Nonsonoicaraibi? No, solo l’ennesimo sito turistico di Trapani

sito web Nonsonoicaraibi.it

« Mentre il turismo trapanese è in ginocchio, vengono sprecati i soldi pubblici » per realizzare il minisito nonsonoicaraibi.
Non ci gira attorno Rino Candia, trentennale operatore del marketing turistico trapanese, commentando sulla propria pagina Facebook il nuovo topolino partorito dal gigante Distretto Turistico, l’oscuro pozzo senza fondo amministrato da Rosalia D’Alì.

L’assessore ha appena presentato il “mini-sitoNonsonoicaraibi.it.

L’ennesimo. In “Promozione Turismo, Provincia – Distretto: guerriglia tra siti web”, a settembre scorso, avevo declinato un elenco non esaustivo dei siti web turistici nel tempo realizzati a spese dei contribuenti.

Si tratta di un sito web :

  • composto da appena una decina di pagine;
  • realizzato con il software pronto all’uso e soprattutto gratuito quale è WordPress (nulla da dire contro la scelta, lo uso pure io);
  • installato in fretta e furia alle 21:53 del 9 giugno scorso, anche violando le più elementari regole di marketing e sicurezza (aggiungo i dettagli a fine articolo);
  • addobbato con quattro estensioni (plugin) gratuite;
  • vestito con un tema (template), di nome “Understrap” (in versione ancora immatura, la 0.9.4), acquistabile con un “investimento” di appena 59,99 dollari (53,67 euro, al cambio di oggi).
  • chiaramente personalizzato coi propri testi (modesti; si vede l’assenza nel team della D’Alì di un copywriter o almeno di un webcontent esperto), cinque immagini (!) ed un video (carino ma incompleto : trascura la nostra ricchezza culinaria).

Lo spot video è già diventato un caso campanilistico e politico. Giulia Adamo, l’ex sindaco lilibetano, in un comunicato stampa denuncia che la città di Marsala e, conseguentemente, Mozia e le Saline di Marsala col relativo mulino all’imbarcadero, sono stati dimenticati a favore delle Saline di Paceco.

Anche il sindaco di Trapani, [dott.] rag. Giacomino Tranchida, starebbe meditando un proprio comunicato stampa, infarcito dei soliti intercalari (al netto, entrovirgorgolette, etc.), per prendere le distanze dal suo assessore D’Alì : nello spot video non si sarebbe evidenziato che il Museo Pepoli di Trapani equivale al Louvre di Parigi.

Rino Candia così commenta la qualità del mini-sito web :
« Spero solo che sia costato meno di 800 euro o che sia stato regalato, anche se io lo avrei rifiutato pure gratis, perché fa più danni che altro ».

Addirittura !

Insomma, l’affossa.

il sito che pubblicizza il template undestrap  59,99 dollari

Quanto è costato il mini-sito Nonsonoicaraibi.it ? E’ un segreto !

Quanto sia stato pagato per la realizzazione di questo mini-sito web, in verità, non è dato a sapere.

L’assessore, nonché presidente della fondazione “Distretto Sicilia Occidentale”, è sempre restia a dare questo genere di informazioni, ma solo per eccesso di riservatezza prevalente sulla trasparenza. La pagina cosiddetta trasparenza del sito web della fondazione, infatti, nulla pubblica a tal riguardo, tanto meno la dottoressa D’Alì ne fa cenni nel comunicato stampa con cui annuncia l’Evento, ossia il lancio del servizio che dovrebbe portare frotte di turisti italiani nella nostra provincia, già da quest’estate.

Sul social Facebook, tuttavia, si scatenato le illazioni, e tanto la consigliera comunale Anna Garuccio quanto il webmaster Luca Sciacchitano ipotizzano la somma di 5.000 euro solo per realizzare il sito; per la realizzazione del breve spot video e per i creativi della campagna naturalmente si immaginano diverse altre migliaia di euro. Senza la pubblicazione dei documenti, tuttavia, restano numeri inattendibili.

Il budget complessivo nel portafoglio gestito da Rosalia D’Alì, tuttavia, per l’intero progetto di promozione digitale del territorio, è ultra-milionario : ben 2,5 milioni di euro. Lo scrissi ad agosto 2019.

Rosalia D’Alì promette: in Sicilia e in Italia sapranno che esiste Trapani !

La D’Alì, com’è noto, è anche assessore al turismo (e frattaglie) del Comune di Trapani, pertanto è generosa di sfolgoranti promesse.

A suo dire, il mini-sito web dovrebbe:

  • « valorizzare l’offerta turistica della Sicilia occidentale durante l’estate 2020 »;
  • « far conoscere la Destinazione la Sicilia Occidentale »;
  • addirittura
    « invitare gli italiani a vivere una vacanza in Sicilia Occidentale perché UNICA destinazione al mondo in grado di far vivere esperienze forti, per le quali si dovrebbero girare i cinque continenti ».

Che la provincia di Trapani possegga una sua attrattività turistica è fuori di dubbio, com’è arcinoto a tutti, pure alle pietre, e che tutto quanto dipende dalla propria storia e dalle proprie risorse naturali, quindi non è certamente per merito di chi l’ha amministrata in passato o l’amministra oggi.

