IL BUSINESS DEL SOLARE NEI COMUNI

PALERMO – “Pannelli solari: il Comune affitta i propri tetti”. Questo il titolo di un articolo della “Cronaca di Palermo” del quotidiano il “Giornale di Sicilia” dello scorso 22 dicembre. L’articolo informa che “una ditta palermitana prenderà in affitto i tetti degli edifici comunali per istallare impianti fotovoltaici”.

E’ questa l’ultima “frontiera” del business dell’energia “verde”. Diverse Aziende, a livello nazionale, offrono a privati – con adeguate quadrature – e ad enti ed aziende un canone annuo per affittare tetti, ed aree, dove installare i pannelli solari. Tutti gli oneri, di progettazione e di realizzazione, sono a carico dell’investitore elettrico mentre al proprietario vanno un canone (a volte annuale, altre volte una tantum) ed uno sconto (dal 30 al 50%) sui consumi elettrici.

In questo caso, il Comune di Palermo, otterrà un canone annuo di 77.000 euro piu’ IVA per 20 anni, per un primo lotto di tetti di uffici e scuole comunali.

Un’altra idea dell’assessore al patrimonio Eugenio Randi è quella di affittare ai privati i ”parcheggi costruiti e abbandonati, praticamente mai utilizzati” che, complessivamente, a Palermo, assommano in 843 posti auto. Ci sarà anche la possibilità per i privati si legge sul Corriere del Mezzogiorno del 1 dicembre scorsodi utilizzare alcuni spazi a propria disposizione (in misura comunque non superiore al 7% dei posti auto) per attività strettamente collaterali, quali ad esempio l’installazione di postazioni per l’autolavaggio, per il controllo di gas di scarico o, appunto, l’installazione di pensiline con pannelli solari nei parcheggi particolarmente assolati”.

Sempre in tema, in rete, su “Eco dalle Città”, si trova la notizia del 29 agosto 2011, secondo la quale “L’università di Palermo ospiterà presto uno dei più grandi impianti fotovoltaici installati su strutture universitarie: circa 740 metri quadrati di pannelli solari, che saranno installati sul tetto del dipartimento di Ingegneria chimica, riducendo 140 mila kilowattora di elettricità all’anno e coprendo così il 17% del fabbisogno annuo dell’edificio”.

Beh, pensiamo che le iniziative summenzionate, in tempi di “vacche magre” per i bilanci dei Comuni, dovrebbero fare – secondo noi – da “guida” alle nostre Amministrazioni. Parte del parcheggio dell’Università, sulla Litoranea Nord di Trapani, o di quello – fortemente sottoutilizzato – di via Leoncavallo, a Rione Palma, potrebbero essere ceduti – allo scopo della produzione di energia solare – a privati. Allo stesso scopo potrebbero essere destinate tutte le scuole comunali al fine di tagliare i costi di riscaldamento delle strutture e ricavare anche dei fondi per le attività extra-curriculari.

Pur tuttavia, in una città ferma come Trapani – ed in essa, per cultura, inseriamo pure il territorio di Erice -, queste iniziative non vengono neanche ipotizzate. D’altro canto non portano voti … meglio concentrarsi – di questi tempi – su “mercatini di Natale” e “luminarie” … il “panem et circenses” funziona sempre.

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