Corte Costituzionale: Stop ad incarichi senza concorso

Gli incarichi dirigenziali ai funzionari sono incostituzionali e illegittimi. Lo stabilisce la sentenza della Corte Costituzionale n. 37 depositata lo scorso 17 marzo 2015.

La sentenza investe le Pubbliche Amministrazioni tutte, inclusi gli Enti Locali, e quindi i Comuni, colpendo la pratica inveterata ed abusata di attribuire ai funzionari, anche per lunghi anni, le “promozioni sul campo”, in assenza del necessario concorso.

La sentenza della Corte Costituzionale chiarisce, una volta e per sempre, che per ascendere dalla qualifica di funzionari a quella di dirigenti occorre il concorso.

In particolare la Corte ricorda a se stessa ed agli altri come “nel concorso pubblico va riconosciuta la forma generale ed ordinaria di reclutamento per il pubblico impiego, in quanto meccanismo strumentale al canone di efficienza dell’amministrazione“. Ancora, aggiunge la Suprema Corte, “il concorso [è] necessario anche nei casi di nuovo inquadramento di dipendenti già in servizio“.

Quindi immaginare di assegnare a funzionari incarichi dirigenziali, nell’ambito delle procedure interne d’interpello, risulta incostituzionale ed improponibile.

I funzionari, spiega la Corte, possono eventualmente ricevere incarichi dirigenziali solo ricorrendo all’istituto della “reggenza”, determinato da cause imprevedibili, straordinarie e di brevissima durata.

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