NACCI ROMPE COI CARPINTERIANI, TOSTO COLL’MPA

Luigi Nacci

Luigi Nacci

ERICE (TRAPANI) – Riuscire a comprendere quello che sta succedendo nel centro-destra ericino in queste ore non ci è semplice. «C’è del marcio nel regno di Danimarca», affermava Amleto nella tragedia shakesperiana. Il segretario cittadino avv. Alberto Mazzeo (amico di Peppe Carpintieri e di Mimmo Turano e, per traslazione, di Calogero Mannino che ha abbandonato l’UDC per costituire il PID) s’appropria, assieme all’altro amico di Carpinteri in Consiglio, Antonio Loggia, del Gruppo consiliare sfiduciando il capogruppo dott. Luigi Nacci (su posizioni molto piu’ vicine a quelle di Pieferdinando Casini). Nacci, «amareggiato e deluso», fa intendere di voler ora abbandonare l’UDC che a lui deve la lista vincente presentata alle scorse elezioni comunali ….

LA DELUSIONE DI NACCI. «Non mi sarei mai aspettato un simile comportamento da parte del consigliere Mazzeo di cui avevo stima incondizionata e per il quale ho perorato con forza l’elezione a Segretario Comunale nel 2008», aggiunge il dott. Nacci. Che esistevano delle «frizioni» nel Gruppo consiliare e una «stasi democratica» nel partito è chiaro anche se «sostengo da tanto tempo che i panni sporchi si lavano in famiglia, cosa non ancora chiara ai due miei amici consiglieri» continua nel proprio comunicato-fiume Nacci.

Alberto Mazzeo

Alberto Mazzeo

Nacci c’è ne ha sia per Loggia e sia per Mazzeo. «Ad onor del vero Loggia già da diversi mesi si é estraneato dalle vicende del gruppo, votando autonomamente in Consiglio; scelta per niente condivisa anche dal consigliere Mazzeo; é molto strano che adesso vadano a braccetto paladini di non so quale verità».

«Come mai il consigliere Loggia contesta che il gruppo consiliare non si riunisce, e non si meraviglia invece che da molti mesi l’ex Segretario Comunale Alberto Mazzeo non riunisce il Comitato Comunale, richiesto piu’ volte da molti componenti? Quale strumentalizzazione copre questa storia?».

Se non lo sa Luigi Nacci che mastica politica da anni figuriamoci noi! Comprendiamo solo che la «politica», quella lontana dai cittadini, quella non fatta di problemi da affrontare o di idee e sogni da realizzare, ma quella fatta di poltrone, potere e «cricche» è in agitazione.

Nacci boccia come banale anche la «scusa» per la sfiducia come capogruppo, ovvero la «difficoltà» di rapporti con gli altri capogruppi: «Per quanto riguarda le difficolta’ che il sottoscritto ha con gli altri capigruppo, smentisco categoricamente dette gratuite affermazioni e che sanno di cortile; senza ipocrisia ammetto la chiusura e la disistima nei confronti del solo consigliere Simonte Antonino».

PACE E MALTESE VERSO L’UDC. Intanto le novità che giungono da … Roma … ovvero la nomina di Giulia Adamo (già PDL e poi «amica» di Gianfranco Miccichè nel suo PDL Sicilia) a «coordinatore» provinciale dell’UDC (ma è una sorta di commissario a tempo indeterminato) da per vicini all’ingresso nel Gruppo UDC degli «amici» della deputata regionale marsalese, ovvero Sergio Pace e Giovanni Maltese.

Antonio Tosto

Antonio Tosto

TOSTO E’ … INDIPEDENTE. Non si sa bene, ancora, invece, dove potrebbe entrare, dopo un «passaggio» nel Gruppo Misto anche Antonio Tosto, eletto nelle fila dell’MPA e dato, in passato, per vicino al deputato regionale Paolo Ruggirello che recentemente avrebbe annunciato di lasciare il partito di Lombardo per entrare nel PID (Popolari per l’Italia di Domani) di Romano e Mannino. Tosto, infatti, ha lasciato il proprio partito. Nel comunicato diffuso alla stampa Tosto scrive: «l’accentramento delle decisioni, senza un minimo confronto con la base e con i rappresentanti localmente eletti, sono tutte cause che ostacolano il mio contributo al progetto politico che mi ero proposto».

Conseguentemente, annuncia Tosto, di voler restare «senza ingessature e vincoli di nessun tipo, senza dovermi preoccupare in principal modo delle alchimie di potere, in cui non mi riconosco, spesso presupposto per la non scelta».

Tosto è stato eletto, al Consiglio comunale di Erice, nel maggio 2007, con 354 preferenze, nell’MPA, dopo una precedente elezione, nel novembre 2001, con una lista civica indipendente (Centro per Erice), avvenuta con soli 164 voti.

LA LETTURA POLITICA C’E’ LA DA’ CESA. E’ di ieri una dichiarazione, pronunciata in quel di L’Aquila, del segretario nazionale dell’UDC Lorenzo Cesa. Il suo contenuto ci sentiamo di condividere: «si fanno i partiti finti perché la legge elettorale col premio di maggioranza, come lo abbiamo noi, induce a fare coalizioni per vincere e non per governare. Noi lo abbiamo denunciato anni fa correndo da soli». Per Cesa, tuttavia, «è prevedibile che ci sia un crollo di questo sistema che – parliamoci chiaramente – e’ un problema che va avanti da anni. Ed è probabile, comunque, che si vada al voto».

Una dichiarazione, quella di Cesa, che spiegherebbe i “riposizionamenti” di molti esponenti della vecchia politica trapanese.

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