FAZIO NON TROVA L’ENERGY MANAGER

Girolamo Fazio

TRAPANI – A volte il lavoro, si dice, manca. Altre volte il lavoro c’è. Ma manca la persona che abbia le professionalità richieste dall’Ente. E’ il caso del Comune di Trapani che da quasi un anno cerca un «Energy Manager», ovvero, un esperto «per la conservazione e l’uso razionale dell’energia» ma che non riesce a reperire l’esperto a cui conferire un «incarico professionale di responsabile» del servizio. Due i tentativi andati a vuoto e ora l’amministrazione annulla le 25.000 di «prenotazione» per l’incarico in parola.

Ci aveva provato con un primo «avviso» dello scorso 30 dicembre 2009 (determina III settore n. 256). Ci ha riprovato con un secondo «avviso» del 5 marzo scorso (determina n. 32).

La necessità di assegnare tale incarico deriva sia da un obbligo di legge (cui mai è stata data attuazione a Trapani, pare).
«La Legge 9 gennaio 1991 n. 10 prevede la figura del responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia (Energy manager) ed in particolare l’art. 19 prevede che tutti i soggetti consumatori di energia, pubblici o privati, devono nominare il tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, qualora i consumi energetici annui superino, nel settore civile e trasporti, i 1.000 TEP (tonnellate equivalenti petrolio) anno».

Obiettivo della legge, da un canto, la «riduzione dei consumi energetici» (e quindi dei costi poi caricati ai cittadini sotto forma di tasse), ma anche, d’altro canto, quello di «attuazione di un piano di utilizzo di fonti energetiche rinnovabili ed alternative, di ammodernamento degli impianti».

«L’incarico sarà affidato – spiegava l’avviso, atteso che l’Amministrazione di Trapani aveva scelto la strada della procedura di evidenza pubblica piuttosto che la scelta «fiduciaria» per assegnare l’incarico – per il periodo di 24 mesi ed il compenso complessivo lordo sul quale il professionista dovrà praticare l’offerta in termini di ribasso percentuale è di euro 25.000».

Tuttavia, si legge dalla determina 219 del 31 agosto scorso, a firma dell’Arch. Maria Iovino, «con verbale del 3 agosto 2010 la commissione giudicatrice, esaminate le tre istanze pervenute, ha escluso dalla selezione i partecipanti in quanto non in possesso dei requisiti richiesti nell’avviso pubblico e pertanto la selezione non è stata eseguita». Conseguentemente l’Amministrazione ha provveduto a girare i 25.000 euro risparmiati «per gli incarichi professionali inerenti la messa in sicurezza delle scuole».

I requisiti richiesti dall’esperto, e che nessuno dei candidati è riuscito a proporre, erano, oltre che il «possesso della laurea specialistica o vecchio ordinamento in ingegneria elettrica», anche la «partecipazione ad almeno un corso di formazione specifico riconosciuto da organismi nazionali operanti nel settore dell’uso razionale dell’energia».

Una buona opportunità di lavoro e, d’altro canto, di risparmio per il Comune, è così svanita.

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