I compiti dell’Amministratore di Condominio

Alcune considerazioni sparse sul compito del nostro Amministratore di Condominio avv. Fazio (così si è definito lui durante una chiacchierata in Tv con Rocco Giacomazzi).

Non delle critiche ma un invito alla discussione per capire se e quanto questo Amministratore sta facendo bene portando avanti i suioi “compiti”.

Caro diario,

l’altra sera, quasi per caso, facendo zapping tra i canali televisivi mi è capitato di vedere il buon Rocco Giacomazzi messo sotto dall’impeto del nostro sindaco.

Incuriosito mi sono soffermato per sentire quali impertinenti domande e quali ironiche  e pungenti risposte i due si sarebbero scambiati ma, ahimè, ogni aspettativa è andata delusa. Per amor di verità devo dire che Giacomazzi c’ha pure provato a provocare il sindaco ma non ne è che ci sia riuscito molto bene….

Nella sostanza la discussione è stata assai piatta ma una frase, buttata li a ribadire che in fondo lui (Fazio n.d.r.) non fa il politico mi ha colpito.

Parlando di se stesso infatti ha detto che si sente come “un amministratore di condominio, anche se si tratta di un condominio un poco particolare…”

Che non si sentisse un politico lo si era capito anche dalle sue deposizioni durante il processo a suo carico, ma che si sentisse un amministratore di condominio i cui condomini saremmo noi, è una cosa del tutto nuova.

A questo punto mi chiedo, quali siano i compiti dell’amministratore di condominio…

Questi sono elencati dall’articolo 1130 del C.C. e sono:

1) eseguire le deliberazioni dell’assemblea dei condomini;

2) curare l’osservanza del regolamento di condominio;

3) disciplinare l’uso delle cose comuni e la prestazione dei servizi nell’interesse comune, in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a tutti i condomini;

4) riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio e per l’esercizio dei servizi comuni;

5) compiere gli atti conservativi dei diritti relativi alle parti comuni dell’edificio.

6) alla fine di ogni anno deve rendere conto della sua gestione (se l’amministratore non ottempera a questo obbligo uno qualsiasi dei condomini può chiederne la revoca al giudice per giusta causa).

Quello che mi viene spontaneo da dire è: magari fosse un amministratore di condominio, almeno sarebbe costretto a sentire cosa hanno da dire i cittadini e tenerne conto in maniera tale da evitare che dalla sera alla mattina decida di vendere Palazzo Carosio, demolire l’ex deposito Sau e altro, nonostante un gran numero di cittadini chiedesse di non demolire.

Tra l’altro, avere un amministratore di condominio piuttosto che un sindaco, avrebbe anche i suoi vantaggi! Avremmo anche un rendiconto della gestione (per amore di verità quest’anno abbiamo avuto la concessione di vedere il bilancio di previsione pubblicato – e diamo atto che è una buona cosa) e accesso a tutti i documenti del condomino (ad esempio delibere di giunta e di consiglio o i verbali dei consigli comunali) senza la necessità di litigare con qualche impiegato troppo zelante o sentirseli rifiutati per un non ben identificato motivo.

Insomma un amministratore, non un padrone.

Visto che un Amministratore di condominio siede a palazzo D’alì mi domando un’altra cosa: a quando la prima riunione? Magari invitando gli esponenti delle varie categorie (associazioni, commercianti, pensionati, sindacati, ecc ecc), sarebbe un buon esempio di democrazia partecipata. O è utopia? Io intanto aspetto…

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