La squadra scelta dal Distretto turistico Sicilia Occidentale, a spese dei contribuenti della provincia di Trapani, ha indubbiamente, a mio parere, individuato una buona idea creativa, un buon messaggio:
« l’analogia tra le località turistiche più famose al mondo e i luoghi che rendono unico il territorio della Sicilia Occidentale».

L’idea creativa, chiaramente, ha un proprio valore e va remunerata.
Gli ideatori, tuttavia, motu proprio la definiscono « quasi provocatoria », quindi interpretando, poco credibile.

Rino Candia continua con la valutazione del risultato presentato dalla D’Alì: « non importa niente a nessuno del comparto turistico, si fanno le cose tanto per fare, tanto paga Pantalone ».

Il Distretto Turistico promuoverà il sito su tivvù regionali e stampa

In verità il progetto di investimento per lo sviluppo turistico della nostra provincia non finisce con la realizzazione del mini-sito web.

Dal Distretto turistico fanno sapere che è altresì previsto : « il presidio e la promozione sui canali social e su Google; passaggi televisivi a livello regionale e su stampa a livello nazionale ».

Anche qui, senza rivelare :

  • il dettaglio dei costi,
  • il nome dei professionisti e dei media coinvolti ed i relativi singoli budget assegnati.

Il presidente Rosalia D’Alì lo definisce « un lavoro enorme », mentre il premier Conte direbbe poderoso !

Il suo collaboratore, Marco Perniciaro, sostiene come sia convincente e valido per avere « effetti anche nella stagione autunnale e nei mesi a venire ».

Nonsonoicaraibi sito poco Google friendly: fa perdere utenti organici

Anche queste affermazioni vengono contestate dal Candia che si domanda come può la destinazione provincia di Trapani convincere il turista se « Ad ogni comune sono dedicate due righe (a volte anche solo una), zero foto e perfino zero link di rinvio a pagine di approfondimento dei singoli comuni. Se anche un turista dovesse approdare al sito, non trova assolutamente niente che possa invogliarlo a venire».

Nel merito, Candia contesta :

  • la « squallida pagina della normativa COVID.
    A parte che non vedo cosa c’entri, fa pure passare la voglia di andare in vacanza »;
  • che il « nome a dominio dell’url, non ha alcuna attinenza con la destinazione, rischia di essere fuorviante per l’utenza e crea problemi all’algoritmo della Search di Google »;
  • che « i campi metatag (quelli che dialogano con Google e gli altri motori di ricerca) non sono nemmeno compilati e non si è provveduto ad ottimizzare i testi » e che, quindi, « il mini-sito morirà nello stesso istante in cui si esaurirà il budget pubblicitario ».

Nonsonoicaraibi sito facilmente hackerabile : errore da dilettanti

Personalmente aggiungo quattro gravissimi errori sul lato della sicurezza che mostrano totale mancanza di professionalità in chi lo ha realizzato :

  • Non è stato cancellato l’articolo “Hello World” (Ciao Mondo) che viene generato automaticamente all’installazione del CMS WordPress, ciò ha causato la messa in chiaro del nome autore amministratore del sito;
  • Non è stato cancellato “l’autore 1”;
  • E’ conseguentemente rilevabile la username dell’utente con poteri di amministratore : vr3vxjdo ;
  • Non è previsto almeno un codice captcha per limitare i tentativi di intrusione non autorizzati ;
  • l’insieme delle falle di sicurezza (roba da dilettanti) segnalate può consentire ad un malintenzionato l’accesso al sito, con quel che consegue : è sufficiente disporre di software automatici per tentare di “indovinare” la password (che fortunatamente non è la classica “admin”).

Tutti suggerimenti, tra gli altri, cui dedico spazio in un’apposita sezione proprio di questo blog.

Naturalmente prima di pubblicare quest’articolo, per etica, ho avvisato l’assessore – presidente Rosalia D’Alì così che nella tarda serata di ieri hanno provveduto a risolvere i bug e mettere in sicurezza il sito nonsonoicaraibi.

All’opposto resto in attesa, immagino vana, della pubblicazione sul sito della fondazione Distretto Turistico di nomi dei collaboratori, dei loro compiti, dei loro compensi.

Così suole farsi, entrovirgolette, ma quando si spendono gli altrui denari !

Note :

Ecco gli screenshot che mostrano i bug di sicurezza del “mini-sitoNonsonoicaraibi [sito visitabile a questo link] :

  • l’articolo “Hello World” (Ciao Mondo) che viene generato automaticamente all’installazione del CMS WordPress che mette in chiaro del nome autore (evidenzio in giallo);
  • la pagina di accesso al sito (Login) in chiaro, che accetta il nome autore, che indica che si tratta dell’autore 1, quindi dell’Amministratore e che, al contrario, non prevede un captcha.
articolo "Hello World" (Ciao Mondo) sul sito Nonsonoicaraibi.it
pagina di login del sito Nonsonoicaraibi.it

Ecco, comunque, lo stop pubblicitario presente sul relativo canale YouTube Nonsonoicaraibi, video che oscura la città di Marsala e, conseguentemente, Mozia :

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