Misiliscemi : è il giorno buono all’ARS per la sua istituzione ?

ARS Sicilia
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Tutto rinviato al prossimo 27 ottobre. Nella seduta pomeridiana di ieri 21 ottobre, è mancato il numero legale per consentire il completarsi del percorso per la “Istituzione nuovo comune denominato Misiliscemi” che nascerebbe dal distacco delle frazioni Nord dal Comune di Trapani.

Com’è noto, l’aeroporto di Birgi ricadrebbe nel territorio del nuovo Comune di Misiliscemi. Un territorio, quello del nuovo Comune, « ricco di risorse, non sempre adeguatamente valorizzato e considerato dall’amministrazione del Comune di Trapani », ha sempre sostenuto Salvatore Tallarita, presidente dell’associazione Misiliscemi.

L’atto era al punto quattro dell’ordine del giorno della 223^ seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), dopo quello di una modifica alla normativa in materia di edilizia ed un paio di debito fuori bilancio.

Come si è giunti alla nascita del Comune di Misiliscemi?

Il relatore della proposta di legge n. 686/A, on. Stefano Pellegrino ( Forza Italia ), si è limitato ad esplicitare che esso « costituisce un atto necessario » e elencare il regolare percorso giuridico del procedimento :

  • presentazione del progetto di variazione territoriale da parte del sig. Salvatore Tallarita,
  • voto favorevole da parte del Consiglio comunale di Trapani, con deliberazione n. 69 del 25 maggio 2015,
  • esito favorevole del referendum svoltosi il 27 maggio 2018 .

In proposito, i trapanesi dovranno sempre “ringraziare” il calcolo politico dei consiglieri che votarono a favore ( ancora in attività i vari Vincenzo Abbruscato, Domenico Ferrante e Andrea Vassallo ) e del candidato sindaco Giacomo Tranchida che non si attivò per condurre i suoi futuri elettori a recarsi alle urne e votare “NO”. Solo l’attuale presidente del consiglio Giuseppe Guaiana, tra coloro in attività, votò contrario.

Nel post “Misiliscemi, i nomi di chi ha ridurrà Trapani a paesone vuoto”, del 26 settembre 2019, pubblico la tabella di voto e racconto in dettaglio la storia.

Un atteggiamento distruttivo per come spiegato dall’avvocato Maurizio Miceli, ( Fratelli d’Italia ) nella sua audizione in 1^ Commissione del 17 giugno 2020 : « l’istituzione di un nuovo Comune provocherebbe un aumento della pressione tributaria a danno della cittadinanza [ di Trapani, NdR] ».

APPRODONDIMENTO >>> ARS - Commissione 1 - Misiliscemi - Seduta 17 giugno 2020 [PDF]

Tardiva, colpevole e disperata la presentazione, poi, alla Regione, il 30 giugno 2020 di una nuova « deliberazione del Comune di Trapani [voluta dallo stesso ora sindaco Tranchida, NdR ] con la quale l’amministrazione comunale è invitata ad attivare ogni strumento utile per verificare l’attuale volontà dei cittadini delle frazioni interessate nonché a rappresentare all’Assemblea regionale le difficoltà di natura economica ed amministrativa connesse all’eventuale creazione del nuovo Comune ».

L’unica opposizione a Misiliscemi fu quella di “Città a Misura d’Uomo”

Qualche dubbio rimane sull’asserzione – fatta dall’onorevole Pellegrino – dell’assenza di opposizioni da parte dei cittadini, dato che, all’epoca fu proprio “Città a Misura d’Uomo” a presentarne una ( evidentemente “persa” negli oscuri meandri degli uffici comunali ).

L’opposizione infatti esiste. Fu protocollata il 25 febbraio 2015 e discussa in Commissione consiliare il 13 maggio 2015.

Qui gli atti prova del nostro impegno:

Qui sotto l’articolo del Giornale di Sicilia che da atto dell’incontro dei rappresentanti – nella persona della dott.sa Maria Giuseppina Salvo – dell’associazione contraria alla scissione e i rappresentanti consiliari.

