Educazione alla cittadinanza. Un Diritto o un Dovere?

Ma cosa significa veramente essere cittadini? Si è cittadini quando si adempiono i propri doveri, si partecipa alla vita pubblica, si conosce la legislazione del proprio paese o invece quando si esprime il senso di appartenenza a una collettività? I comportamenti civici attengono più alla sfera privata o a quella pubblica?

Nel sistema scolastico italiano, l’educazione e la formazione ai diritti umani sono previste nei programmi scolastici attraverso l’educazione civica, il cui studio, nella scuola, fu introdotto da Aldo Moro nel 1958 (¹).

Tuttavia, l’insegnamento reale di tale materia è sempre stato raro, finendo per divenire quasi sempre una previsione sulla carta piuttosto che una materia vera e propria di studio e di arricchimento personale.

«Se ci fossero convinzioni profonde circa il valore della “cosa”, si troverebbero anche i mezzi e i modi per realizzarla. Per alcuni la Costituzione è intesa quasi come un reperto storico, simile a una scala che è servita per salire e che poi, terminata la salita, cessa d’avere una funzione utile», sostiene, però, il prof. Luciano Corradini (¹) .

L’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei diritti umani sancisce, comunque, come «ogni individuo ha diritto all’istruzione, la quale deve essere tesa al pieno sviluppo della personalità umana e al rafforzamento del rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali».

La stessa Dichiarazione afferma una vera e propria responsabilità a carico degli Stati nel promuovere lo sviluppo di strategie, di piani d’azione e programmi al fine di attuare la formazione e l’educazione ai diritti umani.

«È fortemente auspicabile – sostiene Maurizio de Tilla, presidente dell’ANIA, l’associazione avvocati italianiche il governo italiano faccia propri gli orientamenti presenti in tale Dichiarazione non solo istituendo una vera e propria materia sui diritti umani ma facendo in modo che l’insegnamento di quest’ultima sia effettivo, sia mediante la formazione di una classe di educatori competenti in materia, sia attraverso la partecipazione obbligatoria a seminari organizzati da associazioni nazionali ed internazionali che fanno della tutela dei diritti fondamentali della persona umana la loro pietra miliare».

In attesa che la “Scuola” decida di capire di “valore” della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universali dei Diritti dell’Uomo a cui, ad ampie mani attinge, non è inutile che altre Istituzioni, agli soggetti, provino, però, a non far dimenticare tali “Valori”.

Fonte: Politicamente Corretto

(¹) NOTE: Atti Convegno “Istruzione alla Cittadinanza”.

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