Erice, primi passi per il Piano del Traffico

Con Delibera di Giunta municipale n.98 del 7 luglio 2003, anche il Comune della Vetta ha adottato lo schema del PGTU. La determina della Giunta Sanges arriva ad oltre un anno di quella del collega trapanese Fazio (17 giugno 2001, delib.113).

Ora i cittadini, singoli o associati, hanno trenta giorni per presentare le proprie osservazioni al Piano.  Poi lo strumento passera’ al Consiglio comunale per la definitiva adozione.

Il ritardo, rispetto a Trapani, nell’adozione dello strumento di gestione della viabilità, voluto da una legge del 1992, è stato dovuto, oltre che ad una evidente scarsa volontà politica del sindaco Ignazio Sanges, anche ad una diversa “strada” che ha voluto seguire l’Amministrazione.

Infatti, anzichè percorrere la regolare e semplice strada “adozione Giunta-osservazioni Cittadini-riesame tecnico-dibattito ed adozione Consiglio”, si è scelta la via di un doppio riesame tecnico.

In data 8 ottobre 2002, infatti, la Conferenza dei Capi Gruppo consiliari ha richiesto una parziale rielaborazione tecnica al fine di favorire i Commercianti che, a loro dire, sarebbero stati danneggiati da una serie di previsti sensi unici di marcia.

Morto proprio ad ottobre, nel frattempo, il progettista Prof. Ing. Salvatore Marino (che aveva ricevuto l’incarico con delibera di G.M. n. 422 del 23 settembre 1997, ed adempiuto allo stesso in data 13 luglio 2001), l’Amministrazione Sanges, con la dovuta “calma” (cinque mesi), in data 13 marzo 2003 (delibera sindacale n.18) dava incarico all’ing. Roberto Biundo (anch’esso, come Marino, di Palermo) per predisporre una “relazione integrativa” che tenesse conto dei suggerimenti dei Capi Gruppo.

In sessanta giorni, il tecnico, con la collaborazione scientifica del Prof.Ing. Ferdinando Corriere, ha concluso il proprio lavoro, e, in data 13 maggio 2003 lo ha consegnato la relazione ed i nuovi elaborati.

Fatti passare, inutilmente, altri cinquanta giorni, la Giunta Sanges, finalmente, ha adottato lo schema del PGTU.

Ma dopo tanti soldi spesi, tanto lavoro, tante attese, cosa prevede, in concreto l’elaborato?
Praticamente niente.

Non si parla nemmeno di “Erice Capoluogo” (la Vetta), e quindi qui la gestione del traffico, delle soste, dei parcheggi, delle zone pedonali o “a traffico limitato” resta a discrezione della Giunta e della volontà del momento, senza alcuno studio scientifico ed alcuna programmazione duratura.

Poco di più troviamo a valle, nella zona di Casa Santa.
Solamente qualche senso unico, e comunque in meno rispetto al progetto originario, appunto per accontentare il Consiglio e non scontentare i Commercianti, sempre restii alle novità che possono incidere, in un verso o nell’altro, sul proprio reddito.

Nessuna ZTL (Zona a Traffico Limitato), ancorchè limitata all’estate, nella Litoranea Nord (da Sanges, pomposamente, ribattezzata Erice Beach), per come si accenna da un paio d’anni in Consiglio, per creare una “passeggiata a mare” che attiri i cittadini.

Nessuna “Zona 30” (via con limite di 30 Km/h) nel quartiere residenziale di Rione San Giuliano che limiti, magari formalmente, le velocità, specie di moto e motorini, che assumono un costante pericolo per la pubblica incolumità.

Di certo l’Associazione “Una città per tutti”, che ha già presentato 13 osservazioni al PUT di Trapani (delle quali 8 accolte dall’ing. Biundo), non si farà sfuggire l’occasione per dare un contributo per far rendere più sicure, vivibili, scorrevoli le nostre strade.

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