ERICE, LA FATTORIA DELLA POLITICA!

Giacomo Tranchida è come i salmoni. Gli piace risalire le acque del fiume mentre gli altri le discendono. Negli anni scorsi abbiamo dovuto faticare, come consiglieri comunali, per avere una qualche lucina di Natale nelle strade ericine. Solo le arterie più importanti, per carità, ché Tranchida è il sindaco contro gli sprechi.

Lella Pantaleo

Lella Pantaleo

E mentre il suo vicino collega, Girolamo Fazio, allegra cicala, addobbava le strade trapanesi facendo felici cittadini e commercianti, il nostro solerte sindaco controcorrente, novella formichina, si dimostrava sparagnino e attento alla spesa, gioendo nel e del buio assurto a emblema della ritrovata e rinnovata sobrietà.

In questi giorni, che tutto il Paese stringe la cinghia e che “sacrifici” è divenuta la parola d’ordine d’ogni amministrazione e a cui è chiamato ogni cittadino, le strade ericine, anche le più neglette e dimenticate, risplendono d’un turbinio di luci come mai nel passato. Sembra che le parti si siano invertite. La cicala divenne formica e la formica cicala. Mettetela come volete ma anche le luminarie natalizie finiscono con il marcare assurdamente i confini tra i due comuni.

Sia come sia, a Tranchida, evidentemente, piace il ruolo del salmone: risalire la corrente e tornare ai luoghi ove possa riprodursi: le urne elettorali.

Perché, infine, tutto questo illuminare, tutta questa obliata parsimonia, prima ostentata, mi pare abbia un solo, obiettivo: quello elettorale di abbagliare i cittadini. Immagino sarà così fino al giorno del voto.

E a proposito di effetti annunci: agli ericini in questi giorni sono stati ampiamente comunicate le iniziative per l’occasione del Natale. Un Natale, ad Erice, di cui non abbiamo però, a parte le roboanti comunicazioni sui giornali attraverso i comunicati del Comune, neppure un piccolo volantino, una piccola brochure, tanto in fretta è stato allestito il programma, neppure comunicato ai consiglieri comunali.

Lella Pantaleo (Forza Italia)

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