Biblioteca comunale: Porte aperte alle intemperie

BAGHERIA – Dove appendo il cappello è casa mia.

Ecco perché in inverno nella Biblioteca Comunale di Palazzo Cutò la direttrice e i suoi impiegati non riescono a sentirsi a casa. Cappello e cappotto rigorosamente indossati visto che, aprendo i portoni in legno che immettono negli uffici, non ci sono le “normalissime” porte a vetro che permettano di utilizzare stufe o riscaldamenti.

Porte aperte alla cultura? No, richieste fatte da 8 anni e mai accolte.

Un altro inverno è ormai “alle porte” e sembra quasi inutile continuare a richiedere qualcosa che puntualmente non arriva. Almeno in questo l’amministrazione riesce ad essere puntuale.

Non ci sono soldi per finanziare l’acquisto di nuovi libri, magari si arriva ad una determina ma mai ad un mandato. Non ci sono soldi per le porte o la manutenzione. Basta guardare all’ingresso, biglietto da visita per il visitatore; a sinistra del portone principale in bella vista la “bacheca” per esporre le locandine degli eventi non vede una verniciatura da secoli.

Forse anch’essa facente parte di un bene culturale che aspetta il nulla osta della Soprintendenza? Sola , sgangherata ed arrugginita in attesa di un ordine che venga dall’alto, come il balcone in tavole di legno grezzo che campeggia al primo piano tra le bandiere. Inutile, non sventolano più.

Gli unici aliti di vento sono quelli che spirano dall’atrio agli uffici.

 

FONTE: Ufficio Stampa Movimento Cinque Stelle Bagheria per BAGHERIALIVE

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