con carro attrezzi. L’Adragna, nell’esposto presentato alla Procura lo scorso agosto 2015, asseriva d’essere stato diffamato dai contenuti dell’articolo “Trapani: Mettere a Bando il servizio rimozione veicoli” pubblicato sul blog Natale Salvo.it il precedente 21 luglio.

In estrema sintesi, nell’articolo, Salvo chiedeva semplicemente che il Comune di Trapani – per come previsto dal Codice della Strada e dal Codice degli Appalti, non certo per proprio piacere – emanasse un bando pubblico per assegnare, in concessione, il servizio di rimozione di carro attrezzi oggi svolto dall’Adragna, e da altra ditta, in un regime d’incarico poco … trasparente.

I Commenti dell’avvocato Ingrassia e del blogger Natale Salvo

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L’avvocato Giuseppe Maria Ingrassia, legale di fiducia del Salvo, nella memoria consegnata al Giudice Caterina, così ha scritto, in merito all’andamento del servizio di rimozione veicoli con carro attrezzi gestita dal Comune: siamo di fronte, «in sintesi, ad una pratica di evidente mala gestione che priva il Comune degli introiti derivanti dall’aggio di una concessione e che garantisce introiti valutabili intorno ai 250.000 euro a due ditte private che non hanno vinto alcuna gara, viene giustificata in base ad una ordinanza di 27 anni fa».

Per quasi due anni Forze dell’Ordine, gli uffici ed i magistrati della Procura e del Tribunale sono stati impegnati dalla querela di Adragna, ma stamani, infine, è arrivata Giustizia: Salvo è stato assolto perché non ha diffamato nessuno, i fatti denunciati nell’articolo erano veri infatti, la querela è stata quindi archiviata.

Salvo ha avuto Giustizia fino ad un certo punto, però. Il blogger, infatti, ha dovuto pagare 800 euro di onorario al proprio avvocato per ottenere quell’assistenza legale necessaria al riconoscimento della propria innocenza. 800 euro che non gli restituirà nessuno e che sono stati tolti dalla giusta destinazione a favore della sua famiglia.

«E’ una Giustizia malata questa – ha commentato Salvo -. Basta che qualcuno ti vuole male, per un motivo qualsiasi, e ti trovi in Tribunale ed affrontare ingenti spese legali. Serve, invece, come richiede da anni “Ossigeno per l’Informazione”, un osservatorio nazionale sulla libertà di stampa, una riforma della Legge che tuteli i giornalisti ed i blogger, dalle querele “temerarie”. Il Parlamento, tuttavia, non è stato capace di approvare quest’atto di civiltà».

La vicenda, comunque, sembra che non si concluderà oggi. Dalle denunce del blogger Natale Salvo, in merito alla gestione del servizio di rimozione dei veicoli con carro attrezzi, potrebbero scaturire ben altri procedimenti.

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