La battaglia sia era poi spostata all’ARS con la presentazione, sempre a cura di “Città a Misura d’Uomo“, di

Giusy Salvo in Commissione
Giusy Salvo in Commissione

L’on. Lo Curto (UDC): Rispettare l’autodeterminazione delle frazioni

Comunque sia, l’atto è stato esitato positivamente il 7 luglio 2020 anche dalla 1^ Commissione ( Affari Costituzionali ) dell’Assemblea Regionale Siciliana. Voto che assicura una certa fiducia all’associazione Misiliscemi rispetto all’esito finale del voto d’Aula.

Qui è utile ricordare il voto favorevole di sei deputati [ Pellegrino Stefano e Savona Riccardo (Forza Italia), Lo Curto Eleonora (UDC), Genovese Luigi ( ORA – Sicilia), Pullara Carmelo (Popolari ed Autonomisti), NdR ], quello strumentalmente contrario dei due esponenti del Partito Democratico ( Lupo Giuseppe e Cracolici Antonino ) e l’astensione dei due “Cinque Stelle” ( Pagana Elena e Ciancio Gianina ).

La “grillina” Ciancio, in quell’occasione, così contraddittoriamente spiegò la posizione del suo partito: « il Gruppo parlamentare Movimento Cinque Stelle ha sempre manifestato in modo chiaro, anche nei territori interessati, la propria posizione contraria alla costituzione di nuovi Comuni. Ritiene, tuttavia, corretto rispettare la volontà popolare espressa nel referendum e non ostacolare la conclusione del procedimento di variazione territoriale. Dichiara, quindi, che non parteciperà alle votazioni ».

La proposta di legge n. 686/A ha fatto capolino in Aula già lo scorso 6 agosto, nell’ultima seduta prima della pausa estiva dell’ARS. Lo spirito vacanziero che aleggiava non ne permise la votazione.

APPROFONDIMENTO >>>

Nondimeno, in quell’occasione, l’onorevole Eleonora Lo Curto (UDC), importante esponente della maggioranza di Destra che governa la Regione, si espresse chiaramente a favore dell’istituzione del Comune di Misiliscemi : « Io sono interessata a che un legittimo processo di autodeterminazione democratica possa avere luogo in quest’Aula […], perché è la Costituzione che legittima i richiedenti che hanno fatto tutto un iter a vedere, come dire, realizzato quello che è il sogno che da quindici anni inseguono, perché qui ci sono cittadini, circa novemila cittadini, che da quindici anni […]. Negare a questi cittadini il diritto di vedere riconosciuto ciò che hanno fatto, il lavoro, sarebbe anche, come dire, mancare ad una attenzione e ad un doveroso riconoscimento di quello che questi cittadini chiedono ».

APPROFONDIMENTO >>> ARS - Misiliscemi - Seduta 6 agosto 2020 [PDF]

Il 27 ottobre vedremo come va a finire.

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2 risposte

  1. Salvo R ha detto:

    1) le circoscrizioni sono previste, sin da quando le avete suggerite voi, solo nei comuni con più di 250mila abitanti.
    2)questa non è una scissione, chiamiamola col suo vero nome è una Autonomia Amministrativa, condizione prevista dalla Costituzione e regolamentata dalla legge 30 della Regione Sicilia, di cui sono stati rispettati TUTTI i passaggi ed anche di più.
    3) fatevene una ragione e cercate di spingere per una buona e sana politica a Trapani che manca da un bel po
    Grazie

  2. Natale Salvo ha detto:

    No, fu con l’ultima riforma regionale che le Circoscrizioni furono limitate alle città Metropolitane. La normativa siciliana – regione a statuto speciale – era diversa da quella nazionale. In ogni caso, come saprà, col voto contro dell’on. Fazio, la nostra proposta all’ARS fu bocciata ( 24-24, per un voto ). Personalmente sono sempre stato e sono per il Decentramento Amministrativo. Ho sempre detto a Tallarita che se non passava la nostra proposta avrei sostenuto la scissione ( o come la vuole chiamare lei ). E la sostengo. Auguri e figli maschi.

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