Il Manuale Cencelli non funziona: E’ caos in ATM!

Bancomat-ATM

In ATM Spa trapanese è iniziata la fermentazione, infatti non solo non si placano le polemiche sugli incarichi distribuiti col Manuale Cencelli in mano, ma addirittura si moltiplicano.
La causa ?
Sono le nomine “fiduciarie” ufficializzate dal sindaco, lui il ragionier Tranchida.

Ancora una volta l’azienda, tutta di proprietà del Comune di Trapani, ha perso la .… testa !

Era già successo alla vigilia di Natale, ma la toppa messa dal sindaco, senza collante, appena cinque giorni fa è saltata.

Quel sindaco che conosce il Manuale Cencelli ma non lo Statuto di ATM

L’emittente Telesud [1], diretta da Nicola Baldarotta, personaggio notoriamente ben introdotto ed accasato in ATM Spa, pertanto solitamente ben informato, ci fa sapere che « non sussisterebbero, per Cangemi, i requisiti richiesti per potere espletare il suo ruolo di componente del CdA. Cangemi, quindi, ha di fatto rinunciato all’incarico e conseguentemente il nuovo CdA non può insediarsi ».

Nel curriculum di Giacomo Cangemi, sembra ci sia solo un aspetto assai apprezzabile, cioè « fu candidato alle scorse amministrative proprio nella lista “Per Trapani” ».

Ad voler essere più precisi non si tratta di una lista qualsiasi a sostegno del candidato Chicchessia, ma si tratta di una delle liste meritevoli che sostennero con successo il candidato sindaco Giacomo Tranchida sceso da Erice, proveniente da Valderice.

A dirla tutta, già poco meno di un anno fa sollevai la problematica, esattamente quando il Tranchida nominò il precedente Consiglio d’Amministrazione.

Così scrissi : « Per la verità, a me sembra pure che le nomine – da brutto vecchio manuale predatorio / spartitorio “Cencelli” – non rispettino i dettami dell’articolo 21 – comma 2 – dello Statuto di ATM il cui testo è fin troppo chiaro : “Gli Amministratori nominati […] devono avere un’ESPERIENZA di tipo professionale o dirigenziale o di amministratore o di controllo MATURATA IN AZIENDE PUBBLICHE O PRIVATE di dimensione economica e strutturale assimilabile” a quella di ATM » [2].

Statuto-ATM-articolo-21

ATM, per molti un poltronificio non un’azienda

Sembra in definitiva che il sindaco che li nomina ed ai consiglieri comunali di maggioranza che “segnalano” i nomi – da Alberto Mazzeo e Massimo Toscano, fino a Domenico Ferrantesfugga che l’ATM Spa sia un’azienda che eroga due servizi fondamentali :

  • il trasporto pubblico urbano,
  • la regolamentazione della sosta a pagamento nelle pubbliche vie cittadine.

Sembra che i veri Cambia-menti a Trapani non siano mai arrivati e che la politica abbia, non come obiettivo quello di erogare un servizio alla cittadinanza, ma solo quello di assicurare “poltrone” / incarichi e quindi prebende ad amici e sostenitori.

La cosa grave in tutto ciò è che nessuno lo nega e nessuno si indigna.

« Un pasticcio bello e buono dettato dalla frenesia di applicare le regole del manuale Cencelli per giungere alle nomine nelle partecipate comunali », scrive [1] ancora il Baldarotta, quasi a voler addolcire la pillola, quasi a giustificare “l’errore” consapevole commesso dal sindaco Tranchida tesserato PD, ma non continuamente, magari a giorni alterni.

Del resto, molto schiettamente, il consigliere Domenico Ferrante non fa mistero del fatto che « la nomina di Pellegrino ad assessore in quota alla lista Demos è avvenuta a seguito di accordi politici che prevedevano la guida di un assessorato a Pellegrino e la Presidenza di ATM all’Avv. Zaccarini » [3].

Dal caso Asili Nido, le prediche di Paglino inascoltate!

In termini di paragone, appartengono alla preistoria trapanese i tempi del sindaco Nino Laudicina, durante i quali si spartivano i posti di educatrice negli asili nido, tra gli amici e le amanti di alcuni consiglieri.

Così commentò, nel 2004, Gino Pagliano, all’epoca segretario provinciale dei DS (antesignani del PD ) : « Mai scendere a patti con metodi clientelari che mortificano la coscienza dei cittadini ».

Lo riportai nel mio blog quando ancora era viva la speranza in un’ Altratrapani [4].

Paglino aggiunse: « è indispensabile una rigorosa “selezione di una classe dirigente: si deve mettere alla porta chi sbaglia e si può e deve eseguire una selezione accurata del personale a partire dalle candidature” ».

Campa cavallo che l’erba cresce, ma tanto è cresciuta l’erba fino a sommergere lo stesso Paglino, il moralizzatore, tant’è che è sparito dai radar della politica.
Ahimè, tanti ben altri però sono graniticamente rimasti e altri sono sopraggiunti.


Fonti e Note:

[1] Telesud, 12 gennaio 2021, “ATM Trapani, il CdA non può insediarsi. Che pasticcio!

[2] NataleSalvo.it, 14 febbraio 2020, “Stop al nuovo CdA dell’ATM : manca il nuovo Statuto e quello vecchio dice che … !”

[3] Telesud, 12 gennaio 2021, “ATM Trapani, la guerra (interna alla maggioranza) è servita

[4] Altratrapani, 6 agosto 2004, “Sentenza Laudicina: Occorre depurare la politica

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