ITALIA DEI VALORI CRISTIANI BOCCIA IL PERCORSO DEI MISTERI 2011

Carmelo D'Ercole

Carmelo D’Ercole

TRAPANI – "Ognuno dice la sua. Nessuno si tira indietro dall’alimentare sterili dibattiti da bar", scrive Giovanni Cammareri su Monitor. Sta diventando il "caso dell’anno". Stiamo parlando della esclusione della via Fardella dal percorso della Processione dei Misteri 2011. Una decisione, quella dell’Unione Maestranze, che sta suscitando l’annuncio di petizioni popolari (pro e conto), la presa di posizione di Partiti politici (Italia dei Valori in particolare), gli appassionati articoli di opinionisti sulla stampa. Tanta passione, ma anche tanta confusione. Vito Dolce, capo console dell’Unione Maestranze chiarisce un po tutto.


LA POLITICA ENTRA IN CHIESA? S’è sempre detto che la Chiesa non dovrebbe entrare negli affari della politica. S’è parlato di laicità. Oggi, però, avviene il contrario. La politica prova ad entrare negli affari della chiesa.
Il circolo di Trapani di Italia dei Valori s’è, la settimana scorsa, riunito ed ha deliberato. "Limitare il percorso alle sole vie del Centro Storico – sostengono i dipietristi -, significherebbe emarginare i cittadini che non abitano nel Centro Storico e rapinarli di una tradizione religiosa che da sempre li ha coinvolti emotivamente e spiritualmente".

LA LEGGE DEI DENARI. Il Circolo di Italia dei Valori di Trapani, presieduto da Carmelo d’Ercole, non pensa solo ai valori cristiani dell’evento ma anche alla piu’ prosaica "sacchetta"
. Scrive, ancora, il Circolo: "Limitare il percorso alle sole vie del Centro Storico, significherebbe cancellare in un sol colpo le opportunità offerte dalla manifestazione religiosa alle varie attività dislocate in prossimità del tragitto da eliminare e, quindi, arrecare un enorme danno economico ad una parte di cittadini-contribuenti, rei di non fa parte di quell’area che gode maggiori attenzioni amministrative". Pertanto i dipietristi propongono che si ritorni al vecchio persorso piuttosto che al nuovo che si ferma a Piazza Umberto I.

Vito Dolce

Vito Dolce

PORTARE I MISTERI DALLA GENTE. "Proprio per confermare la proprietà di questo evento a tutti i cittadini credenti", spiega Italia dei Valori, sarebbe opportuno "addirittura allargare l’itinerario dei Misteri ai quartieri trapanesi limitrofi la piazza Martiri d’Ungheria".

LA RISPOSTA DELl’UNIONE MAESTRANZE.
"Cari amici – paternalisticamente risponde il capo console Vito Dolce, rivolgendovi ad IDV – io ritengo che spesso prendere una posizione è facile ma prima di farlo è sempre opportuno conoscere bene tutte le vicende. Lasciate la realizzazione a chi per storia e per capacità, da secoli degnamente se ne occupa".

SCELLERATO PENSARE DI ALLUNGARE IL PERCORSO. "Altra considerazione che mi sembra doveroso fare – continua Dolce in un suo intervento su Facebook -, dopo aver letto della scellerata e scompetente proposta di allargare alle zone limitrofe la piazza Martiri D’ungheria il percorso della Processione è la seguente: nel 1977 i Misteri raggiunsero la Basilica dell’Annunziata rischiando di rimanere in via Conte Agostino Pepoli, alcuni volontari si sono dovuti aggregare ai portatori per riportare i Misteri nella città vecchia. E poi seguendo la logica che i Misteri debbono andare dalla gente, e non la gente verso i Misteri perchè non portare i Misteri a Fontanelle sud, San Cusumano, via Manzoni, Via Palermo, via Orti ed anche nelle frazioni che copiosamente contribuiscono come tutti? Io sono certo che i nostri amici che hanno condiviso il documento sono già pronti a passare con noi il giovedì Santo, il venerdì Santo ed il sabato Santo , a mettere a disposizione le loro spalle, la loro schiena e la loro buona volontà, per portare i Misteri in giro". Dichiarazioni che sanno di duro schiaffo al Presidente del circolo IDV di Trapani.

BEPPINO TARTARO E’ MENO DIPLOMATICO. "I politici che si disinteressano per tutto l’anno della processione – scrive sul sito Processione dei Misteri – e non appena hanno fiutato che stare da una parte o dall’altra può portare voti da una determinata categoria, eccoli dichiararsi “portatori” di istanze che neppure conoscono! Ma sulla politica d’oggi è preferibile stendere un velo pietoso". Noi non ci sentiamo di criticare il pensiero dell’amico Beppino.

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